Csv Vicenza cancellato, Co.Ge. politicizzato? Solidale il centrodestra, muto il centrosinistra
Lunedi 11 Maggio 2015 alle 01:13 | 0 commenti
La cancellazione dall'elenco regionale da parte del Co.Ge. del Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza (con la probabile conseguente destinazione ad altri lidi di notevoli quantità di fondi per il volontariato locale...) sarebbe stata motivata da irregolarità di gestione, che per il vero ci paiono tutte da verificare oltre che ci paiono dai dati dettagliati letti di dimensioni, nel caso fossero comprovate, risibili rispetto allo spazio mediatico che le sono state dedicate dal GdV, "imbeccato" dalla presidente dell'organo regionale, come venerdì 8 maggio ha scritto la collega Chiara Roverotto che ha basato la sua denuncia su informazioni qualificate come "a detta della presidente del Co.Ge Silvana Bortolami eletta in quota Cariparo..." (nella foto)
In una loro nota, di cui dà notizia ieri, 9 giugno, sempre Roverotto, gli assessori regionali Roberto Ciambetti, Elena Donazzan, Marino Finozzi e Davide Bendinelli hanno espresso solidarietà , pur con ovvia prudenza, al Csv del Presidente Marco Gianesini e della past president e da fine 2014 sua coordinatrice Maria Rita Dal Molin, la persona che di fatto ci appare quella accusata, per pochi euro, per far fuori il Csv di Vicenza e dirotatre altrove milioni di euro. salvo prova contraria.
Prova che dà per certa il Co.Ge. di Silvana Bortolami, ma che la Regione vuole verificare con una sua inchiesta (su CSV e ... Co.Ge.) visto che, scrive sempre Roverotto dopo la bomba lanciata mediaticamente dal Co.Ge. contro dal Molin e, soprattutto, il Csv di Vicenza, «si tratta di un provvedimento amministrativo sul quale vanno eseguite verifiche sempre di carattere contabile. Del resto non possiamo dimenticare che mancano venti giorni alle elezioni per cui tutto può essere amplificato e strumentalizzato. Faremo anche noi i nostri controlli, senza dimenticare che il Co.Ge rimane un organo di controllo e poi c'è sempre il ricorso al Tribunale amministrativo regionale già inoltrato dall´ex presidente del centro, Marco Gianesini».
Insomma le certezza da forca di venerdì sembrano un po' affievolirsi sulle colonne del quotidiano locale che le aveva fatte sue inizialmente dopo le prese di posizione di quattro assessori, personalmente, e di uno di loro, Bendinelli, ufficialmente.
In attesa che ci risponda, altrettanto "ufficialmente" Silvana Bortolami, abbiamo sentito il cinquantatreenne Marco Gianesini, di professione avvocato civilista, riferendogli dei dubbi di strumentalizzazione politica avanzati da Bendinelli ma preconizzati da un opinionista che spesso ospitiamo, Italo Francesco Baldo, della vicinanza della presidente Silvana Bortolami alla candidata alla regione Alessandra Moretti o, comunque, della sua matrice politica essendo ai vertici della Ulss 16 di Padova, e del decollo della carriera di Franco Balzi, reduce nel CSV da qualche polemica proprio con Maria Rita Dal Molin e presidente del Consorzio Prisma, spesso al centro di polemiche nell'assegnazione di bandi pubblici anche a Vicenza, prima di essere eletto sindaco di Santorso come successore designato di Pietro Menegozzo, segretario provinciale del Pd di Vicenza, ora candidato alle regionali con Alessandra Moretti.
Gianesini è secco, e ironicamente amaro, quando ai fatti e alle voci "a detta di qualcuno" che anche noi abbiamo raccolto, risponde così: «il volontariato non ha e non deve avere colori politici che non potrebbero, caso mai, non essere variegati visto che al Csv di Vicenza sono iscritte 193 associazioni di cui, lo ricordo per ringraziarle, ben 106 hanno preso posizione a favore nostro e, soprattutto, del volontariato vicentino già all'inizio di aprile e altre lo hanno fatto in questi giorni con dichiarazioni pubbliche, telefonate, sms, mail... Senza per questo voler essere frainteso mi fa, però, sorridere, caso mai si possa sorridere in questo momento, che solo esponenti del centro destra abbiano rotto il silenzio totale e assordante dei politici di centro sinistra, anche loro a conoscenza diretta dell'appello delle associazioni vicentine e delle conseguenze negative dell'attacco in atto al Csv di Vicenza e fino a pochi giorni fa partecipi in prima fila, festanti e complimentosi delle nostre manifestazioni, tra cui quella della inaugurazione della nuova sede alla presenza del presidente della provincia Variati e dell'onorevole Sbrollini...».
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