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Cristina Guarda lancia a Vicenza il Comitato civico per referendum costituzionale

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 20 Febbraio 2016 alle 00:41 | 0 commenti

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Comitato civico “Io sto col referendum"

Un gruppo di cittadini provenienti da vari comuni della provincia di Vicenza assieme alla consigliera regionale Cristina Guarda hanno costituito a Vicenza il Comitato civico “Io sto col referendum” per il SI al referendum costituzionale del prossimo ottobre. È il primo passo di un percorso di incontri e di informazione rivolto a tutti i cittadini, di qualsiasi estrazione politica.

“Quest'anno i cittadini saranno chiamati al voto referendario – spiega Cristina Guarda – ed esso è un proprio diritto da far valere. Ma il cittadino ha bisogno di un punto di riferimento da cui attingere per trovare informazioni. Crediamo quindi di poter rappresentare questo punto di riferimento in senso strettamente civico. Vogliamo che il Comitato sia una vera occasione di partecipazione, caratterizzata da una comunicazione semplice ma allo stesso tempo tecnica ed esaustiva sui quesiti referendari. Il cittadino avrà l’occasione di comprendere e informarsi civilmente, lontano dalle bandiere di un partito. In poche parole vogliamo offrire un'informazione pulita e libera da populismi e demagogie”.

“Questo percorso – continua la consigliera regionale -, sarà l'occasione per camminare insieme verso il referendum confermativo di ottobre. Il Comitato darà la possibilità ai cittadini, senza connotati partitici, di partecipare ad un momento storico per il nostro Paese. Sarà il mio primo referendum e vorrei che anche i giovani, che si avvicinano al loro primo voto o al loro primo referendum, possano trovare in questo Comitato civico un momento di politica senza bandiere.

Non nascondo che sarei felice se alcune realtà civiche dei nostri territori, costituite solitamente per le amministrative in un comune, ci contattassero per organizzare assieme alcuni eventi per i cittadini nei loro comuni”.

Il Comitato organizzerà infatti vari incontri sui territori. Chi volesse aderire a questa iniziativa può contattare i rappresentanti del comitato alla mail [email protected]. Presto verrà inoltre creata un’apposita pagina Facebook.

“Ringrazio il gruppo di cittadini con cui abbiamo iniziato questo percorso – conclude Cristina Guarda -. Ora auspico che siano in tanti ad accogliere il nostro appello, per percorrere insieme questa strada verso il referendum”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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