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Crisi, la transizione che non passa

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 24 Luglio 2010 alle 06:00 | 0 commenti

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Da oggi è in edicola VicenzaPiù n. 196. Vi anticipiamo la copertina e la rubrica del direttore Poche ciacole

Crisi, la transizione che non passa
C'è la crisi. Quante volte al giorno lo leggiamo, lo sentiamo, lo diciamo, lo viviamo, soprattutto. Ma cos'è la crisi? Ci aiuta un qualunque dizionario on line: è uno "stato transitorio di particolare difficoltà o di turbamento, nella vita di un uomo o di una società".

Ma se questa crisi dura da 2 anni e altri ne durerà, tutto è fuorchè uno ‘stato transitorio'. E' un cambiamento, un sovvertimento epocale. Di equilibri sociali e politici, locali, nazionali e mondiali. Di modi di vivere. Di valutazione di cosa intendiamo per vita. Per moltissimi, la gran parte, nel già vecchio mondo globalizzato, ci sono e ci saranno meno soldi e, quindi, meno benessere. Per pochi ce ne saranno moltissimi di più e, quindi, più potere. Per la moltitudine (i poveri) ci sarà da scegliere tra la disperazione per le abitudini da cambiare verso il peggio o la riconsiderazione della loro qualità e delle loro priorità, pena la depressione. Per i privilegiati (i ricchi) si imporrà la scelta tra la loro abituale visione affaristica ed egoistica e una nuova considerazione degli altri, pena la guerra sociale. Il tutto aggravato da un fatto ‘tecnico'. Se le aziende (per non parlare dei parassiti finanziari) si stanno già riprendendo e guadagnano, questo è vero perché hanno tagliato costi e lavoratori. Perché ricomincino ad assumere ci vorrà molto più tempo. A meno che improvvisamente gli imprenditori non diano un seguito reale, non solo con le ciacole, ai pronunciamenti che da anni fanno sull'etica dell'impresa.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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