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«Chiediamo con forza che lo svolgimento sia rapido e che sia fatta giustizia. Chiediamo a chi ha titolo di fare come noi e di costituirsi parte civile per tutelare i dipendenti e i piccoli imprenditori massacrati da questo fallimento». Ha usato queste parole stamani Ilario Simonaggio, segretario generale della Filt Cgil quando alle 11 è iniziata «la udienza preliminare» del maxi processo per il crac della compagnia area berica MyAir, il cui schianto finì su tutte le cronache regionali e nazionali.

Simonaggio, che oggi si è presentato in tribunale a Borgo Berga assieme alla segretaria provinciale della Cgil berica Marina Bergamin, ha infatti annunciato che la Filt regionale e quella nazionale saranno parte civile nel processo. Lo stesso invito è stato rivolto a tutti i soggetti aventi titolo, ma contestualmente Simonaggio ha mandato un messaggio molto chiaro alla Confindustria di Vicenza: «Come per altri procedimenti le associaizoni datoriali prendano posizione contro i furbetti e contro coloro che cercano scorciatoie fuori dalla legge. Sappiamo bene - continua il dirigente - che sono coinvolti fior di professionisti vicentini e non solo, ma è il momento di fare chiarezza anche per i lavoratori rimasti senza lavoro e per le ditte terziste lasciate con debiti spaventosi». Un concetto ripreso da Bergamin: «Credo sia interesse in primis degli imprenditori sani marcare ogni differenza da chi invece si comporta altrimenti». L'udienza di oggi si è svolta sul filo delle questioni procedurali e non ha evidenziato, sostiene la Filt Cgil, difetti di notifica. Frattanto il sindacato ha annunciato che sarà patrocinato dall'avvocato Giorgio Gargiulo del foro di Padova. In ultimo Bergamin e Simonaggio, che erano accompagnati da una dozzina di lavoratori della compagnia aerea (in foto), hanno ricordato la necessità di inasprire le norme sul falso in bilancio, proprio per evitare il ripetersi di situazioni come questa.