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CoVePA: Variati, Fracasso e Confindustria vicentina meritano una risposta

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 19 Maggio 2012 alle 01:38 | 0 commenti

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Francesco Celotto Portavoce CoVePA  -  Interveniamo sulle dichiarazioni del Sindaco di Vicenza Achille Variati (Infrastrutture, Variati a Ciaccia: chiediamo risposte concrete subito) e del Consigliere Regionale del capoluogo Stefano Fracasso (Infrastrutture, Fracasso: vivo apprezzamento per operato Confindustria vicentina) rilasciate a margine dell'incontro organizzato dalla ANCE di Vicenza con il Vice Ministro per le infrastrutture Ciaccia. L'associazione degli industriali vicentina secondo le dichiarazioni del Sindaco Variati starebbe facendo squadra con gli amministratori per le infrastrutture dell'area berica, la domanda sorge spontanea ma questa squadra per chi gioca e con quali obiettivi?

Quale ruolo riserva ai concittadini, il goal che dovrebbe segnare non è per caso un mega debito caricato sulle spalle proprio di coloro al cui vantaggio dovrebbero andare i giochi di quella squadra? I si e i no che Variati chiede a Ciaccia, per noi sono già  chiari: Ciaccia dica no alla infrastruttura autostradale e al progetto di debito della Pedemontana Veneta, e dica si ad una revisione della spesa come abbiamo proposto il 5 maggio a Caerano San Marco nell'incontro con Confartigianato e CNA di Treviso.

Le dichiarazioni di Stefano Fracasso sono disarmanti. Sembra non sapere perché l'auto del suo ex compagno di partito Massimo Calearo sia slovacca. Sembra non sapere che l'associazione degli industriali vicentina a pagina 26 del n.28 dell'inserto CATs del suo giornale, abbia promosso il parco industriale di Samorin, 70 km da Bratislava. Sembra non sapere che in quell'inserto si invitavano gli imprenditori vicentini ad insediarvisi per promuoverne l'internazionalizzazione. Cosa avrebbe dovuto allettarli a dispetto della pedemontana veneta: le mitiche infrastrutture e i corridoi dell'est o il basso costo del lavoro e la totale defiscalizzazione degli oneri di impresa? Chiediamo a questa squadra di fare un serio ragionamento sul nostro territorio che parta da serie analisi economico-finaziarie per le infrastrutture partite, in partenza e in programma. Vogliamo togliere ogni dubbio se questa sia una squadra di imprenditori o di prenditori, come parrebbe siano quelli attorno al progetto SPV.

Se Fracasso pensa che le infrastrutture risolvano come per magia il problema della nostra economia si sbaglia. Questo essere d'accordo con Confindustria Vicenza suona un po' sospetto. Ci dica Fracasso chiaramente, quale è la idea di sviluppo per il Veneto del PD Veneto  e soprattutto quali sono le reali priorità. Scambiare per crescita la costruzione di infrastrutture che non ridistribuiscono ricchezza sul territorio, se non solo a chi costruisce magari in financing project (alla veneta cioè privatizzando i profitti e pubblicizzando le perdite) a scapito del territorio non porta a niente. Alla base ci deve essere un preciso piano di sviluppo sostenibile e coerente. Cosa che manca clamorosamente al Pd Veneto che in questo momento non chiarisce la proposta alternativa (come pure quello nazionale). Il problema non sono le merci ma la crescita, la burocrazia, il taglio delle tasse per i produttori, il contenimento della spesa pubblica improduttiva, la trasparenza nella gestione del denaro pubblico e la revisione del piano territoriale regionale di coordinamento, del piano della mobilità, del piano energetico, del piano delle acque dei suoli e dell'aria e delle tutele ambientali. Queste sono le priorità Fracasso, ma ci pare che lei e il suo partito non abbiano capito questo e continuino con le vecchie idee sullo sviluppo. A quando un piano serio per lo sviluppo dlla mobilità gomma-ferro valido per i prossimi 30 anni? A quando una seria presa di posizione sul problema della Superstrada Pedemontana Veneta costruita su una falsa emergenza traffico e su un un falso financing project? Se costruire infrastrutture vuol dire creare debito occulto credo che la gente debba essere informata.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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