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CoVePA all'attacco di Zoggia, capolista Pd alla Camera per Veneto 1

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 9 Gennaio 2013 alle 23:47 | 2 commenti

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CoVePA Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa  - Zoggia capolista alla camera nella Circoscrizione Veneto 1 paracadutato nell'ovest del Veneto ma troppo vicino a Lino Brentan.

L'ex Presidente PD della Provincia di Venezia e responsabile degli enti locali nella segreteria nazionale del PD, Davide Zoggia è stato paracadutato da Roma come capolista per la Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 1.  Apparentemente sarebbe da chiedersi perché non in Veneto 2, ovvero in provincia di VE dove risiede e dove è stato presidente di Provincia e vanta profonde radici politiche.

In realtà le vere domande da porsi sono altre: perché si è scelto di scavalcare chi ha vinto le primarie, penalizzando altri , come dichiarano i sostenitori di Daniela Sbrollini , deputato PD vicentina uscente e ricandidata in 10 posizione? Si è voluto forse allontanarlo dalle vicende che hanno accompagnato le inchieste attorno alla figura di Lino Brentan (con rito abbreviato ha avuto una condanna a 4 anni per corruzione), di altri personaggi di dubbia moralità e al partito degli affari, in quella che sembra essere una nuova tangentopoli veneta ?

La sua posizione è stata  decisa  dalla segreteria nazionale del PD. Bersani, sulla cui moralità non vi sono mai stati motivi di dubitare, deve avere tuttavia una certa propensione a farsi affiancare da persone  coinvolte, direttamente o indirettamente, in questioni giudiziarie legate a finanziamenti illeciti e appalti truccati. Dopo la vicenda di Penati, ha sicuramente stupito i più che abbia chiamato Zoggia nella segretaria nazionale, con la responsabilità degli enti locali, poiché era quasi sconosciuto, e soprattutto subito dopo che aveva, miseramente e meritatamente, perso dopo 36 anni di giunte di sinistra, la Provincia di Venezia.

Probabilmente il paracadutista Zoggia lo si vuole allontanare dalla provincia veneziana, ma forse non troppo, comunque non troppo dalle infrastrutture venete, anche se le sue frequentazioni con Lino Brentan sono molto chiacchierate: Brentan rappresentava infatti la provincia di Venezia nel CDA della Autostrada Venezia-Padova , anche se poi ai magistrati aveva detto che altri incarichi nelle società autostradali regionali li doveva direttamente all'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso (PDL)  con cui faceva praticamente coppia fissa. Zoggia  prima di diventare Presidente della Provincia aveva sostituito proprio Brentan sulla poltrona di assessore provinciale ai LLPP. E' passato sotto silenzio il fatto che dalle intercettazioni e dalle confessioni degli imprenditori-tangentieri  finiti nell'inchiesta su Brentan, risulta che il buon Lino avrebbe organizzato, cene elettorali di raccolta fondi per la campagna elettorale di Zoggia alle ultime Provinciali, materialmente consegnati all'ex consigliere regionale Giampietro Marchese. Egli coordinava la campagna di Zoggia nel 2009 e ha dovuto dichiarare che non erano fondi per il partito, a lui inoltre è accreditata la gestione   di alcune fondazioni che amministrerebbero proprietà immobiliari, fin dai tempi del PDS. Gli "invitati a cena", con buste finali, erano  imprenditori che operavano da sempre per la provincia di Venezia per le società controllate da Brentan. Lo stesso Marchese è dato in Consiglio Regionale al posto della Puppato se sarà eletta al Senato. Questo avrebbe nel frattempo "ereditato" alcune delle diverse cariche che Brentan ha lasciato dopo la condanna, e che ricopriva in società pubbliche e partecipate che gestiscono affari da centinaia di milioni di euro (CAV, Passante di Mestre, oltre ad AMES di Venezia, ecc.).

Pochi ricordano la vicenda dell'impianto di compostaggio nel veneziano (da collocarsi a  Cavarzere  nel  Sito D individuato dalla Provincia, alle porte del paese), in cui era coinvolto un noto personaggio politico regionale e provinciale di centrodestra, ma che era promosso dalla stessa Giunta provinciale di Zoggia , specificatamente  dall'assessore all'ambiente Da Villa (Verdi, corrente di Bettin) . In quella vicenda , che è stata fra le probabili cause della mancata  rielezione, il presidente e il suo assessore si sono distinti per la resistenza contro le forti pressioni e la raccolta di migliaia di firme contrarie al sito promossa dai locali Comitati e dagli stessi partiti di sinistra e una parte degli ex-Ds. I protagonisti presso il "tavolo di concertazione presso la Provincia" non possono smentire vere e proprie litigate con Da Villa e gli imbarazzi dello stesso Zoggia.  Alla fine il Consiglio e la Giunta provinciale hanno dovuto cancellare il Sito D (e poi, guarda caso,  non se ne più fatto nulla), con il solo voto contrario del PDL, anche perché su quella vicenda la magistratura veneziana aveva aperto un'inchiesta. Per quanto ci è dato sapere, aveva accertato il tentato e abortito "affare" che coinvolgeva altri esponenti  ex DS oltre che del PDL , locali e provinciali .

Dal nostro capolista allora non possiamo certo aspettarci udienza o dedizione sulle questioni che sosteniamo attorno alle infrastrutture e ai Project Financing veneti. Non risultano fatti penalmente rilevanti che lo coinvolgano, comunque noi ci domandiamo se è così solo perché l'eventuale finanziamento illecito per le elezioni amministrative non è più reato? Ma ci domandiamo anche che musica dirigerà per gli altri candidati del Veneto il capolista Zoggia, se questa è la moralità della politica con cui convive? Abbiamo più volte parlato di partito trasversale  degli affari e di combine tra maggioranze e minoranze regionali e nazionali sui Project finti, insostenibili e fuori legge, attorno a progetti che impoveriscono e violano la terra: per questo avremmo bisogno candidati al di sopra di ogni sospetto, di separazione tra politica e affari. Sono cose di cui abbiamo sentito parlare il candidato Presidente del Consiglio Pierluigi Bersani con la sua "agenda" e Carta d'intenti per l'Italia, sottoscritta anche da Vendola, ma dove sono?

Cercare di mettere Zoggia tra Verona, Vicenza e Padova a chi e a che cosa serve? Ma non è ancora troppo vicino a Brentan? Dopo la sua condanna, ha dovuto lasciare anche il CDA della società Confederazione Autostrade SpA, che si colloca chiaramente nella partita veneta delle infrastrutture: èpromotrice e affidataria dell'appalto in project financing dell'Autostrada Nogara-Mare. Se è così anche per chi vorrebbe essere la nuova alternativa agli ultimi 20 anni, dato che nulla sta cambiando realmente soprattutto per chi si oppone al sistema delle infrastrutture, degli appalti e delle concessioni venete e non solo. Infatti negli atti dell'inchiesta risulta che Brentan rassicurasse gli stessi imprenditori-tangentieri che l'appalto, da lui gestito con la suddetta società, sarebbe finito - come tutti gli altri grandi affari in Veneto - alla Impresa by-tri-partisan Mantovani SpA., che avrebbe poi affidato loro una quota di subbappalti. 

Questo sistema è trasversale e pervade anche una parte del PD veneto, per questo spiace vedere che  nello stesso partito vi siano persone degne di stima, sul piano etico e politico, come Laura Puppato e Felice Casson, che pur essendo arrivato di gran lunga primo alle Primarie in Veneto 2  sarà relegato in posizioni secondarie per far posto ai "paracadutati" dalla Direzione nazionale. Spiace ancora di più domandarsi chi tra i candidati avrà mai il coraggio di rappresentare le denunce che molti hanno levato contro il sistema politico-affaristico nella terra dei dogi?

Il passo dell'affidamento da parte della Regione alla Confederazione Autostrade del project financing della Nogara-Mare si è già compiuto due mesi fa, giusto come anticipato da Brentan. Questa autostrada interseca la Romea Commerciale e la Valdastico-Sud, che a sua volta si innesta nella Pedemontana Veneta che si congiunge con la Nuova Valsugana autostradale, ecco tutti i passi che legano appalti, affari, concessioni e politica non più e non solo veneta. Il prossimo che si attende è che la citata "Confederazione", società-scatola vuota, affidi o giri il mega-appalto da 2,2 miliardi di euro alla Mantovani, la quale poi distribuirà i subappalti alla solita cerchia di imprese comprese ovviamente quelle cooperative "rosse"  , la maggiore della quali ha sede a Campolongo Maggiore (Venezia) a pochi metri dalla casa di Brentan. 

A chi di specchiate competenze e virtù morali la principale forza di opposizione vorrà affidare le "poltrone" lasciate forzatamente ancora libere da Brentan? Le prime le ha già occupate Marchese, restano quelle per la Nogara-Mare e per gli altri Project Financing.


Commenti

michelerussi
Inviato Giovedi 10 Gennaio 2013 alle 22:39

Non si tratta di preferire o meno un'opera al posto di un'altra. Se si parla di camionabile si é fuori discussione. Impropriamente è stata chiamata camionabile al posto di una strada vera e propria. Certo che l'opera non pregiudica l'idrovia. Siamo nella Babilonia più completa. Si parla di opere sulla cui realizzazione ognuno esprime la sua opinione incompleta. Accusare chi o chiunque di opinioni male interpretate é peggio di fargli del male. Si considera l'opera "Idrovia" nel suo giusto valore, comprese la idee della strada attigua o della ferrovia o di altro e si boccia l'ipotesi senza averla esaminata nel profondo.
Michele Russi Padova
michelerussi
Inviato Giovedi 10 Gennaio 2013 alle 22:44

Non si tratta di preferire o meno un'opera al posto di un'altra. Se si parla di camionabile si é fuori discussione. Impropriamente è stata chiamata camionabile al posto di una strada vera e propria. Certo che l'opera non pregiudica l'idrovia. Siamo nella Babilonia più completa. Si parla di opere sulla cui realizzazione ognuno esprime la sua opinione incompleta. Accusare chi o chiunque di opinioni male interpretate é peggio di fargli del male. Si considera l'opera "Idrovia" nel suo giusto valore, comprese la idee della strada attigua o della ferrovia o di altro e si boccia l'ipotesi senza averla esaminata nel profondo.
Michele Russi Padova
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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