Cosa accade alla ex Lanerossi di Piovene? Giovedì: "Fili Vivi o Fili Morti?"
Domenica 22 Luglio 2012 alle 20:52 | 0 commenti
Prc FdS, Circolo "Pietro Tresso" Schio/ Piovene Rocchette - Un territorio legato all'industria tessile deve rivendicarla come patrimonio. Cosa accade alla ex Lanerossi di Piovene? Fili Vivi o Fili Morti? Giovedì 26 Luglio ore 20.30 Assemblea Pubblica Presso Sala Conferenze Biblioteca Comunale Piovene Rocchette
Introduce
Roberto Fogagnoli
Segretario Circolo PRC-FDS Schio/Piovene Rocchette
Intervengono
Rappresentanti RSU Filivivi Ex Lanerossi di Piovene Rocchette
Matteo Gaddi
Resp. Dipartimento Nord Prc Fds
On. Daniela Sbrollini
Parlamentare Partito Democratico
Pietrangelo Pettenò
Capogruppo in Regione Veneto Prc Fds
Conclude
Giuliano Ezzelini Storti
Segretario Provinciale di Vicenza Prc Fds
Sono invitati a partecipare Sindaci*, Consiglieri Comunali, Assessori, lavoratori e lavoratrici.
*Alla cortese attenzione di
Sindaco di Piovene Rocchette
Sindaco di Cogollo del Cengio
Sindaco di Santorso
Sindaco di Velo d’Astico
Sindaco di Arsiero
Sindaco di Chiuppano
Sindaco di Carrè
Sindaco di Tonezza
Sindaco di Valdastisco
Sindaco di Thiene
Sindaco di Schio
Sindaco di Zugliano
Sindaco di Zanè
Sindaco di Caltrano
Sindaco di Calvene
Sindaco di Marano Vicentino
Sindaco di Lugo
ÂOggetto: invito
Ill.mo Sindaco,
Le scrivo per invitarLa all’assemblea pubblica che abbiamo organizzato, come Rifondazione Comunista, per Giovedì 26 luglio ore 20.30 presso sala conferenze biblioteca di Piovene Rocchette (VI) sul caso della ex Lanerossi-Filivivi dal titolo “Un territorio legato all’industria tessile deve rivendicarla come patrimonio. Cosa accade alla ex Lanerossi di Piovene? Fili Vivi o Fili Morti?â€.
Il titolo dell’iniziativa è sicuramente ambizioso, ma merita a nostro giudizio la Sua attenzione perché, al di là del fatto che la dismissione, quasi totale, dello stabilimento ex Lanerossi di Piovene viene subito da concittadini del territorio da Lei amministrato, non può, a nostro avviso, la politica locale non rivendicare il proprio ruolo di intervento e progettazione del proprio futuro senza ragionare delle prospettive legate al mondo del lavoro.
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E’ quindi particolarmente gradita la Sua presenza, o quella di un suo delegato, per dare un contributo a cominciare a ragionare su un punto, principalmente un punto: possiamo tollerare o sopportare passivamente che la crisi ci porti via quello che per il territorio vicentino era un punto di forza, cioè la sua industria tessile? Non è forse arrivato il momento che la politica si riprenda un ruolo di gestione dell’economia e non che ne subisca il condizionamento?
Distinti saluti
                                             Giuliano Ezzelini Storti
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