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Corteo 25 marzo e solidarietà al movimento No Tav dal Collettivo Studenti

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 28 Febbraio 2012 alle 00:15 | 0 commenti

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Collettivo Studenti Scuola Pubblica - Come Collettivo Studenti Scuola Pubblica di Vicenza anche stasera siamo vicini al movimento NoTav e al compagno ferito ricoverato in ospedale a Torino. Dopo l'assemblea pubblica organizzata a gennaio con i notav, dopo la mobilitazione e la nostra trasferta in Valsusa di sabato, oggi eravamo in piazza Castello e ci siamo mossi in corteo fino la Stazione FS insieme a tutti i cittadini e le cittadine di vicenza per ribadire la nostra solidarietà col movimento.

Anche se è stato allargato il cantiere la lotta non si ferma, LA NOSTRA LOTTA CORRE PIU' VELOCE DEL TAV.

La Tav non ci porta a Lione in tre ore, ma ad Atene in cinque minuti

"La Tav non ci porta a Lione in tre ore, ma ad Atene in cinque minuti", diceva uno degli striscioni in testa alla manifestazione di sabato 25 febbraio, gigantesca giornata di lotta che ha portato 50 mila persone nelle strade delle Val di Susa, una valle di 60 mila abitanti situata tra Torino e la Alpi piemontesi attraversate dal traforo del Fréjus.
Il tempo di percorrenza Valsusa-Atene non è stato ridotto dall'alta velocità ma dalle pratiche messe in campo in oltre vent'anni di lotta da una valle che non si è piegata alle imposizioni calate dall'alto da un manipolo di politici-imprenditori-mafiosi che vogliono sperperare denaro pubblico in un opera inutile quanto dannosa.
Non mi soffermo tanto sulle motivazioni della protesta, ma quanto sull'essenza di donne e uomini che mettono anima e corpo per scalfire questo sistema economico-sociale basato sullo sfruttamento dell'uomo e dell'ambiente che ha prodotto un benessere per pochi e un finto benessere per molti, lo stesso sistema che vuole la costruzione del Tav.
Studenti e lavoratori pendolari non possono permettersi oggi un biglietto Eurostar, figuriamoci domani uno per l'alta velocità. C'è poi chi crede che percorrere Vicenza-Padova in quindici minuti possa renderci di buon'umore piuttosto che percorrere lo stesso tratto in mezz'ora. Ma se per risparmiare quindici minuti si spendono 13,00 € (18,00 € in first class) e con i regionali si pagano "solo" 3,50 € (un anno fa il biglietto costava 2,90 €) a chi giova la costruzione del TAV? Solo alle lobby economiche di grandi costruttori-imprenditori che guadagneranno miliardi con ingenti appalti e relativi subappalti che poi finiranno in mano alla criminalità organizzata.

Il 25 febbraio siamo partiti da Vicenza e abbiamo raggiunto Bussoleno, il comune da cui è partito il corteo. L'accoglienza è stata forte, il movimento non pecca certo di organizzazione con uomini e donne lungo il corteo offrono ristoro ai manifestanti e un servizio di pulizia a fine corteo da far invidia agli operatori ecologici di Aim . Si respira un aria di festa in valle, non di tensione a differenza di quanto vorrebbe il capo della Polizia che accusa i manifestanti di voler fare scappare il morto. Il movimento NoTav l'ha sempre detto che le azioni contro il cantiere sono decise da tutti e non sono portate avanti da frange estreme di black block arrivati da fuori. In ogni modo il grande corteo del 25 vuole essere una marcia pacifica e determinata per dimostrare agli italiani che il movimento è compatto e non diviso difronte alle decine di arresti effettuati in tutta Italia. E così è stato.
Una marcia di 8 km in cui hanno sfilato tante famiglie con i loro bimbi nei passeggini. Anziani e giovani si mischiavano in una massa di persone che quel giorno ha voluto dimostrare che la lotta No Tav è una lotta di tutti, è un esempio straordinario di partecipazione reale e popolare dal basso capace di diventare eccedenza sociale e praticare conflitto radicale carico di consenso. Insieme alle famiglie erano tante le compagne e i compagni presenti: diverse formazioni di comunisti, anarchici e centri sociali, partiti e sindacati facevano da sfondo in una giornata in cui lo Stato c'avrebbe voluto zitti e silenziosi, ma noi abbiamo alzato il volume e gridato NO TAV.
Per la prima volta appaiono le bandiere della Grecia in un corteo e, oltre al significativo striscione d'apertura più qualche striscione tradotto in greco, tanti manifestanti scandivano queste parole: "Chiomonte come Atene".

Chiomonte è il luogo dove è stato aperto il cantiere per iniziare i lavori di costruzione del tunnel ferroviario, Atene non ha bisogno di spiegazioni dopo gli avvenimenti in piazza Syntagma. Se a qualcuno lo slogan richiama solo scontri con la polizia allora non ha realmente compreso il senso della frase. "Chiomonte come Atene" perché il movimento No Tav ha dimostrato di essere capace di portare conflitto in diversi ambiti sociali ed economici così come i greci stanno lottando contro le misure imposte dal governo tecnico che colpiscono tutti.

Sei NoTav quando pretendi che istruzione e sanità pubblica vengono prima degli interessi dei banchieri, sei NoTav quando le vite dei lavoratori valgono più dei profitti dei tanti Marchionne, sei NoTav quando ti rendi conto che il capitalismo va abbattuto, sei NoTav quando sei complice e solidale coi lavoratori greci che si stanno battendo contro misure di finta equità che vanno a colpire la classe più deboli della società.
Monti e Napolitano sono inerti di fronte alle massicce proteste contro la costruzione di quest'opera, allora sei NoTav anche quando ti rendi conto che loro stanno portando avanti gli interessi dei banchieri e degli industriali, non quelli della popolazione Valsusina né tantomeno quelli degli studenti, lavoratori, pensionati e disoccupati.
Secondo gli ultimi aggiornamenti(27 febbraio) è stata sgomberata la Baita Clarea per mano delle forze dell'ordine che sono riuscite ad allargare l'area del cantiere. Luca Abbà, un compagno del movimento No Tav è gravemente ferito, si trova in coma all'ospedale di Torino. Caduto da un traliccio enel mentre veniva inseguito dalla polizia, s'era arrampicato fin lassù per protestare platealmente contro l'occupazione dei terreni da parte di ruspe e polizia.
In giornata sono state i bloccate dai No Tav le statali 24 e 25 oltre che l'autostrada. Cub e Cobas hanno proclamato lo sciopero immediato in diverse fabbriche della valle in solidarietà al movimento No Tav permettendo ai lavoratori di partecipare alle proteste.
Intanto la protesta si allarga a tutta Italia. Cortei e presidi in oltre 50 città e Stasera Vicenza in corteo da piazza Castello alla stazione c'eravamo tutt* in solidarietà con il compagno ferito e per ribadire il nostro appoggio al movimento No Tav.

In Val Susa sabato 25 c'eravamo anche noi.
MARCELLA, DAVIDE, NICOLA

Collettivo Studenti Scuola Pubblica

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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