Cortei in centro, sindacati contro i divieti assoluti: "è una delle attività più nobili"
Venerdi 20 Dicembre 2013 alle 16:22 | 0 commenti
Marina Bergamin, Gianfranco Refosco, Grazia Chisin, CGIL CISL UIL Vicenza - Abbiamo appreso dai media che in questi giorni si è aperto un percorso tra Istituzioni e (forse) una categoria economica al fine di ‘normare’ modalità e percorsi di cortei e manifestazioni in città . Riteniamo innanzitutto che il tema non sia di esclusiva pertinenza di qualcuno e che esso debba essere affrontato nell’interesse collettivo e con un confronto democratico.
Mentre sono ancora in corso manifestazioni che stanno producendo un ben più pesante disagio ‘tollerato’, non possiamo non rammentare che il cuore della città di Vicenza, la sua Piazza dei Signori, il suo Corso Palladio, nel tempo, sono stati teatro di importanti manifestazioni civiche, politiche, sindacali che – lungi dal creare problemi di ordine pubblico o sfregio ai monumenti– hanno contribuito all’avanzamento della democrazia e dei diritti di cittadinanza.
Le scriventi OO.SS. hanno sempre avuto cura e rispetto di un ambiente che riconoscono delicato e prezioso. Si sono sempre assunte la piena responsabilità dello svolgimento pacifico delle proprie iniziative, ma non possono immaginare divieti assoluti.
Il diritto costituzionale di manifestare (e, aggiungiamo, di manifestare efficacemente, coinvolgendo i cittadini di Vicenza, ‘attraversando’ il cuore della città ), non può essere subordinato sempre e aprioristicamente ad altri diritti pur legittimi e da garantire, come quelli di transitare, sostare, commerciare.
Invitiamo perciò le Istituzioni -Comune, Questura e Prefettura in primis- ad evitare il confronto tra pochi, a non assumere decisioni rigide ed irrevocabili che porterebbero con sé lo svuotamento del ‘centro storico’ da una delle attività più nobili e ‘storicamente’ afferenti ad una città : la partecipazione democratica.
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