"Corsie e piste e il commercio non resiste": la protesta di commercianti ed esercenti
Martedi 30 Ottobre 2012 alle 12:55 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - Con questa manifestazione, organizzata dalle sezioni 4 e 6 di Confcommercio Vicenza, si è voluto evidenziare che le scelte sulla mobilità dell'Amministrazione Comunale mettono a rischio il lavoro di imprenditori e dipendenti. "Corsie e piste e il commercio non resiste". Con questo e altri slogan commercianti ed esercenti di viale Trieste, Anconetta e viale Verona sono scesi oggi in strada per protestare contro l'intenzione dell'Amministrazione comunale di togliere spazi di sosta in prossimità dei negozi per riservarli, invece, a corsie per biciclette e autobus.
In tre punti di quelle che sono, a tutti gli effetti, le principali vie di accesso della città i titolari di negozi e pubblici esercizi hanno organizzato un attraversamento della carreggiata su strisce pedonali, indossando dei cartelloni nei quali venivano evidenziate le ragioni della protesta. "Corsia preferenziale: Sindaco, sei certo che il bus ci guadagni? Di certo perdi i negozi", "No alle ciclabili nelle vie commerciali, sì nei quartieri. Parcheggi per noi, sicurezza per i ciclisti", "Sindaco, prima il parcheggio promesso, poi la corsia preferenziale".
Ma forse lo slogan che più ha rappresentato la protesta, decisa dopo le assemblee dei giorni scorsi delle sezioni cittadine 6 e 4 di Confcommercio, è stato "Scusate i disagi, lottiamo per la sopravvivenza dei negozi di quartiere".
Tanti, in effetti, gli automobilisti che, dalle 8.00 alle 13.00, hanno subito rallentamenti mentre si recavano in città , ma sia a coloro che hanno solidarizzato con i manifestanti, sia a coloro che, invece, hanno espresso il proprio disappunto, i commercianti hanno spiegato i motivi di questa azione eclatante. "Ai cittadini vogliamo dire che la nostra protesta è stata l'ultima e unica carta disponibile che avevamo a disposizione per far tornare il sindaco Variati sui suoi passi - spiega Nicola Piccolo, presidente della sezione cittadina 6 Confcommercio - Abbiamo tentato in tutti i modi di far capire che la giusta ricerca della mobilità sostenibile non può essere fatta sulla pelle degli imprenditori del commercio e su quella dei loro dipendenti. Ma richieste formali, incontri, presenze in consiglio comunale sono rimaste, per quanto riguarda le nostre zone, lettera morta. A questo punto non ci restava che evidenziare il problema a tutta la città per riaprire una discussione seria su questo modo di realizzare le piste ciclabili e le corsie preferenziali a scapito di negozi e pubblici esercizi. Il Sindaco, ci chiediamo, si rende conto che se su viale Verona chiudono anche i negozi questa zona, con i problemi che già ci sono, cade irreversibilmente nel degrado?".
Sulla stessa linea d'onda anche Fabrizio Cristofani, presidente della Sezione 4-Confcommercio: "Gli spazi di sosta sono, per le nostre attività , come l'ossigeno: se vengono tolti qui si chiude. Il Sindaco faccia un passo indietro: ci dia parcheggi alternativi prima di eliminare quelli esistenti e faccia passare la pista ciclabile nei quartieri, anziché nelle vie commerciali".
La protesta ha coinvolto gli imprenditori del commercio delle due più importanti vie commerciali della città al di fuori del centro storico: sull'asse Postumia, infatti, sono localizzate circa 120 attività tra negozi e pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.), mentre sull'asse San Lazzaro ne sono attive circa 165. E oggi quest'insieme di imprenditori non ha esitato ha scendere in strada con l'unico scopo di difendere il proprio lavoro e quello dei propri dipendenti.
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