Coppola e l'8 marzo: impegno decennale della regione per le politiche di genere
Venerdi 8 Marzo 2013 alle 22:50 | 0 commenti
Regione Veneto - "La Regione del Veneto corona dieci anni di attività , a partire dalla previsione contenuta nella Legge finanziaria regionale nel 2003 (Iniziative per la promozione delle pari opportunità tra donna e uomo), con la quale è stata avviata una strategia di azioni mirate e concrete per la realizzazione di politiche di genere". Lo ha messo in evidenzia l'assessore regionale alle pari opportunità Isi Coppola in occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale dedicata alla Donna.
 L'assessore ha fatto un excursus sugli interventi messi in atto dalla Regione in questi dieci anni, "nella convinzione - ha detto - che anche il mettere a disposizione piccole risorse avrebbe comunque dato il via ad un percorso virtuoso. E i dati lo hanno confermato".
Organismi di parità . Per promuovere ruoli di responsabilità delle donne e incoraggiare la presenza femminile nei centri decisionali in modo da avviare un processo di cambiamento del panorama anche istituzionale veneto, la Regione ha promosso e favorito l'istituzione di numerosi Organismi di Parità negli Enti locali, il consolidamento di quelli già presenti e operanti e il rafforzamento della rete sul territorio. Le Commissioni e i Comitati Comunali e Provinciali per le Pari Opportunità rappresentano oggi una realtà molto diffusa sul territorio e costituiscono elementi cardine per la sensibilizzazione e la diffusione di una cultura di genere e per l'attuazione dei principi di pari opportunità . In questo ambito le proposte dal territorio sono state numerose, con la presentazione da parte di Enti locali di 390 progetti dal 2004 (al 2012 compreso). Complessivamente sono state finanziate 193 iniziative (fino al 2012 compreso) per un importo di 1.161.180 euro. Attualmente risultano presenti in Veneto circa 150 Organismi di parità (Commissioni, Comitati, Consulte). Circa il 70% degli enti locali veneti ha adottato la "Carta europea per la Parità delle Donne e degli Uomini", una percentuale fra le più alte a livello italiano,
Servizi per le donne. Gli interventi regionali hanno avuto come finalità una rete di punti di riferimento sul territorio con servizi dedicati alle donne per il supporto e la consulenza legale, occupazionale, imprenditoriale, psicologico-sanitario e di conciliazione dei tempi famiglia/lavoro. Particolare rilievo ha assunto la rete Qui Donna/QUID. I Servizi Permanenti QUI Donna infatti, per l'esercizio delle loro funzioni sono collegati ad altre Reti e Sportelli, forniti da altri Enti e Associazioni quali: Sportello Lavoro, servizi socio-sanitari dell'ULSS, Sportelli impresa e altri servizi istituzionali. Rappresentano un primo punto informativo e di accoglienza in ambito psicologico e sanitario, legale, occupazionale e di inserimento lavorativo, imprenditoriale, di conciliazione delle tematiche familiari e di lavoro, culturale. Dal 2011, la Regione ha rafforzato ulteriormente questa linea di intervento, fornendo un coordinamento istituzionale a questi servizi, certificandone l'offerta con la nuova denominazione Qui Donna/QUID e sostenendone la qualità attraverso il finanziamento erogato e anche con interventi formativi. Da semplici punti informativi i servizi permanenti negli Enti Locali sono diventati una vera e propria rete di servizi, in grado di garantire degli standard preventivamente definiti dall'Ente Regionale e offrire non solo informazione ma un livello di sostegno e accompagnamento più qualificato. Il riconoscimento di questi "luoghi della rete" è stato realizzato grazie all'adozione del marchio che verrà a breve registrato. Per quanto riguarda l'entità dei progetti considerati, complessivamente dal 2004 al 2012 sono stati finanziati 146 progetti (tra attivazione e consolidamento) per un importo complessivo di 1.513.822 euro.
Cultura di genere e sensibilizzazione nelle scuole. L'attività di programmazione e pianificazione regionale si è contraddistinta per una particolare attenzione e sensibilità alle giovani generazioni e al mondo della scuola Le iniziative finanziate nelle scuole hanno come obiettivo la diffusione di una cultura di parità con la partecipazione diretta degli studenti e, soprattutto, con la formazione di reti di relazioni per insegnare il "valore della differenza" alle donne e uomini del futuro (finanziati 168 progetti per un importo di 1.019.501 euro).
L'assessore Coppola ha, infine, toccato il tema della violenza sulle donne, un fenomeno che in virtù del processo di sensibilizzazione avviato sul territorio è emerso con maggiore evidenza in Veneto rispetto ad altre regioni italiane, dove però il dato è inferiore perché le vittime non presentano denuncia. Negli ultimi due anni infatti in Veneto le denunce sono triplicate, passando dall'11% al 37%. Nel 2012, inoltre, in Veneto si sono registrati 5 omicidi di donne e 13 tentati omicidi. E' un tema delicato - ha aggiunto l'assessore - che richiede una sensibilità e una preparazione diversa da parte degli operatori che se ne occupano. Dal 2007 è iniziato un percorso di azioni, in collaborazione con la Commissione regionale e con l'Osservatorio nazionale violenza domestica (ONVD) di Verona, per sensibilizzare e sostenere le vittime e informare e formare gli operatori che possono intercettare il fenomeno, creando un coordinamento con Prefetture, Questure, Procure della Repubblica e Tribunali del Veneto, Polizia, Carabinieri, i Pronto Soccorso ospedalieri e Medici di base di tutto il territorio veneto. "Ma dall'emersione del fenomeno - ha concluso l'assessore - si deve passare all'aspetto della sicurezza. Per questo è' stato realizzato un censimento delle strutture di accoglienza, costantemente aggiornato online, e dal 2010 è disponibile uno stanziamento specifico per realizzare case rifugio per donne vittime di violenza, puntando ad ampliare l'assistenza anche ai minori. Finora la Regione ha impegnato circa 500 mila euro per le attività di formazione e 2 milioni di euro per la realizzazione e il miglioramento dei centri di accoglienza ma anche per la loro gestione".
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