VicenzaPiù - Notizie, Inchieste, Analisi su Vicenza e provincia

IdV Veneto  -  «La proposta del Pd è ancora estremamente lontana dalle esigenze di una società moderna, basata sulla parità di genere e quindi sulla totale affermazione dei diritti di omosessuali, lesbiche e delle loro famiglie». Lo dice Alberto Lucarelli, candidato nel collegio Veneto1 alla Camera per la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.«Contro il modello tedesco – afferma Lucarelli - obsoleto rispetto all’assetto normativo europeo, Rivoluzione Civile propone l’uguaglianza formale e sostanziale di tutti, appoggiando le iniziative dell’Arcigay e delle altre associazioni che combattono la disparità di trattamento che vive la comunità LGBT (lesbica, gay, bisessuale e trans)".

"Tra i primi impegni parlamentari sosterrò una proposta di legge per il riconoscimento del matrimonio egualitario per le coppie dello stesso sesso, con tutti i diritti collegati, chiedendo l’abrogazione della legge 40 oppure una radicale modifica della stessa, che estenda le possibilità di accesso alla fecondazione assistita alle donne single o alle coppie lesbiche».

«La nuova classe politica deve essere in grado di dare risposte anche sul piano dell’omogenitorialità e della reversibilità delle pensioni, dal momento che contributi e tasse non conoscono differenza di sesso. Collegata a queste prime iniziative – continua Lucarelli – è urgente anche sostenere la modifica della legge Mancino (25 giugno 1993, n. 205) perché sia estesa anche ai reati motivati da omofobia e transfobia».

Per l’esponente di Rivoluzione Civile (numero due in lista a Veneto1 dietro Ingroia) la tutela dei diritti civili, sanciti dalla Costituzione, rappresenta l’autentico segnale di quel cambiamento che l’Italia, ormai da troppi anni, sta aspettando.