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Convegno "I confini della cittadinanza europea" e master biennale di formazione socio-politica in prospettiva europea

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Ottobre 2014 alle 14:10 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - La formazione socio politica di orientamento scientifico è una delle urgenze oggi prioritarie nel Paese per la preparazione di chi intende proporsi alla guida delle amministrazioni locali e nazionali e soprattutto per superare una conflittualità politica congenita che produce costantemente scontri ideologici più che creare attenzione ai problemi reali. L’Istituto Rezzara di Vicenza, da sempre impegnato nel settore, ha programmato con inizio il 17 ottobre 2014 un percorso formativo per le persone che intendono riflettere sui temi politici visti anche in prospettiva europea.

L'iniziativa viene presentata questa mattina a Palazzo Trissino alla presenza del sindaco Achille Variati da monsignor Giuseppe Dal Ferro, direttore dell'Istituto Rezzara, e da Federica Bressan, appartenente allo staff del master.
“Si tratta di un percorso formativo di alto livello scientifico – ha detto il sindaco Achille Variati – proposto da un istituto di grande storia. Lo ritengo una proposta di formazione socio politica estremamente valida, rivolta a chi è già impegnato o a chi ha interesse a prepararsi per un impegno nel pubblico. C'è tanta improvvisazione nella classe amministrativa e politica delle nostre comunità, ma chi si candida a rappresentare e amministrare il bene comune dovrebbe conoscere bene le regole, i compiti e le competenze. Dovrebbe insomma fare un bagno di umiltà e mettersi prima di tutto a studiare”.
“La nostra ambizione – ha aggiunto monsignor Dal Ferro – è svolgere un'attività di tipo civico che possa essere utile indipendentemente dal partito o dall'ideologia di riferimento. Da 50 anni il nostro istituto affronta questi temi. Dopo aver formato 800 persone che si sono via via inserite nelle amministrazioni locali, abbiamo lasciato il posto alle scuole politiche. Da sei anni, tramontate quelle esperienze, proponiamo un master che ha già diplomato 50 persone e che da quest'anno si rivolgerà in modo particolare ai giovani”.
Il master, illustrato dalla dottoressa Federica Bressan dello staff di direzione, si articola in due percorsi, ambedue di durata biennale: il primo aperto anche ai non iscritti con sei incontri al venerdì, con cadenza mensile, alla sera dalle 20.30 alle 22.30, incentrati sui principali temi politici, condotti in forma seminariale, con ampio dibattito; il secondo, di una serie di lezioni di approfondimento guidati da docenti universitari al sabato mattina e riservate agli iscritti del master.
La progettazione del percorso ha rivisto profondamente la precedente edizione con 50 diplomati alla luce delle osservazioni pervenute dagli stessi frequentanti e dalle associazioni vicentine che ad esso avevano aderito (Acli, Aci, Cisl, Cif, Confindustria Vicenza). Esso prevede nel biennio 132 ore, l’elaborazione di quattro relazioni scritte, un viaggio a Bruxelles al Parlamento europeo e agli organismi dell’Unione Europea.
Saranno affrontati nel primo anno i temi della globalizzazione e della governabilità e nel secondo anno i temi legati all'economia, al lavoro e alla società.
Il programma si propone di fornire a quanti lo frequenteranno una formazione di base ispirata ad un’antropologia cristiana e al bene comune, al di sopra dei partiti e dei gruppi politici. L'obiettivo sarà far uscire gli iscritti da una visione localistica della politica attraverso una lettura dei problemi anche locali nel quadro europeo ed un ancoraggio a scelte valoriali forti in grado da conferire un’anima all’azione politica.
Il master ha il patrocinio della Commissione europea e del Comune di Vicenza ed il riconoscimento della Facoltà di economia dell’Università di Verona – Polo universitario di Vicenza e della Facoltà teologica del Triveneto. Queste ultime hanno riconosciuto all'iniziativa “crediti formativi universitari”.
Per informazioni:
Istituto Rezzara, contrà delle Grazie 14 – Vicenza
0444324394 – email [email protected]
www.istitutorezzara.it

 

Cittadinanza europea, libera circolazione e soggiorno, i loro limiti e le loro prospettive, saranno al centro di un convegno di studi dal titolo “I confini della cittadinanza europea” che si terrà Vicenza venerdì 10 ottobre dalle 14.30 alle 18.30 nella Saletta Lampertico di corso Palladio (lo stesso ingresso del cinema Odeon).
Melting Pot Europa ed il Comune di Vicenza, offrono questa occasione di incontro e formazione, per affrontare insieme ad esperti e amministratori un nodo cruciale per il destino dell'Europa.
“L'Europa oggi appare come un progetto incompiuto. La cittadinanza europea, il rafforzamento dei suoi diritti, ma anche il superamento dei suoi limiti, possono essere  prospettive interessanti per dare corpo concreto, ad un progetto comune europeo. Per farlo c'è però il bisogno di ripartire anche dalle città” - dichiara Nicola Grigion, direttore del progetto Melting Pot.
Il convegno cercherà di ripercorrere l'evoluzione storica e politica del concetto di cittadinanza europea per comprenderne le trasformazioni ed al tempo stesso le potenzialità. Sarà la dottoressa Enrica Rigo, autrice del libro “Europa di confine”, uno degli studi più interessanti degli ultimi anni sul tema, ad accompagnare i partecipanti in questo percorso fatto di interrogativi e suggestioni. Ma l'evento sarà anche un'occasione formativa, un momento utile per approfondire, grazie all'avvocato Elisa Chiaretto, i punti chiave e le criticità del diritto di libera circolazione e soggiorno, uno dei punti cardine su cui si fonda l'Unione, diritto che ha creato una vera e propria “generazione europea”: sono sempre più numerosi i giovani che si trasferiscono per motivi di studio o di lavoro nei paesi dell'Unione Europea.
“Ripartire dalle città significa anche riconoscere il ruolo che gli enti locali ricoprono in questo scenario su cui la Direttiva 38 e la sua norma di recepimento hanno avuto un impatto di non poco conto – spiega Giacomo Possamai, consigliere delegato alle politiche giovanili del Comune di Vicenza -. La mancanza di norme chiare, le poche informazioni ed il passaggio ai comuni della competenza sulle formalità amministrative, hanno messo in crisi, talvolta pesantemente, il lavoro degli uffici territoriali. Per questo ci è parso importante e doveroso organizzare questo convegno, assieme a Melting Pot Europa, su un tema così importante e decisivo per il futuro dell’Unione Europea”.
L'incontro verrà aperto proprio dalla presentazione di una ricerca sulle prassi di applicazione della direttiva condotta nell'ambito del Progetto Citizens Without Borders che, proprio Melting Pot Europa, insieme ad altri partners italiani ed europei, ha sviluppato in questo biennio con il contributo della Commissione UE.
“Siamo abituati a pensare al diritto di libera circolazione come ad una concessione che il nostro Paese fa all'Europa ed ai cittadini degli altri stati. E' necessario oggi invertire questa visione perché l'esercizio pieno di questo diritto, in particolare per i giovani, significa poter progettare liberamente il futuro in uno spazio più ampio” - sostiene Neva Cocchi coordinatrice del progetto Citizens without borders.
L'invito al convegno è rivolto a tutti e la partecipazione è gratuita. Non mancheranno in platea giuristi, operatori delle associazioni di categoria e del volontariato, insegnanti e operatori della pubblica amministrazione impegnati in diversi settori, per questo evento che propone alla città di Vicenza un ruolo da protagonista nella costruzione di un vero ed innovativo spazio europeo.
Informazioni: Nicola Grigion, direttore di Melting Pot, 3482483727. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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