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Contenzioso volley femminile, Mario Novello riconosce prime richieste precedente proprietà

Di Pietro Cotròn Domenica 5 Agosto 2012 alle 23:44 | 0 commenti

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Mario Novello, patron dell'omonimo gruppo industriale di Isola vicentina, è dovuto scendere a patti, mediante accordo transattivo, con la vecchia proprietà del club di volley femminile vicentino e questa è la sua seconda sconfitta, sia pure per un aspetto di contorno, dopo aver associato il suo nome, insieme a quello dei suoi 4 soci alla ben più "pesante" scomparsa del club pallavolistico femminile berico (nella foto Mario Novello saluta lo speranzoso pubblico biancorosso alla sua presentazione come vice presidente).

Il club, noto ai più col nome della squadra di serie A, dall'iniziale Battistolli Lattebusche a Barausse, da Biasia fino a Infoplus, dallo sponsor etico Ceis all'ultimo e più noto Minetti, in passato e con la precedente gestione, storicamente affiancata dal gruppo Novello come sponsor di riferimento, aveva guadagnato onori e vinto allori nella massima serie oltre che in Europa come Veneto Banca e nei massimi campionati giovanili, dei cui allori avevano beneficiato pubblicitariamente marchi come Sisa e Fitt, quest'ultima della famiglia Mezzalira.

Tornando alla querelle, alquanto complessa, che si è appena chiusa il punto di svolta c'è stato il 1° agosto quando la famiglia di Giovanni Coviello, nel tempo direttore generale e poi anche presidente del team di pallavolo femminile, è entrata in possesso dell'accordo extragiudiziale con il quale i nuovi proprietari, Novello in primis, del club di volley, poi avviatosi sul crinale del fallimento sotto la loro gestione, acconsentono, in buona sostanza, alla copertura di una prima parte delle condizioni economiche che avevano inizialmente garantito, con la firma di Mario Novello, in sede di acquisizione delle quote societarie. Si tratta di una cifra «simbolica» quella ora "fissata",  3.500 euro, oltre alle spese di pignoramento sui conti correnti di Mario Novello e a spese legali, a beneficio dei figli di Coviello, che dovevano vedersele restituite nel 2009 come rimborsi di anticipi effettuati a favore di Joy Volley Vicenza. Ma l'accordo  «apre un primo e sia pur minimo squarcio di verità sul passato», dice Coviello.

Tali garanzie economiche, unitamente ad altre per le quali potrebbero esserci nuove azioni civili da parte della vecchia proprietà, erano state assunte per conto della compagine subentrante dei nuovi soci (oltre a Novello l'allora neo presidente Franco Ferappi, Piero Di Stefano, coordinatore della serie A, Angelo Mapelli, responsabile delle giovanili e Fabrizio Padrin per il marketing) con una scrittura privata che reca la data certa del 2 giugno 2009. «Al di là delle modeste cifre in ballo - fa sapere l'ingegner Coviello, oggi direttore di VicenzaPiù - sono soddisfatto per la piega che ha preso questo primo evento poiché, intanto, si dimostrano in modo incontrovertibile due circostanze. Uno, il sottoscritto ha dovuto battagliare affinché fossero onorati impegni, sia pure minimali, presi e non rispettati da Mario Novello. Due, dallo stesso accordo, su un cui stralcio Novello ha raggiunto un accordo transattivo che mi dà totalmente ragione, risulta che il sottoscritto ha ceduto le quote societarie della squadra a condizioni stravantaggiose (279.870 euro di quote societarie a costo zero per i soci subentranti per non parlare dei sottesi valori dei titoli sportivi di squadre e giocatrici) con la convinzione che la nuova proprietà tenesse in vita la squadra per non distruggere 15 anni di lavoro personale e di sacrifici economici che hanno azzerato ogni proprietà della mia famiglia per mantenere in vita il club biancorosso. Cosa che purtroppo, arrivati i nuovi cinque soci "imprenditori", non è avvenuta».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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