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Giorgio Conte, FLI - Veneto: su accoglienza profughi libici, la Lega Nord è rimasto partito di lotta, non è ancora partito di governo
 
"Di fronte al dovere morale e umano di offrire accoglimento ai profughi libici, in un contesto di solidarietà tra tutte le regioni italiane, il presidente Zaia e la Lega Nord mostrano divisioni e contrasti interni tali da far naufragare ogni utile iniziativa e buona gestione politica della vicenda". Lo dichiara l'On. Giorgio Conte, vice capogruppo FLI alla Camera dei Deputati e coordinatore regionale.

"Il Veneto è chiamato ad accogliere una aliquota di profughi provenienti dalla Libia, ma la cattiva gestione della questione, che lascia spazio alla propaganda della Lega in cerca dei consensi perduti, rischia di mortificare la tradizionale solidarietà dei Veneti.
Per fronteggiare l'emergenza è necessaria la piena collaborazione ad ogni livello amministrativo allo scopo di limitarne gli effetti, ma le espressioni dei Presidenti delle province di Vicenza e Treviso (Lega Nord) se ne lavano le mani, marcando un egoismo che rappresenta l'esatto contrario della responsabilità e solidarietà. Il presidente Zaia a questo punto non trova nulla di meglio che revocare l'incarico al commissario per l'emergenza, Roberto Tonellato e, come un elefante in una cristalleria, invia in un'unica località, ad Asiago in provincia di Vicenza, ben 250 profughi, in barba alla giusta ripartizione territoriale preannunciata dallo stesso governatore.
Mi domando se il presidente Schneck ne fosse informato perché peggiori scelta e gestione non erano immaginabili, tenuto conto anche dell'avvio della stagione turistica sull'altipiano asiaghese..
Lega di lotta o Lega di governo? Questo è il vero dilemma, alla ricerca di una identità perduta, ma il caro prezzo lo pagheranno i turisti e gli asiaghesi."