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Consultazione Tav/Tac, Dovigo: zero in democrazia

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 27 Maggio 2016 alle 16:34 | 0 commenti

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Riceviamo da Valentina Dovigo, consigliere comunale lista civica, e pubblichiamo
Innanzitutto perché, visto che il Consiglio Comunale ha approvato un regolamento per referendum ed altri istituti di partecipazione, non si usano democraticamente e rispettosamente gli strumenti previsti dalle norme? I tempi non ci sono, potrebbe essere una probabile risposta. Ma, a parte che questa storia dei tempi entra in ballo solo quando fa comodo, se non ci sono mai i tempi per il rispetto dei regolamenti comunali, comunque c’è qualcosa che non va.

E poi non si è mai vista l’indizione di una consultazione pubblica i cui tempi sono stati fissati solo una settimana prima, per lo più a ridosso di un ponte. Parte degli stessi giorni di voto sono all’interno di un ponte. Manca il tempo, non tanto per una libera informazione, ma per un periodo minimo di confronto fra le diverse posizioni, usando un termine poco appropriato, ma che rende l’idea, mancano i tempi per una campagna elettorale degna di questo nome. I tempi e le condizioni della campagna elettorale sono i modi in cui si attua la democrazia prima di ogni consultazione, elettorale o referendaria o altro che sia.
Ma soprattutto non esiste risposta alla domanda “chi è contrario alle tre alternative proposte cosa vota?”.  Questa è la cosa più grave, il permanere del “peccato originale” che è pesato su tutta questa vicenda della Tav/Tac, e cioè il fatto che la prima opzione politica, la prima scelta da cui è scaturito tutto il resto, fra cui le tre alternative messe in campo ora, è stata effettuata a porte chiuse, consultando solo Camera di Commercio ed Associazione Industriali. Liberi di farlo, ma per chiamarla consultazione democratica ci vuole coraggio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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