Consiglieri comunali di maggioranza e opposizione presentano mozione: attivazione presso il Governo per il riconoscimento dei diritti ai giudici onorari
Venerdi 7 Aprile 2017 alle 18:00 | 0 commenti
Di seguito riportiamo una mozione, presentata da 10 consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, relativa alla situazione dei giudici onorari e allo stato d'agitazione che recentemente ha portato ad uno sciopero della categoria. Considerato che: L'art.106 co.2 della Costituzione stabilisce che «la legge sull'ordinamento giudiziario può ammettere la nomina, anche elettiva, di magistrati onorari per tutte le funzioni attribuite a giudici singoli»;
il regio decreto del 30 gennaio 1941, n. 12, recante norme sull'ordinamento giudiziario, tuttora vigente, prevede varie figure di magistrato onorario; secondo le originarie previsioni il magistrato onorario è un membro dell'ordine giudiziario che svolge le funzioni tipiche del giudice o del pubblico ministero mentre l'aggettivo «onorario» sta a indicare che svolge le proprie funzioni in maniera non professionale, poiché di regola esercita la giurisdizione per un lasso di tempo determinato senza ricevere una retribuzione, ma solo un'indennità per l'attività svolta;
Con le riforme attuate successivamente, denominate, appunto, «del giudice unico», sono state istituite due nuove figure: il giudice onorario di tribunale e il vice procuratore onorario;
Il ruolo dei magistrati onorari, in particolare GOT e VPO, a causa della necessità ed emergenza che caratterizzano l'organizzazione giudiziaria, sono divenuti affidatari in maniera stabile e continuativa della gestione diretta di numerosi interi ruoli di cause, ponendosi in una posizione collaterale, ma subordinata, rispetto all'opera dei magistrati togati;
Il procuratore di Torino Armando Spataro ha dichiarato che "senza la magistratura onoraria molte procure della Repubblica dovranno chiudere buona parte delle proprie attività e avremo tantissime difficoltà ", a testimonianza del ruolo ormai imprescindibile rivestito da queste figure;
dalla natura temporanea dell'incarico consegue la mancanza di ogni forma assicurativa e previdenziale, ma che il servizio giustizia è essenziale per un moderno Stato di diritto, e quindi che l'attuale complessità della vita socioeconomica obbliga ad adeguare le strutture giudiziarie e la sua organizzazione alle crescenti esigenze del Paese;
La categoria ha raggiunto numeri elevatissimi fino a comprendere quasi 7mila laureati in legge (contro i 10.800 magistrati professionali), per lo più avvocati o docenti universitari di diritto, fra giudici di pace, esperti di tribunali di sorveglianza, giudici ausiliari di tribunali e Corte d'appello
Considerato altresì che: il Parlamento ha approvato, il 28 aprile 2016, la legge delega n.57 di riforma organica della magistratura onoraria ed altre disposizioni sui giudici di pace, una legge delega che interviene in maniera sistematica, prevedendo, fra le altre cose, l'unificazione della figura del giudice onorario, uno statuto per la magistratura onoraria, l'organizzazione della magistratura onoraria, la retribuzione, la sua formazione, le competenze per essa previste noncheÌ per il regime transitorio e il coordinamento;
la legge delega, come si evince dal termine, prevedeva a carico del Governo un impegno di emanazione dei decreti legislativi di attuazione da effettuarsi entro il 14 marzo 2017 ma l'esecutivo non ha ancora provveduto nonostante il termine sia scaduto; ad oggi solo uno dei tanti decreti delegati previsti per dare corpo alla riforma, su una materia marginale come la presenza del giudice onorario nei consigli di autodisciplina di primo grado, è stato emanato; è necessario che a quella legge delega si dia effettivamente attuazione e, in particolare, si arrivi in tempi brevi a una definizione dello statuto della magistratura onoraria; il Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d'Europa, lo scorso 16 novembre 2016, ha definitivamente stabilito che "l'Italia deve assicurare ai giudici onorari una remunerazione ragionevole in caso di malattia, di maternità o paternità e il pagamento di una pensione correlata al livello di remunerazione, stabilendo anche la natura discriminatoria dell'attuale inquadramento della magistratura onoraria"
Il Consiglio Comunale di Vicenza impegna l'Amministrazione Comunale a: intervenire presso il Governo e il Ministero di Giustizia per stimolare lo stanziamento delle risorse necessarie che includa la copertura dei disconosciuti diritti economici e previdenziali ai giudici onorari con la permanenza nell'esercizio delle rispettive funzioni non oltre il termine anagrafico di massima permanenza in servizio previsto per i magistrati di ruolo;
Inviare questa mozione a tutti i parlamentari eletti nella circoscrizione di Vicenza perché si facciano parte attiva nei confronti del Governo. A sottoscrivere la mozione sono stati: Giacomo Possamai,
Francesco Rucco, Sabrina Bastianello, Claudio Cicero, Michele Dalla Negra, Everardo Dal Maso,
Daniele Guarda, Dino Nani, Sandro Pupillo, Lucio Zoppello.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.