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Congresso provinciale Cisl, Refosco: tavolo di governance per rilanciare sviluppo vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Febbraio 2013 alle 16:30 | 0 commenti

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Cisl Vicenza - Un "Patto per Vicenza", questa la proposta lanciata dalla Cisl territoriale nella prima giornata del 17° Congresso provinciale, apertosi oggi in Fiera. Si chiuderà domani dopo aver designato i componenti del nuovo Consiglio generale provinciale, che eleggerà l'8 marzo il segretario alla guida della Cisl vicentina per i prossimi quattro anni, e aver indicato i delegati al Congresso regionale di aprile (18 e 19 a Mogliano Veneto).

L'istanza di una forte alleanza è emersa in tutta la sua urgenza dalla relazione del segretario provinciale uscente GIANFRANCO REFOSCO che, rivolgendosi ai rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, dei sindacati e del mondo del terzo settore vicentino intervenuti al congresso, ha affermato: «È tempo di riunire attorno a un unico progetto condiviso tutti gli attori economici, politici e sociali del territorio, per costruire un tavolo di governance - oggi assente - attrezzato per comprendere e affrontare i cambiamenti strutturali intervenuti in questi anni». Ha parlato di trasformazioni definitive Refosco, invitando con forza a riconoscere una volta per tutte che «qui non si tratta più di "crisi" e non ci sarà alcun punto di svolta in grado di ripristinare le condizioni precedenti al 2009. Siamo di fronte ad una "nuova normalità" economica e sociale, e dobbiamo capire come intervenire per governarla, dopo anni di mercato ultraliberista che ha eroso innanzitutto i legami sociali e di fiducia reciproca».
Uno stravolgimento di valori cui il primo sindacato provinciale ha voluto rispondere in maniera positiva, elaborando una proposta dettagliata che spazia da una nuova concezione dei rapporti fra lavoratori e datori di lavoro incentrata sulla partecipazione dei primi ai processi aziendali e sulla contrattazione di secondo livello, alle possibili vie d'uscita dal credit crunch attraverso canali alternativi a quelli bancari tradizionali, per rapportarsi in modo nuovo al mercato finanziario. Netta la posizione sulla gestione dei servizi pubblici locali (servizi idrico, gestione rifiuti, mobilità), che vanno ristrutturati nel segno dell'integrazione fra imprese fornitrici. Chiamate ad aggregarsi e fare massa critica anche le varie amministrazioni comunali; ancora, in vista della costituzione delle aree metropolitane sul territorio regionale, indicata come strategica l'alleanza fra Vicenza e l'area veronese, per realizzare il polo occidentale del Veneto. Spazio anche al new welfare: un sistema costruito dal basso secondo una logica di relazione e scambio fra tutti i soggetti del territorio, che valorizza appieno le energie espresse dal mondo del non profit. 
In uno scenario di cambiamento epocale come quello attuale, ha detto poi Refosco, «c'è ancora, e più di prima, un forte bisogno del sindacato, che però deve cambiare e abbandonare la nostalgia dei bei tempi passati per rispondere ai nuovi bisogni sociali e lavorativi. Usciamo dall'autoreferenzialità». In questi ultimi mesi la Cisl di Vicenza ha intrapreso - novità per un'organizzazione sindacale - un percorso interno di confronto, verifica e discussione: «Ci siamo impegnati a capire il cambiamento e a intercettare i bisogni di tutti i nostri associati. Dobbiamo continuare lungo questa strada, tornando in particolare a prenderci cura innanzitutto degli ultimi della nostra società e non solo a occuparci di coloro che sono già tutelati. A noi il compito di imparare a parlare il linguaggio delle nuove generazioni e dei nuovi cittadini».
La proposta del "Patto per Vicenza" - articolata in quattro grandi capitoli di priorità: risorse del territorio e finanza, economia e politiche per il lavoro, welfare e servizi pubblici locali -, ha già raccolto in quest'apertura di Congresso ampi consensi da parte degli attori istituzionali, economici e sociali presenti, e la promessa unanime di un impegno da condividere in questa direzione. Vivo apprezzamento quello espresso dal sindaco di Vicenza ACHILLE VARIATI, che intervenendo durante i lavori congressuali ha riconosciuto quelle di Refosco come parole importanti e coraggiose: «In attesa di una maggiore responsabilità politica di quella sinora dimostrata a livello nazionale e di una maggiore governabilità, noi dal basso dobbiamo stringerci attorno a questo patto della Cisl, che è un patto per le persone e non solo per i lavoratori, e si propone di camminare accanto alle stesse imprese. Corretta la direzione dell'avvicinamento a Verona per realizzare il polo occidentale. Vicenza non può più continuare a fare la Bella Addormentata del Veneto».
Apertura da MARINA BERGAMIN, segretario generale della Cgil Vicenza, che ha esordito dicendo: «Sentiamo anche noi forte il bisogno del patto invocato dalla Cisl di cui condividiamo molti punti». E sui rapporti fra le diverse sigle sindacali: «Nel nostro territorio le occasioni in cui abbiamo saputo collaborare per il bene dei lavoratori sono state molto più numerose di quelle di conflitto. Il rispetto delle diverse opinioni resta il prerequisito per lavorare insieme».
Presenti tra gli altri in questa prima giornata di congresso: Flavio Lorenzin, presidente Api Vicenza, Giuseppe Zigliotto, presidente Confindustria Vicenza, Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Vicenza, Ernesto Boschiero, direttore Confcommercio Vicenza, Vittorio Mincato, presidente Camera Commercio Vicenza, Grazia Chisin, segretario generale Uil Vicenza, Franca Porto, segretario generale Cisl Veneto, Franco Balzi, presidente Consorzio Cooperative Sociali Prisma, Lucio Turra, presidente Azione Cattolica di Vicenza, Serafino Zilio, presidente Acli di Vicenza. Tutte le associazioni datoriali, intervenute in Fiera ai massimi livelli, hanno dato la propria disponibilità a lavorare da subito alla costituzione del tavolo di governance territoriale invocato a gran voce dalla Cisl.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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