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Confronto tv all’americana tra Moretti, Berti, Zaia e Tosi: immigrazione, sondaggi, candidati...

Di Edoardo Andrein Giovedi 30 Aprile 2015 alle 21:27 | 0 commenti

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Dopo i botta e risposta del 2 aprile negli studi di "Porta a Porta", il programma di Rai1 condotto da Bruno Vespa, i candidati alla presidenza del Veneto Flavio Tosi, Jacopo Berti, Alessandra Moretti, Luca Zaia, si sono sfidati in un confronto tv all’americana, con domande secche e risposte da trenta secondi ciascuna, negli studi di Antenna 3.

Di seguito alcuni passaggi del confronto:

Zaia: su immigrazione abbiamo già dato; Tosi: no a bombe; Moretti: distruggere barconi; Berti: distribuire quote

Coi profughi e l'immigrazione, "Il Veneto ha gia' dato", basta "ipocrisia". Ci sono 514.000 immigrati "a cui abbiamo dati risposta e ospitalita' e oggi42.000 tra loro conoscono anche la disoccupazione". Lo dice oggi durante il confronto tra candidati ad A3news, il presidente uscente e ricandidato alla Regione Veneto, Luca Zaia. Gli stranieri, ricorda, in regione sono il 10,5% della popolazione, per questo "non serve l'ipocrisia, no alle tendopoli o a quelle discariche a cielo aperto che sono le caserme", aggiunge il governatore. "O li andiamo a prendere in sicurezza, o si organizza una prima ospitalita' li', tessendo rapporti diplomatici". Per il sindaco di Verona Flavio Tosi, anche lui in corsa per Palazzo Balbi con la sua lista, bisogna evitare di bombardare i barconi, "si rischia che nascondano i disperati nelle stive e che si faccia una strage". L'unica soluzione e' "pattugliare le coste libiche e fermarli e quando arrivano qua, bisogna dar loro un permesso umanitario per tre mesi per cercare lavoro in tutta Europa, oltre a far fare lavori gratuiti a favore della collettivita'". Il candidato del M5s, Jacopo Berti pensa invece a "un rdistribuzione delle quote, perche' non siano solo a caricodell'Italia", mentre per la democratica, che corre per il centrosinistra, Alessandra Moretti, per prima cosa non bisogna accostare profughi e clandestini, perche' e' una emergenza planetaria". La dem, ricordando che e' stato chiesto piu' impegno all'Europa, si dice invece a favore della distruzione delleimbarcazioni e di accordi bilateriali. "I campi profughi vanno costruiti nei paesi d'Africa non in guerra e quando arrivano qua, serve un'accoglienza diffusa", conclude.

 

Candidati e i sondaggi: "non ci credo, non li faccio". Zaia: bisogna solo andare a votare

C'e' chi non li ha, perche' dice di non aver soldi, chi invece glissa e afferma che i sondaggi dicono che bisogna andare a votare. I quattro candidati alla Regione Veneto stasera, durante un confronto ad A3 news, preferiscono non citarli. Il grillino Jacopo Berti liquida l'argomento dicendo che "non ne abbiamo, non abbiamo i soldi per finanziarli, ma facciamo leva sui noi stessi e non cerchiamo una quota di voto". Simile la linea del sindaco di Verona, Flavio Tosi: "Non ne abbiamo fatti, per la campagna usiamo solo fondi privati- chiarisce- inoltre, siamo partiti ultimi dopo la mia espulsione dalla Lega, siamo la novita' e fare sondaggi non avrebbe senso, far sapere ai cittadini cosa facciamo". Fair play anche per la candidata del centro sinistra Alessandra Moretti, che gia' ha affermato di non crederci: "Preferisco visitare i Comuni e ascoltare, c'e' tempo e la cosa importante e' entusiasmare i cittadini e convincerli della bonta' delle nostre idee", chiosa. Nemmeno Luca Zaia, governatore uscente e dato da molti sondaggi per favorito, ne vuole parlare: "Cosa dicono? Dicono che bisogna andare a votare".

 

Zaia: esercito in strada e stranieri condannati a casa. Berti: videosorveglianza nelle istituzioni; Tosi: soldi

Per rendere piu' sicuro il Veneto che oggi vive "un quotidiano bollettino di guerra, si deve mandare l'esercito per le strade, intervenire inasprendo le pene e mandando in galera i criminali e facendoceli restare", ma anche "mandando gli stranieri che delinquono a casa loro, con un grade risparmio". Sono le misure che Luca Zaia, governatore ricandidato per il Veneto, che stasera parla ad A3news, durante il confronto coi competitor, vede come uniche possibili per rendere piu' sicure le citta'. Anche il grillino Jacopo Berti pensa a "pene piu' severe", oltre che a un aumento videosorveglianza che sarebbe utile "anche nelle istituzioni per controllare eventuali ladri tra quelli che ci governano".

Alessandra Moretti, candidata del centro sinistra rilancia la ricetta di "Piu' risorse ai Comuni", loda "l'incremento delle pene per furti e rapine che ha fatto il premier Matteo Renzi" e progetta un "piano Veneto per la sicurezza, coinvolgendo tutte le istituzioni per definire cosa fare e dove". Importante anche dare "piu' mezzi alla polizia e aumentare i controlli notturni". Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, vuole ripetere cio' che si e' fatto nella sua citta' "che oggi e' tra le piu' sicure: gli investimenti pagano, quindi servono fondi". Quanto all'esercito in strada "noi lo abbiamo gia'".

 

I candidati e i loro simboli; telefoni, cartine, mattoni ma anche bloc notes e i-pad

Un mattone, rigorosamente giallo, una cartina del Veneto, un telefono, un bloc notes assieme a un I-pad. I quattro candidati alla Regione Veneto, stasera, ospiti da A3news per un confronto in vista del voto del 31 maggio, hanno portato ognuno un oggetto simbolo. La candidata del centro sinistra, Alessandra Moretti, ha un mano una cartina della sua regione "che sto girando in un tour di ascolto", il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che corre con la sua lista, ha optato per un mattone, giallo, come il colore della sua campagna elettorale "un simbolo di concretezza", dice, "oltre che delle infrastrutture che mancano in Veneto".   Per il grillino Jacopo Berti, gli oggetti importanti sono due "un bloc notes dove scrivo cio' che serve al Veneto, e un Ipad, che simboleggiano anche la regione, che e' sia tradizione che innovazione". Infine, il presidente uscente, che corre per la Lega Nord e Forza Italia, Luca Zaia, mostra un telefonino: Qui c'e' tutto, la mia agenda, i numeri, il navigatore satellitare per muovermi.

 

Tosi: la mia giunta quasi solo di eletti e Zaia: ne puoi nominare 5 su 10, vuoi il nobel?

La Giunta regionale di Flavio Tosi, se sara' lui dal 31 maggio a guidare il Veneto, sara' composta quasi solo da eletti. Per il sindaco di Verona, che si corre con la sua lista e stasera parla ad A3 news durante il confronto con gli altri candidati per Palazzo Balbi, bisogna creare una squadra "rispettando la volonta' popolare scegliendo tra i consiglieri partendo da competenze e voti, poi qualche esterno e' possibile, ma e' necessario rispettare il volere degli elettori", chiarisce.

Anche per il governatore uscente Luca Zaia (con una coalizione che conta Lega Nord e Forza Italia) gli assessori "si scelgono per comptetenza". Detto questo, rispondendo a Tosi sulla questione degli eletti, ricorda non sono che ora la Giunta sara' composta da dieci e non piu' 12 assessori" ma anche che "si possono nominare al massimo cinque esterni", quindi "nessuno puo' rivendicare un premio Nobel".   Il grillino Jacopo Berti, da parte sua crede che "si debba partire dalla meritocrazia non dalle amicizie". Infine la candidata per il centro sinistra, Alessandra Moretti: "Innanzitutto la Giunta va fatta svelta, quanto a me, io punto su capacita' competenza e merito. Non guardo al partito", quindi ci saranno degli "elementi esterni, concordati con le categorie economiche".

 

Tosi fudicioso: io novità, veneti andranno alle urne i candidati uniti nell'invito a evitare astensionismo

Su una cosa sono tutti d'accordo: il 31 maggio i veneti devono andare a votare, su chiunque cada la loro scelta. Ma c'e' chi e' piu' convinto di altri che il voto lo premi: Flavio Tosi, che si autodefinisce la novita' che non rende scontate le elezioni regionali. I quattro candidati alla Regione Veneto, stasera, intervistati in un confronto all'americana ad A3news, fanno appello ai cittadini perche' non scelgano la via dell'astensionismo. Votare, dice il presidente uscente e ricandidato per il centro destra, Luca Zaia, "e' un fatto di civilta', non dobbiamo replicare il modello Stati Uniti, dove il

25% sceglie il presidente". Il Veneto si e' sempre distinto per partecipazione "e deve andare avanti cosi'. E' importante il voto di ognuno, si voti per chi si vuole, ma si vada".

Crede di portare bene, il sindaco di Verona, Flavio Tosi che corre con la sua lista: "Con me c'e' un fattore di novita', prima il risultato era scontato", aggiunge, facendo riferimento a Zaia. "Ora, pero', col mio arrivo la campagna e' vivace e competitiva e potrebbe portare piu' cittadini al voto". Confessa di essere un astensionista pentito, invece, Jacopo Berti del Movimento 5 stelle: "Io vengo dall'astensionimo- ammette- ma ho capito che tutto cambia, stiamo gia' cambiando l'Italia", prosegue, invitando i veneti ad andare alle urne. L'appello della candidata del centro sinistra, Alessandra Moretti, ricalca uno dei suoi slogan: "C'e' bisogno di avere coraggio, il cambiamento si fa tutti insieme, bisogna guardare con speranza al futuro", chiude.

 

Tosi a Zaia: voi avete 700 mila euro per campagna Zaia: soldi saranno restituiti da candidati; Berti: ho 16.000 euro

E' vero che la Lega Nord ha messo 700.000 euro per il finanziamento della campagna elettorale di Luca Zaia per la sua riconferma alla guida della Regione Veneto, "ma quei soldi saranno restituiti al partito dai 150 candidati". Lo dice stasera, ad A3news, lo stesso presidente uscente Zaia, replicando al competitor Flavio Tosi, che lo accusa di spendere molto per la campagna elettorale e di avere il finanziamento della Lega. Ai quattro candidati, infatti, viene chiesto quanto spenderanno e il presidente risponde che "noi mostreremo conti e i nomi di chi chi ha finanziato, cioe' i 150 candidati, seguendo la modalita' del 2010, autofinanziata e senza finanziamenti da parte dei privati". Il sindaco di Verona, Tosi, pero', gli contesta quella cifra e Zaia reagisce, ribadendo che quei soldi torneranno indietro.

Quanto al candidato del M5s, Jacopo Berti, non e' un problema parlare di cifre: "Abbiamo in cassa 16.000 sono donazioni dei cittadini da uno, due, cinque euro". Donare, sottolinea poi, "e' importante, perche' quando saremo in Regione non saranno le lobby a toccarci sulla spalla, ma i cittadini". La candidata del centro sinistra, Alessandra Moretti, ricorda invece di aver messo spese e finanziatori on line, e afferma che la sua campagna elettorale sara' "sobria, perche' e' una qualita' che i cittadini ci chiedono. Io punto sulla trasparenza e invito gli altri a fare altrettanto". Non da' cifre nemmeno Tosi: "Spenderemo quello che raccoglieremo, non abbiamo un partito che ci finanzia e ci basiamo solo sulle sottoscrizioni con un conto corrente". In ogni caso, ribadisce, "spenderemo meno di altri, basta guardare il numero dei manifesti di chi puo' spendere molte centinaia di migliaia di euro", chiude il sindaco scaligero.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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