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Grazia Chisin (UIL Vicenza) introduce il 1° confronto a 6 tra i candidati sindaco: Bano, Dalla Rosa, Di Bartolo, Maroso, Mantovani e Rucco

Di Massimiliano Troncon Giovedi 5 Aprile 2018 alle 22:55 | 0 commenti

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Si è tenuto oggi pomeriggio, presso l'hotel Tiepolo di viale San Lazzaro, un dibattito tra i candidati sindaco di Vicenza, coordinato dal direttore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti. L'incontro è stato introdotto dal segratario UIL Grazia Chisin che ha brevemente introdotto i temi che maggiormente interessano la città di Vicenza e che sono poi stati oggetto di dibattito tra gli attuali sei candidati, quali lavoro, povertà, istruzione e sicurezza. Leonardo Bano della lista No privilegi politici, Otello Dalla Rosa candidato di centro sinistra, Francesco Di Bartolo per Movimento 5 Stelle, Andrea Maroso della lista civica indipendentista Siamo Veneto, Fabio Mantovani per Forza Italia e Lega e Francesco Rucco per civiche di centro destra, hanno dato, quindi, luogo ad un acceso dibattito, il primo "a sei".

Nell'affrontare i temi proposti, i candidati più a fuoco sono sembrati quelli che anche secondo una nostra recente indagine parevano essere quelli maggiormente appoggiati dai vicentini, Dalla Rosa e Rucco. Ciononostante tutti i candidati sono apparsi agguerriti e risoluti nel presentare pubblicamente le proprie idee e progetti riguardo i temi caldi per la città. Il primo di questi affrontato è stato quello, molto chiacchierato, dello spostamento del front-office comunale in via Torino, che trova la ferma opposizione di tutti i candidati ad eccezione di Dalla Rosa, secondo il quale il raggruppamento degli sportelli comunali in un unico spazio è una buona idea che va però portata avanti con attenzione; "è un investimento sul quale bisogna ottimizzare". Di diverso avviso sono Maroso, secondo il quale questa soluzione contribuirebbe solamente all'impoverimento del centro storico e Rucco, che punta il dito verso la fretta con la quale l'amministrazione Variati sta conducendo i lavori e propone in alternativa l'inserimento sostitutivo di una sede della Guardia Medica. Sul tema della povertà e sui fondi da destinare al sociale invece i cinque candidati sono sembrati tutti d'accordo sulla serietà dell'argomento, che deve essere affrontato in maniera decisa. Di Bartolo parla di reddito di cittadinanza mentre Maroso tira in ballo i 35 euro di spesa giornaliera per gli immigrati, ma in linea generale la posizione di tutti i candidati sembra essere favorevole a dare più ossigeno al sociale senza dover compiere tagli eccessivi, "senza intaccare la scuola e la formazione" specifica Dalla Rosa.
In seguito, il tema che ha acceso maggiormente il dibattito è stato quello riguardante le piste ciclabili e il prolungamento di via Aldo Moro. Di Bartolo si dice favorevole all'ampliamento delle piste ciclabili, che ora come ora non reputa sicure, mentre non vuole sbilanciarsi sul tema dell'ampliamento di via Aldo Moro prima di aver effettuato un accurato studio dei flussi del traffico. Maroso invece vorrebbe cambiare il sistema stradale del centro con l'inserimento di numerosi sensi unici, in modo da generare una sola strada in entrata ed una in uscita; soluzione che favorirebbe lo sviluppo di piste ciclabili e liberebbe spazio destinabile al transito di tram elettrici. Mantovani parla di sistema di attraversamento troppo caotico mentre per Rucco e Dalla Rosa il sistema di piste ciclabili si può migliorare, ma parte da una buona base. In linea di massima invece i cinque potenziali sindaco sono favorevoli al prolungamento di via Aldo Moro fino all'Anconetta.
Il dibattito si infine è concluso sul tema della sicurezza dove le uniche proposte concrete e attuabili nei primi cento giorni di mandato sembrano essere quelle di Rucco (sicurezza partecipata e creazione di un'app per le segnalazioni) e Dalla Rosa (100 telecamere intelligenti e formazione di nuovi poliziotti di quartiere stranieri), che ancora una volta sembrano essere i due candidati più vicini all'elezione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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