Confindustria Vicenza, passaggio da Zigliotto a Vescovi che conferma di seguire la strada già impostata
Giovedi 14 Aprile 2016 alle 09:57 | 0 commenti
Il nuovo statuto di Confindustria Veneto non «sgonfierà » i poteri del presidente. È la presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana, a sostenerlo, rispetto alla riforma a valle della Pesenti, che potrebbe incrociarsi con gli effetti della divisione in due delle territoriali venete di Confindustria intorno all’elezione del nuovo presidente nazionale, Vincenzo Boccia. La nuova carta che disciplinerà il funzionamento della federazione veneta «non depotenzierà le prerogative del presidente. C’è in atto una riforma, la Pesenti, la quale tende a semplificare struttura e funzionamenti e perciò stiamo andando in quella direzione, ma dal nuovo statuto non uscirà affatto un presidente regionale indebolito».
Altro tema, visto come possibile specchio di malumori sorti fra province con orientamenti opposti rispetto alla scelta fra Boccia (Vicenza) e Alberto Vacchi (Padova e Treviso), è quello di «Sistema aperto», intesa avviata un paio di anni fa fra le tre associazioni territoriali per ottimizzare l’erogazione di servizi. Uno schema che, mettendo a disposizione degli associati di tutte e tre le province l’accesso ai servizi anche delle territoriali confinanti mira a migliorare la qualità dei servizi prestati alle imprese associate. La possibilità di un salto in avanti sulla formula, aprendo ad una integrazione di livelli di base di governo - come la partecipazione di rappresentanti di una territoriale alle riunioni dell’altra o la messa in comune delle sezioni merceologiche - sembrano meglio accolte da Treviso e Padova e meno da Vicenza. Che a sua volta potrebbe invece rispondere chiedendo di allargare le territoriali a cui allargare l’esperienza della messa in comune dei servizi a Verona e Venezia, sui cui si è costruito l’asse intorno a Boccia. E da altri si sostiene che proprio le divisioni tra le territoriali potrebbero mettere a rischio l’esperienza. Ma anche questo, per Piovesana, è un sospetto vuoto. «A Vicenza è in corso un cambiamento di presidente - ha spiegato - e forse c’è un minimo di pausa prima dell’insediamento, ai primi di maggio, di Luciano Vescovi al posto di Giuseppe Zigliotto. Pochi giorni fa tuttavia ho incontrato Vescovi il quale mi ha garantito il suo impegno a continuare sulla strada già impostata. Allargare l’adesione è qualcosa che si può fare; ma adesso abbiamo bisogno di consolidare il sistema fra noi tre».
Un altro sistema da consolidare, ma questa volta nei rapporti fra le imprese e la pubblica amministrazione, è quello contenuto nel protocollo consegnato da Piovesana al prefetto Laura Lega alla presenza del ministro per la Semplificazione Marianna Madia, che ha detto: «Abbiamo bisogno di eliminare la discrezionalità , di avere tempi e regole certe e che questi cambiamenti diventino concreti sia nella vita dei cittadini sia di chi fa impresa ogni giorno».
Di Gianni Favero, da Il Corriere del Veneto
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