Confagricoltura chiede aiuto al prefetto: "Siamo assaliti dai ladri"
Giovedi 23 Febbraio 2017 alle 12:32 | 0 commenti
Furti nelle aziende agricole e allarme Pfas. Sono questi i temi affrontati nel primo incontro avvenuto a Contra' Gazzolle tra Michele Negretto ed Enrico Pizzolo, presidente e vicepresidente di Confagricoltura Vicenza, e il nuovo prefetto Umberto Guidato. Negretto ha tracciato una panoramica dell'agricoltura nel Vicentino, stretta nella morsa della crisi che negli ultimi anni, si legge in una nota, ha messo in ginocchio molti comparti e l'ondata di furti che sta flagellando le aziende agricole. Il presidente ha chiesto la massima attenzione del nuovo prefetto per una situazione sempre più allarmante e pesante per le aziende agricole, che vengono prese di mira durante la notte e si vedono sottratte attrezzature agricole come motoseghe e decespugliatori, flessibili, trapani, trattori, oppure bestiame, gasolio, fitofarmaci.
«Nelle ultime due settimane - ha illustrato Negretto -, i ladri hanno rubato pannelli fotovoltaici in un'azienda di Lonigo, mentre in altre, appena ristrutturate, hanno portato via perfino le grondaie nuove di zecca in rame. Gli ingenti danni economici aggiungono difficoltà a quelle che già le nostre aziende vivono, a causa del calo dei prezzi e della concorrenza dei Paesi emergenti, con l'aggiunta dell'angoscia e del terrore di essere aggrediti e malmenati. Chiediamo che si affronti la situazione con la massima attenzione, insieme alle altre organizzazioni agricole, per garantire le tante eccellenze vicentine che costituiscono un importante motore economico del territorio».
Pizzolo, che è anche presidente degli allevatori di Confagricoltura Veneto, si è soffermato sulla situazione delle sostanze Pfas e delle problematiche che si stanno ripercuotendo sugli allevamenti. «Se chiudono i pozzi - ha spiegato Pizzolo -, non sapremo come reperire le migliaia di litri d'acqua giornaliere di cui le nostre aziende necessitano. Gli acquedotti non sono sufficientemente tarati per grandi portate. E per noi l'acquisto di filtri rappresenta una spesa che andrebbe a gravare sul bilancio di stalle già stremate da anni difficili. Non è giusto che siamo noi a fare le spese di una malagestione del territorio, di cui non siamo colpevoli».
Il prefetto si è impegnato ad approfondire la questione con la Regione, che ha la competenza in materia. Anche sui furti ha assicurato il suo massimo impegno ad affrontare la situazione.
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