Condominio di Viale Trieste, arriva la "mazzata" del costruttore: The Goal chiede quasi 5 milioni al Comune
Giovedi 24 Settembre 2015 alle 21:58 | 2 commenti
La resa dei conti per la società "The Goal" è arrivata oggi a Palazzo Trissino sotto forma del ricorso presentato ieri al Tar dagli avvocati dei costruttori. Ammonta a 4 milioni e 800 mila euro la somma richiesta dalla società al Comune di Vicenza per i danni cagionati dall'ordinanza di demolizione, datata 2012, di un condominio di Viale Trieste di proprietà dell'azienda. La vicenda è paradossale: il Comune ritiene il condomino abusivo, la società si oppone e vince tutti i ricorsi al tribunale amministrativo. E adesso batte cassa.
La storia l'abbiamo raccontata nel numero di giugno di Vicenzapiù Magazine. Nel 2011 la società The Goal inizia a costruire un condominio residenziale al numero civico 94. In seguito alle segnalazioni di alcuni vicini interviene il Comune di Vicenza che effettua un sopralluogo e stabilisce che le opere, ormai giunte all'ultimo piano, non rispettano il progetto approvato e, soprattutto, le distanze dai fabbricati e dai confini. Il condominio viene allora acquisito dal Comune dopo che il 22 maggio 2012 viene emessa un'ordinanza di demolizione delle parti abusive, cioè di gran parte del condominio.
Nel gennaio 2014 il Tar accoglie il ricorso di The Goal e annulla i provvedimenti comunali. La sentenza è lapidaria: "le difformità rilevate non risultano di consistente entità e la sagoma dell'edificio è comunque ricompresa in quella prevista in occasione del rilascio del titolo edilizio".
Il Comune ricorre al Consiglio di Stato e a maggio di quest'anno l'organo amministrativo lo respinge, con un giudizio secco: "L'appello è infondato...le contraddittorie posizioni assunte dall'Amministrazione risultano sufficientemente sintomatici di un oggettivo travisamento". Un giudizio che mette di fatto nei guai al Comune perché, nel frattempo, The Goal, ferma con quella costruzione, ha subito una crisi pesante. In conto c'è la messa a posto del fabbricato, la mancata vendita, il danno d'immagine e il fermo che la vicenda ha causato all'intero gruppo societario.
In poche parole: quasi 5 milioni di euro e un nuovo tour giudiziario. Dopo aver ricevuto, come previsto dalla legge, il ricorso dalla società , ora al Comune potrebbe fare un controricorso ma, visti i precedenti, rischia di perdere ancora e di vedersi addirittura aumentare l'eventuale somma da rifondere alla The Goal. Impossibile definire i tempi del ricorso - che potrebbe avere un seguito al Consiglio di Stato - ma, comunque vada, si tratta di un autogol senza precedenti nella storia dell'amministrazione Variati che potrebbe pesare sulle casse del Comune e sulle tasche dei cittadini.
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