Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Fatti

Concorso "truccato" al Museo di Vicenza, CorVeneto: GdF torna a palazzo Trissino, indagata Loretta Simoni oltre a Giovanni Villa sotto i fari Anac dopo denuncia di VicenzaPiù

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Luglio 2018 alle 21:46 | 1 commenti

ArticleImage

Un concorso considerato truccato dagli inquirenti, fatto vincere (per l'accusa) ad una concorrente conosciuta, facendole addirittura avere per tempo le domande a cui avrebbe dovuto rispondere, col sospetto che fossero state studiate ad hoc per lei, in base alle sue competenze ed esperienze. Si allarga - nelle contestazioni ma anche nel numero di indagati che salgono a due - l'inchiesta sul presunto concorso viziato ai musei civici, inchiesta che ieri ha portato la guardia di finanza ad effettuare nuove perquisizioni e sequestri di documentazione, per la seconda volta a distanza di otto mesi anche negli uffici del Comune (qui l'anticipazione di ieri su VicenzaPiu.com, ndr).

Abuso d'ufficio e pure rivelazione di segreto d'ufficio sono le contestazioni che avrebbe formalizzato il pubblico ministero Hans Roderich Blattner nei confronti del direttore onorario dei Musei, Giovanni Carlo Federico Villa (secondo Il Giornale di Vicenza di oggi Villa si sarebbe recentemente dimesso dall'incarico, ndr), indagato dall'autunno scorso (allora solo per l'abuso d'ufficio), e pure di Loretta Simoni - e questa è la novità - direttore del settore Cultura di Palazzo Trissino, che all'epoca era la presidente della commissione. Ieri ha aperto la porta di casa sua agli investigatori delle fiamme gialle che le hanno anche notificato l'avviso di garanzia. Perquisita anche l'abitazione della ricercatrice Chiara Signorini, anche lei vicentina, che ha vinto il concorso ma che a quanto pare non risulta indagata.

L'inchiesta su cui ha acceso i riflettori la procura - e sulla quale c'è il massimo riserbo -  riguarda il bando di concorso per titoli ed esami indetto dal Comune di Vicenza. Pubblicato nel febbraio 2017, si era concluso l'8 giugno di quello stesso anno. Allora, da graduatoria finale, ad aggiudicarsi il concorso per un posto di istruttore direttivo dei musei cittadini era stata, appunto, Chiara Signorini con novanta punti. Dal curriculum risultava che aveva già avuto una collaborazione con il Chiericati e che aveva lavorato a lungo anche con Villa, studioso di livello europeo, alla Fondazione Roi, in particolare dal 2011 al 2016. Fondazione della quale lo storico d'arte e museologo era componente del consiglio di amministrazione.

Di qui il sospetto di un possibile conflitto di interessi: il direttore onorario Villa faceva parte infatti come esperto assieme a Cinzia Milan della commissione d'esame presieduta da Loretta Simoni che aveva proclamato vincitrice Signorini (va detto che nessuno dei membri della commissione aveva percepito compensi, come annotato nella determina).

Era stato il pubblico ministero Paolo Fietta, l'anno scorso, ad iscrivere il nome di Villa sul registro degli indagati, contestandogli l'abuso d'ufficio, di aver quindi favorito, da commissario, la concorrente conosciuta, che tra l'altro aveva operato per cinque anni, come borsista, alla Fondazione Roi - accuse che lui ha sempre contestato fermamente - e firmando al contempo un mandato di perquisizione delegato ai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Vicenza.

Militari che a novembre si erano presentati in Comune e a Palazzo Chiericati per acquisire la documentazione relativa al concorso. Una scena che si è ripetuta ieri. I detective del colonnello Crescenzo Sciaraffa sono infatti tornati negli uffici comunali per reperire ulteriore documentazione e hanno perquisito le abitazioni dei due indagati (quella di Vicenza di Simoni e di Torino di Villa) e pure della ricercatrice. Villa, professore di storia dell'arte all'università di Bergamo - su cui starebbe indagando anche l'autorità Anticorruzione, perché non avrebbe comunicato  l'incarico a Vicenza all'ateneo (che lo sanzionò dopo il fatto scoperto e denunciato anche pubblicamente da VicenzaPiu.com, senza reazioni dei media locali nè dell'amministrazione Variati, vedi anche "Roi. La fondazione demolita" - ndr)- si è visto contestare anche il reato di rivelazione di segreto d'ufficio, che si aggiunge all'abuso d'ufficio. Ipotesi, queste, da cui avrà modo di difendersi anche Simoni, la quale avrebbe collaborato a sua volta con la Roi. Il quadro accusatorio redatto dalla procura nei loro confronti, a quanto trapelato, sarebbe pesante: la vincitrice sarebbe stata agevolata in modo determinante, facendole avere per tempo le domande del concorso. Domande che sarebbero state studiate sulla base delle sue esperienze e conoscenze, per permetterle di vincere.

di Benedetta Centin, da Il Corriere del Veneto


Commenti

Inviato Sabato 14 Luglio 2018 alle 07:59

Chissà se la Corte dei Conti ha qualcosa da dire a proposito della concessione della Basilica Palladiana per mostre senza alcun corrispettivo per il Comune.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network