Concessione Park Farini, Pdl: Comune ha regalato 75.000 euro al Festival NoDalMolin
Giovedi 6 Settembre 2012 alle 20:24 | 2 commenti
Gerardo Meridio, Valerio Sorrentino, Francesco Rucco, Consiglieri Comunali Pdl - Interrogazione
L’area del Park Farini ha una superficie di circa 10.000 mq e risulta assegnata con determina n. 67469 del 14/10/2010 del direttore servizi sociali ed abitativi del Comune di Vicenza alle ditte: GE.CO.VE srl; Piller Puicher SaS; Sarmar spa; per la costruzione di alloggi ERP. I Contratti stipulati dal Comune, il 28/10/2010, con le tre ditte sono di “costituzione del diritto di superficie della durata di 99 anni per la costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblicaâ€.
Il diritto di superficie disciplinato dall'articolo 952 (e successivi) del Codice Civile consente al proprietario di un fondo (Comune) di concedere a terzi (Ditte) il permesso di edificare sulla sua proprietà , senza avallare nessun diritto sulla costruzione (nel caso in cui il contratto sia a tempo indeterminato). L'articolo 953 prevede inoltre che il diritto di superficie possa essere concesso per un tempo determinato: in questo caso il proprietario del fondo (Comune), allo scadere dei tempi previsti, diventa anche proprietario della costruzione in esso edificata.
Al fine di tutelare le due parti, può essere stipulato un contratto formale obbligatorio, ma esonerato dagli obblighi di registrazione, in cui vengono indicati i termini dell'accordo del diritto di superficie e l'ammontare del canone di locazione annuo. In questo modo vengono formalmente separati la proprietà del suolo e la proprietà della costruzione, specificando i termini temporanei o a tempo indeterminato a cui è soggetto il contratto tra le due parti.
E’ quest’ultimo il caso del Comune di Vicenza che incassa dalle tre ditte la somma di 2.658.765,00 €
Il Diritto di superfice prescrive diritti e doveri delle due parti:
Il concedente (cioè colui che acconsente alla cessione del diritto di superficie-Comune) è obbligato dalla legge ad acconsentire all'edificazione dell'opera in accordo e a non destinare il suolo concesso ad altri usi non inerenti al contratto formale e mantiene i diritti di proprietà sul suolo, ma può entrare in possesso della costruzione solo alla scadenza dei termini temporanei fissati nel contratto. Da parte sua, il superficiario (cioè colui che detiene il diritto di superficie Ditte) ha facoltà di costruire sopra o sotto il suolo concesso e a mantenerne il possesso entro i termini stabiliti (che possono essere anche indeterminati). E' suo dovere mantenere e curare la costruzione. Il superficiario può anche riscattare il diritto di superficie acquistando la proprietà del suolo e godendo così del pieno diritto sull'intera proprietà .
Il Contratto inoltre, prevede che i lavori devono iniziare entro un anno dalla data del permesso di costruire che è stato rilasciato dal Comune il 28.06.2010 quindi entro il 28.6.2011.
Eventuali sospensive per cause non imputabili alla concessionaria devono essere riconosciute dall’amministrazione comunale.
Tutto ciò premesso
appare alquanto singolare che l’autorizzazione alla manifestazione del no Dal Molin rilasciata con una lettera da parte dell’assessore Pecori reciti “comunico con piacere che la società proprietaria ha concesso l’uso dell’area….†Â
Il proprietario dell’area è il Comune non la società costruttrice tanto più che non è costruito ancora nulla. Pertanto il Comune di Vicenza doveva applicare i propri regolamenti e chiedere un canone per l’uso dell’area secondo i parametri fissati per l’uso del suolo pubblico che ammontano a  0,52 €/mq al giorno, quindi circa 5.000 € giorno per un totale di 75.000 € per l’intero festival;
Questo è il regalo che il Comune ha fatto al Festival ed al movimento.
Al fine di evitare segnalazioni alla Corte dei Conti si invita il Sindaco in autotutela a conteggiare e richiedere al Festival No Dal Molin, il canone per la concessione e uso del suolo pubblico, per l’effettuazione di spettacoli e manifestazioni con vendita di alimenti e bevande; utilizzando tali somme, a favore di quelle famiglie che sono in attesa di un alloggio ERP e non riescono a pagare il canone di affitto dell’abitazione in cui vivono.
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