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Con le promesse del reddito di cittadinanza e contro l'invasione "straniera" M5S e Lega raccolgono più del 50% dei voti ovunque

Di Lettere al direttore Venerdi 9 Marzo 2018 alle 09:58 | 0 commenti

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E' una voce che gira anche in ambienti a 5 stelle, soprattutto del nord: il sud col voto di domenica non ha prodotto nessuna rivoluzione, ma ha votato spinto dalla necessità e/o dal desiderio di un salario garantito. Il famoso reddito di cittadinanza, che in fin dei conti è una naspi triennale con molteplici obblighi, è sotto accusa per aver provocato lo smottamento dei partiti tradizionali nel sud Italia. E' sotto la lente di analisti e commentatori che vogliono sfregiare il mandato pieno ricevuto dal M5S, sostituendo il legittimo consenso con una reazione ad una promessa equiparabile ai bonus renziani.

Non si arrendono: il popolo li ha puniti, ma loro e i loro servitori continuano a mentire sulla realtà, continuano a creare un mondo in cui ci sia ancora bisogno della loro presenza. Ma oltre il falso assalto a Giovinazzo, dove il sindaco piddino e forse fresconi locali hanno inventato un assalto al Caf per chiedere i moduli del reddito, circolano gli accostamenti speciosi del voto al Movimento 5 Stelle alle percentuali di disoccupazione. Circolano cartine geografiche che indicano con precisione millimetrica la coincidenza della povertà di reddito con il consenso a 5 stelle. Panzane! Le uniche cartine da mostrare sono quelle che indicano i risultati del voto senza il Rosatellum delle ammucchiate, quelle che indicano che la rivolta era pronta già all'epoca del referendum costituzionale.

E veniamo all'analisi... Se sommiamo i numeri della Lega con quelli del M5S vediamo che per ogni regione italiana la cifra che in fin dei conti sta a indicare il NO del popolo ai partiti tradizionali e dell'inciucio è identica, il 50/55%. E, sia in Sicilia o in Calabria, dove la percentuale al Movimento è stata del 45% e alla lega del 7%, sia in Umbria o nelle Marche dove il consenso all'uno è stato del 30/35% e all'altra del 15/20%, che in Veneto col 25% al M5S e il 31% alla lega, le due forze politiche indicano sempre due cifre complementari all'interno dello stesso ventaglio di popolazione, 50-55%, che esprime le medesime ansie sociali e patisce gli stessi problemi economici.

Con la differenza che nel Lombardo-Veneto rivotare la Lega alla stessa maniera degli anni 90 è stato meccanico dopo il declino di Berlusconi e del suo epigono Renzi. E in ogni caso la martellante pubblicità leghista contro l'invasione straniera e contro le contraddizioni create dal buonismo sinistrorso al servizio del capitale internazionale ha prodotto i suoi frutti: sia a nord che a sud, un partito che ha nascosto il simbolo territoriale a un mese dalle elezioni, ha ricevuto comunque i voti di un elettorato spaventato dall'ingresso degli immigrati, dall'instabilità e economica e sociale che il popolo delle periferie blandito da Salvini si è trovata a soffrire.

Giuseppe Di Maio


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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