Comune, commissioni aperte? Tempi più lunghi
Mercoledi 27 Febbraio 2013 alle 17:31 | 0 commenti
«Sono passati quasi due mesi dalla approvazione del nuovo regolamento comunale. Credo sia opportuno sapere se le nuove regole siano già vigenti a partire dalle commissioni aperte al pubblico. Proprio per questo motivo ad horas interpellerò la segreteria generale».
A parlare così è Gerardo Meridio, presidente della commissione consiliare speciale che ha coordinato l'iter per la redazione del nuovo statuto e del nuovo regolamento del consiglio municipale. Quest'ultimo è stato approvato in sala Bernarda «ai primi di gennaio e poiché è passato più di un mese la disciplina che consente ai cittadini di presenziare alle commissioni dovrebbe già essere vigente».
Palazzo Trissino. Per questo motivo Meridio (Pdl) stamani ha passato una mezz'oretta a palazzo Trissino «per riorganizzare le carte in modo da avere una visione più chiara della problematica». A stretto giro però è intervenuto il presidente del consiglio comunale, il democratico Gigi Poletto che spiega: «Il nuovo regolamento entrerà in vigore assieme al nuovo statuto. Sempre il regolamento sarebbe potuto entrare in vigore prima, ma in ossequio ad un criterio di armonizzazione tra le due discipline l'amministrazione ha preferito conglomerare le due cose. Così mi ha fatto sapere il segretario generale Antonio Caporrino in una missiva indirizzata al mio ufficio. Lo statuto - spiega Poletto - ha tempi di approvazione più lunghi, ma essendo i due strumenti strettamenti connessi è opportuna una contestualità tra i due ambiti. Ad ogni buon conto - conclude il presidente - dopo il rinnovo del consiglio comunale l'assemblea dovrà procedere al varo dei regolamenti attuativi dei referendum e del consiglio degli stranieri, senza i quali non è possibile rendere operativi questi strumenti».
La tempistica. Ma con quali conseguenze sul lato pratico? Lasciata da parte la questione referendaria e quella dell'assise degli stranieri, che viaggiano su un canale parallelo ma separato, ci vorrà «un mese e mezzo» prima che la partita si chiuda; per questo motivo nuovo statuto e nuovo regolamento entreranno in vigore o poco prima o poco dopo il rinnovo della sala Bernarda che è in calendario con le elezioni municipali di maggio.
Questione invaso. Frattanto l'amministrazione è in attesa di novità per quanto concerne un altro punto che ha dominato l'agenda di inizio anno, quello relativo al bacino anti piena di Caldogno. Una settimana fa è scaduto il termine per la presentazione delle offerte da parte dei soggetti interessati a realizzare l'opera, ma a palazzo Trissino al memomento non sono filtrate notizie sui nomi dei partecipanti alla gara indetta dalla Regione Veneto.
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