Commissione territorio, querelle sui nastri
Mercoledi 3 Ottobre 2012 alle 18:30 | 0 commenti
«Ma è mai possibile che una commissione importante come quella del territorio abbia un sistema di registrazione antidiluviano, che funziona ancora a cassetta? Ma è una cosa di buon senso che dopo avere spedo dei bei soldini per rinnovare la Sala Bernarda non si siano trovati 50 euro per acquistare un registratore digitale di nuova generazione?».
Lo sfogo del consigliere comunale di Vicenza Cinzia Bottene è arrivato ieri a margine della commissione territorio, organo che ha cominciato a vagliare il nuovo piano degli interventi. Lo strumento tecnico amministrativo che ridisegna il volto urbanistico di Vicenza per i prossimi cinque anni e che mette in moto interessi e aspettative milionarie.
E vista l'importanza della partita ieri Bottene, sempre a margine della seduta, si è lamentata della estrema difficoltà , se non dell'impossibilità , di avere copie della registrazione audio delle sedute medesime, proprio perché in comune «non ci sono gli apparecchi per duplicare i nastri vista l'obsolescenza della strumentazione oggi adoperata». Ovviamente rimangono i verbali scritti la cui redazione da parte dei funzionari comunali è un obbligo di legge. Ma nonostante ciò la Bottene si lamenta vibratamente. Parla di scarso rispetto per i membri della commissione e racconta un aneddoto: «In primavera c'è stata una importantissima riunione in cui si parlava della cosiddetta bretella Ovest. A un certo punto mi sono accorta che al registratore si era fermato perché non si era girato il lato della cassetta; è andata persa quanto meno un'ora di discussione. E nell'epoca della digitalizzazione totale la cosa suona ridicola».
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