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Comitato Pomari: siamo stanchi di aspettare

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 12 Febbraio 2014 alle 15:33 | 1 commenti

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Comitato Pomari - Lo scorso 16 dicembre avevamo incontrato per la seconda volta gli assessori Zanetti (edilizia privata) e Dalla Pozza (urbanistica). Ci era stato promesso che entro gennaio avrebbero cercato di trovare proposte alternative alla cementificazione sempre più invasiva dei Pomari, affinché la protesta del quartiere non rimanesse inascoltata. Era stato concordato che in gennaio gli assessori si sarebbero fatti sentire per comunicarci la possibilità di fare ancora qualcosa o se avevano esaurito il loro compito senza trovare alternative. Ad oggi stiamo ancora aspettando una risposta.

Inoltre, siamo ancora in attesa di conoscere il punto sulla stesura del regolamento relativo alla legge regionale 50/2012, norma che disciplina l’insediamento di nuove strutture commerciali superiori a 1500 mq (proprio quelle previste ai Pomari). Per evitare brutte sorprese, vorremmo essere informati così da incidere sulla stesura dello stesso regolamento che sarà fondamentale per tutta l’urbanistica comunale.

A proposito di strutture commerciali, non dobbiamo dimenticarci del fatto che l’impresa Incos Italia continua la sua opera di cementificazione: in via Fermi stanno costruendo il tredicesimo supermercato nel raggio di un chilometro, tutto questo col beneplacito dell’attuale Amministrazione. Ci teniamo anche a ricordare le decine di locali sfitti che la società Cosim Spa, immobiliare facente capo a Incos, non riesce a piazzare sul mercato.

È evidente che la Giunta e il Consiglio Comunale non possono più esimersi dal prendere una netta posizione che porti a fermare definitivamente il consumo di suolo in città a partire dalla modifica del Piano Interventi. La questione, aggravata dal crescente dissesto idrogeologico, è fondamentale per lo sviluppo di Vicenza e del vicentino, già da ora e per il futuro.

Invitiamo anche l'Amministrazione Comunale a prendersi carico delle sue responsabilità di fronte alla partecipazione popolare dichiarando pubblicamente la sua posizione nei confronti della cementificazione dei Pomari, accogliendo il presupposto che il ruolo di amministratori non è solo quello di far rispettare le leggi, ma di modificarle mirando al benessere della collettività e non agli interessi di qualche palazzinaro.

Tuttavia sembra che la questione Pomari sia finita nel dimenticatoio se non fosse per la notizia dell'intrusione di un capriolo proprio all'interno di quei terreni che potrebbero diventare un cantiere della Incos Spa. Buon segno, ci verrebbe da dire, per quei terreni che noi vogliamo trasformare in un parco. 

Sembra che il silenzio dell’Amministrazione abbia uno scopo: anestetizzare le coscienze di coloro che credono ancora al Parco Natura Urbana. Temiamo che tutto questo sia una tacita sottomissione al dogma ormai imperante del "non si può più far nulla", ma abbiamo anche un'altra paura, forse questo silenzio permane semplicemente perché c'è chi spera che la nostra determinazione si consumi tanto velocemente quanto bruci la paglia scoppiettando fra le fiamme. 

Ma la saggezza popolare ci insegna che non è buona cosa giocare col fuoco.

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Commenti

Inviato Mercoledi 12 Febbraio 2014 alle 20:07

Legittime le richieste del Comitato Pomari, solo che al solito questa amministrazione non da risposte ai cittadini.
Ma tanto sono state aumentate le aree verdi della città con il Parco della Pace...
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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