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Colla risponde a VicenzaPiù: Aim Vicenza spa ha investito 200.000 euro su GdV e Tva

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 1 Gennaio 2013 alle 23:18 | 1 commenti

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Da VicenzaPiù n. 247 e BassanoPiù n. 9 dal 19 dicembre 2012 in edicola e sfogliabili comodamente online dagli abbonati alcuni articoli  (nella foto Colla con Otello Dalla Rosa, a.u. di Aim Energy)

Le domande a Paolo Colla e le sue risposte, a seguire i nostri commenti
(g.c.) Nel n. 246 di VicenzaPiù abbiamo chiesto all'amministratore del gruppo Aim Vicenza Spa

1 - se corrisponda al vero quanto sostenuto pubblicamente in ambienti politici che gli investimenti globali effettuati da Aim, partecipate e controllate presso gli editori Athesis e Videomedia, per il tramite delle loro concessionarie e/o direttamente, sia per attività pubblicitarie che per acquisto di abbonamenti, spazi, iniziative, redazionali e servizi a qualunque titolo effettuati superino i 200.000 euro secondo alcuni interlocutori, 300.000 euro per altri.

In ogni caso si chiede il dettaglio di tali investimenti per aziende e media per rappresentare, secondo il vostro spirito di trasparenza, ai lettori/cittadini la situazione reale di spese anche per settori in cui Aim non sembrerebbe necessitarne, se veritiere le accuse, in maniera così cospicua visto il sostanziale mercato monopolistico, ad esempio nel settore energetico, in mano della multiutility per sue stesse dichiarazioni

2 - se tali investimenti, aggiunti all'iniziativa di dare ai nuovi utenti di Aim Energy non sconti ma abbonamenti all'altrettanto quasi monopolistico quotidiano locale, non siano configurabili nella fattispecie come inopportuni per il momento economico in cui gli utenti puntano a risparmiare piuttosto che a sostenere le vendite di un mezzo, e solo uno, locale che per giunta registra in questo momento forti diminuzioni di vendite e di diffusione come noto dai dati e dalle pubbliche denunce
3 - alla luce di quanto sopra come risponde l'amministratore di una società di proprietà pubblica, all'equazione fatta nelle suddette pubbliche dichiarazioni che vogliono tali investimenti fatti in, buona, parte non per il bene dell'azienda comunale ma per ingenerare implicitamente un atteggiamento favorevole all'amministrazione controllante da parte di un editore, controllato da Confindustria Vicenza, che riceve già sovvenzioni pubbliche nazionali con ciò creando una situazione di disagio per la stampa indipendente e per gli altri editori.

 

Le risposte di Paolo Colla

Colla risponde

Aim Vicenza spa ha investito 200.000 euro su GdV e Tva, che non fanno dipendere il dovere di dare informazione dalla raccolta pubblicitaria

 

Egregio Direttore, rispondo con piacere alla Sua richiesta di informazioni trasmessami il 4 dicembre u.s.

  1. i costi sostenuti complessivamente nel 2012 dal Gruppo AIM per attività pubblicitarie (non esistono altre attività di comunicazione acquistate) presso gli editori da Lei indicati sono i seguenti:    

Publiadige (Giornale di Vicenza): euro 146.805 (comprese fatture da ricevere)

          Publivicenza (TVA): euro 54.452

Mi stupisce però che Lei affermi, e me ne attribuisca la paternità, che il mercato nel quale operiamo sia sostanzialmente “monopolistico, ad esempio nel settore energetico”. Ciò non corrisponde a verità, visto che il mercato dell’energia è liberalizzato dal 1° luglio 2007, per cui da quella data i clienti finali possono scegliere il proprio fornitore sul libero mercato. Mi stupisce, in particolare, che tale affermazione giunga proprio da Lei, editore e direttore di un giornale che ospita campagne pubblicitarie di fornitori di energia concorrenti di AIM. Contesto pertanto che AIM sembrerebbe non necessitare di campagne di comunicazione finalizzate a mantenere, e se possibile accrescere, il proprio portafoglio clienti. Secondo Lei dovremmo lasciare il nostro mercato in balìa delle azioni promozionali dei concorrenti? Dovremmo rinunciare agli utili che conseguiamo nella vendita di energia, con i quali ripianiamo le perdite dei settori strutturalmente in perdita (per esempio i trasporti) e finanziamo parte degli investimenti? Lecito pensarlo, e lecito per me dissentire.

  1. La campagna promozionale effettuata in estate in comarketing con il giornale di Vicenza (abbonamento bimensile gratis ai nuovi clienti nell’energia) può essere considerata inopportuna, come Lei afferma. Noi l’abbiamo considerata utile non solo perché ci ha consentito di moltiplicare la presenza istituzionale del nostro brand, ma anche perché ci ha consentito di diminuire il costo medio delle uscite nel Giornale di Vicenza. Quel giornale potrà non piacere a qualcuno, ma resta la testata più diffusa nel mercato di riferimento del Gruppo AIM, e quella che garantisce il minor costo per contatto. E, sia detto per inciso, non fa dipendere il dovere di dare informazione dalla raccolta pubblicitaria.

L’operare in mercati liberalizzati, cioè esposti alla competizione concorrenziale, e nel settore dei servizi pubblici locali, nei quali l’innovazione e i relativi investimenti possono produrre maggiore efficacia e maggiore accessibilità ai servizi da parte di tutti i cittadini, impone alle multiutilities una forte azione di comunicazione verso l’utenza per difendere il proprio fatturato e per far conoscere l’evoluzione dei servizi: si pensi agli obiettivi da perseguire in materia di raccolta differenziata dei rifiuti, di razionalizzazione del trasporto pubblico locale, di risparmio energetico, di diffusione delle energie rinnovabili, di manutenzione e ammodernamento delle strade e dell’edilizia residenziale pubblica, ecc.. Si tratta di una “mission” che, soprattutto in tempi di crisi, e soprattutto in chiave di equità, cioè di tutela dei diritti di cittadinanza e delle opportunità di vita dei meno abbienti, deve essere perseguita nei fatti, con la massimo impegno, con il massimo impiego delle risorse liberabili con l’aumento dell’efficienza, con il massimo degli investimenti possibili (nonostante i tagli e l’onerosità delle fonti finanziarie).

Le ricordo che questa gestione del Gruppo è iniziata con il taglio dei compensi agli organi amministrativi delle società (a cominciare dal sottoscritto), e ha conseguito nel corso del primo anno di operatività importanti risultati in materia di efficientamento dei fattori di produzione, quindi di liberazione di risorse per gli investimenti.

In questa logica, Egregio Direttore, non sono per nulla d’accordo con il Suo giudizio di inopportunità relativo agli stanziamenti per la comunicazione. Al contrario ritengo che sarebbe utile aumentare gli stanziamenti in comunicazione, proprio per condividere con i cittadini di Vicenza l’evoluzione della “loro” azienda.      

  1. La gestione dell’azienda è assolutamente trasparente. La proprietà pubblica assoggetta la gestione aziendale al "controllo analogo", che regola il rapporto tra la proprietà pubblica e l'azienda affidataria in via diretta ed esclusiva del servizio pubblico. Esso è definito dalla legge, che recepisce un indirizzo dell'UE, e consiste in estrema sintesi, nella fattispecie di AIM, nell'obbligo di controllo preventivo, in itinere e consuntivo della gestione aziendale, "analogamente" all'ipotesi che l'ente pubblico erogasse direttamente il servizio affidato. I termini e le modalità di esercizio del controllo analogo sul Gruppo AIM da parte della proprietà sono sempre stati rispettati.

 Il concetto di trasparenza definisce invece la relazione tra l'azienda e l'ambiente esterno, in particolare la quantità e la qualità delle informazioni che l'azienda dà di se stessa. Ritengo che l’azienda debba trasmettere all’esterno tutte le informazioni che non abbiano carattere di riservatezza industriale, cioè che non arrechino danni all’azienda stessa, o la cui diffusione non violi privacy, eventuali patti di riservatezza, interessi di terzi. La gestione del Gruppo AIM, con queste doverose assunzioni, è assolutamente trasparente. Il Gruppo è sempre disponibile a fornire le informazioni necessarie, o anche solo utili, a conoscere le caratteristiche gestionali e strutturali, gli indirizzi, l’andamento economico e finanziario delle aziende e dei servizi.

Ma non sono affatto disposto, e me ne assumo la responsabilità, a diffondere notizie che possano fornire alla concorrenza vantaggi competitivi nei confronti del Gruppo AIM (per esempio relative alle innovazioni di prodotto, alle iniziative promozionali, alle partnership allo studio), né che violino il diritto alla privacy dei dipendenti. Il Gruppo è di proprietà del Comune di Vicenza, la cui amministrazione è eletta dai cittadini di Vicenza: il nostro ordinamento adotta la democrazia rappresentativa, non la democrazia diretta. Per questo adotta il controllo analogo da parte della proprietà, non il libero accesso di chiunque ai dati aziendali. Quindi la semplificazione da Lei proposta (“l’azienda è pubblica, quindi tutti hanno il diritto di conoscere tutto”) è sbagliata e pelosa, perché contraddice l’impianto istituzionale e, di più, pretende di annullare la responsabilità relativa alla continuità, allo sviluppo e alla competitività del Gruppo, responsabilità che ho accettato e che intendo esercitare senza riserve.

  1. Alla luce di quanto sopra diventa superfluo rispondere ai veleni della Sua ultima domanda relativa alla benevolenza del Giornale di Vicenza e di Videomedia nei confronti dell’amministrazione comunale che “implicitamente” le campagne di comunicazione del Gruppo carpirebbero. La dietrologia Sua e di altri potrebbe essere applicata alle migliaia di fornitori degli approvvigionamenti del Gruppo, alle assunzioni di personale, ai rapporti con gli istituti di credito, ecc. E’ ipotesi che non mi tocca e alla quale non intendo dedicare il mio tempo, che è mio dovere destinare senza riserve al Gruppo che amministro. Tocca invece a Lei decidere se fare dietrologia o informazione. Ma questo è un Suo problema.
Paolo Colla, amministratore unico di Aim Vicenza Spa


Commenti

Italo
Inviato Mercoledi 2 Gennaio 2013 alle 08:18

Ha imparato bene da qualche portavoce comunale!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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