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Colla, Aim e le Isole Vergini

Di Marco Milioni Giovedi 9 Maggio 2013 alle 21:49 | 0 commenti

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Ieri Vicenzapiu.com ha pubblicato un resoconto della serata organizzata dal forum Acqua bene comune nel quartiere di San Pio X. Gli attivisti del forum alla formula del contraddittorio tra i relatori hanno preferito quella della prolusione degli oratori lasciando poi dubbi, domande e brevi interventi alla fine. Una maggiore vis dialettica avrebbe senz'altro dato verve al simposio, ma non sono mancati gli spunti di interesse.

Va però rimarcata una cosa. La messa a gara dei sevizi delle municipalizzate presenta tante facce. Tra quelle che più preoccupano utenti e lavoratori c'è quella della messa a gara del settore gas. La legge che la impone è la 222 del 2007 ed è un vero e proprio abominio perché non rimuove il monopolio delle dorsali, che rimane in capo a Snam-Eni, ma impone la messa a gara della gestione del servizio per ambiti densi, i cosiddetti ambiti territoriali minimi o Atem. Una novità che mette i soggetti medi o piccoli in una condizione di inferiorità di partenza e che consegna le chiavi di un business da svariati miliardi di euro. In un lungo editoriale pubblicato sul portale di Massimo Del Mese, l'ingegnere salernitano Donato Lenza spiega molto bene come la definizione degli ambiti sia andata ben oltre il dettato della legge giacché la caratterizzazione degli Atem è stata resa nota solo in sede di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, come se una mano fosse intervenuta a cambiare le cose a giochi fatti.

Lenza però non si ferma e aggiunge: «... Le future gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, data la notevole dimensione di ognuno dei 177 ambiti in cui è stato suddiviso l'intero territorio nazionale, richiederanno l'impegno di ingenti risorse economiche. Per partecipare ad ogni procedura concorsuale sarà insomma necessario porre in essere piani di autentica ingegneria finanziaria (e tanto con la benedizione anche di banche e fondi di investimento)  alla portata dei soli, pochi, grandi gruppi industriali il che causerà la creazione di un oligopolio di operatori, la fuoriuscita dal settore di oltre 250 gestori medio piccoli, con conseguente perdita di occupazione di molti lavoratori che, fatalmente, usciranno dal sistema produttivo perché il decreto della siddetta clausola sociale, contenuto nel decreto ministeriale del 21 aprile 2011, potrà essere facilmente aggirato da parte dei mega gestori. I comuni infine vedranno ridotti gli investimenti sui loro impianti perdendo altresì le royalties o aggi, che invece avrebbero potuto legittimamente ricevere per l'affidamento diretto della singola concessione del servizio: aggi pari almeno al 25% del corrispettivo annuo di distribuzione spettante al concessionario del servizio».

Proprio sulla base di dubbi del genere chi scrive ha fatto all'amministratore unico di Aim Paolo Colla e all'assessore alle partecipazioni pubbliche Umberto Lago tre domande precise. Uno, che cosa pensate della legge che ha imposto le gare del gas? Due, che cosa pensate del fatto che dallo Stato e dalla Regione Veneto arrivino meno contributi per comuni e trasporto pubblico? Pensate che la enorme mole di danaro pubblico convogliata su opere come Tav o Pedemontana Veneta abbia cagionato una diminuzione dei trasferimenti al livello locale? Pensate che la cosa sia giusta? In più occasioni il cda di Aim si è lamentato dell'alto gravame fiscale italiano che pesa anche su San Biagio. Come si difenderà l'azienda in futuro qualora venisse in contatto diretto con concorrenti che hanno la possibilità di accasarsi tributariamente in paradisi fiscali? Si può parlare di concorrenza sleale?

Colla in prima battuta ha fatto finta di non avere sentito i quesiti. Poi incalzato dal moderatore ha spiegato che non intendeva replicare giacché la risposta avrebbe comportato giudizi politici. Colla però deve avere dimenticato che ha passato un pezzo della serata esprimendo giudizi negativi sul governo Monti. Quando gli ho fatto notare la cosa un risolino si è impossessato dell'auditorio. Anche Lago, che è persona dabbene che viene dal mondo universitario e che queste cose le sa bene, è arrossito, ha cincischiato qualcosa ma non ha detto nulla. Segno evidente che il manovratore non va disturbato.

Rimane quindi una questione di fondo. I gruppi oligopolistici, anche a chi crede alla favoletta del liberismo, col meccanismo delle concessioni stanno occupando sempre più massicciamente il luogo degli asset pubblici: autostrade, strade, ospedali. Questi gruppi transnazionali fanno profitti certi ed ingenti usando un potere rispetto al quale la politica è succube o complice. Poi i guadagni di tale rendita da posizione dominante realizzati nei singoli stati vengono tassati non in loco ma nei paradisi fiscali sottraendo ricchezza ai territori e concentrandola in poche mani. Gli stati rischiano così, se non lo sono di già, di finire a fare i gabellieri di una finanza internazionale che si abbronza sotto il sole delle isole off shore. Ne ha parlato compiutamente Mario Gerevini il 29 aprile 2013 sul Corriere Economia a pagina 10. Nessuno ha detto nulla. Ad ogni modo squilibri del genere prima o causano deflagrazioni sociali. E una traiettoria del genere passa anche per le gare delle municipalizzate. Aim compresa.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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