Claudio Variati, il nuovo candidato sindaco
Martedi 15 Maggio 2012 alle 10:13 | 1 commenti
Se a Vicenza c'è un politico a 360°, o avvolgente, fate voi, questi è Achille Variati, da oggi non solo sindaco ma anche a capo della opposizione. Sintetizziamo al massimo e, quindi, semplifichiamo al massimo (il sindaco non ce ne voglia) il percorso "sindacale" dal 2008 al 2013. Variati viene eletto al posto (in tutti i sensi) di Lia Sartori sventolando le bandiera dei No Dal Molin e della trasparenza. Poi, di fronte a qualche timida lacerazione interna, coopta in maggioranza l'Udc di Massimo Pecori e i rotatori di Claudio Cicero, quello la cui suoneria telefonica è stata la simpatica "Faccetta nera".
Fa, così, approvare senza colpo ferire, salvo impreviste, scenografiche e impotenti scaramucce, il Pat e quant'altro ci sia di delicato in città , riduce il Pd a un ectoplasma, adesca sedicenti oppositori, ne sgretola le fila, gode della Lega salmonata, blandisce Alberto, il vanesio rampollo dei Filippi, e si prepara al "trionfo civico" per il 2013.
Ma a quel punto nasce "il" problema. Vincere presuppone avere un candidato avversario, al massacro. Ma il sindaco e il suo staff elettorale, sempre attivo, hanno fatto così bene il proprio lavoro da aver esagerato e quel che rimane della pseudo opposizione neanche sa chi candidare tra cacciatori, ex amici dei cacciatori, figli di notabili condannati all'epoca della persistente Prima Repubblica e relativi, compromessi, lacchè.
E allora quel genio di Variati, il buon Variati che ti fa? A quei poveri politici orfani di fantasia regala, con spirito cristiano, penserà la gente di destra e centrodestra, un candidato, ma solo mediatico, per carità . Infatti Claudio Cicero, "espulso", prima, dalla Mobilità (al terzo cambio di timone, nomen omen) non per un calendario ma secondo "un calendario" strategico, viene proposto come Primo Cittadino, oggi, ce lo racconta il GdV, dal berlatiano di ferro (finchè ce n'è, di polpa) Arrigo Abalti e dal navigatore senza nave Gerardo Meridio (sull'altra sponda è approdato ben prima di lui Maurizio Franzina) con l'opposizione da copione di Elena Donazzan, la figliuola non prodiga, almeno per ora, dell'europarlamentare re delle tessere.Â
A corollario della magistrale operazione, da elezioni ... bulgariniane, il ritrovato amore per le pentole dei No Dal Molin, i rivoluzionari in salsa berica, duri zero e ingenui abbastanza da credere di aver "vinto" un costosisssimo, per la comunità , Parco della Pace che copre la loro sconfita reale. Subita accettando la costruzione programmata della Base Usa, senza chiederne minimamente conto al loro leader maximo invece che, come sono stati spinti a fare anche dalla "fermezza" della Curia amica, agli organizzatori del Forum sulla sicurezza, un altro, al solito mediaticamente, abile diversivo, non c'è che dire ...
Se aggiungiamo a questo quadro che l'irriducibile Rifondazione assegna un 10+ al sindaco per il suo parto del candidato (a perdere) e che Idv, Sel, PdCI più che alzare la voce non riescono in questa pantomima di precampagna elettorale, il quadro è completo: Achille Variati è il leader unico non solo dei suoi miliziani ma anche di quelli, abilmente e anche a loro insaputa, ingaggiati tra i battaglioni (inizialmente) nemici: per questa conclusione di (fanta?)politica chiediamo preventivamente venia ad Achille, che ancora è sdegnato con noi perchè satiricamente lo avevamo dato per dimissionario, all'epoca dei quaquaraquà .
Ma, direte voi, "e i grillini?", anche loro scoperti con ecumenico amore dopo le elezioni da nsotro sindaco. Ieri allo Speaker corner di campo Marzo, finalmente usato dopo la sua pomposa inaugurazione, a contrastare, mediaticamente, il libero meetup annunciato da quella rompicoglioni di Franca Equizi, emissaria di chissà quali poteri occulti, c'erano in ordine sparso, ma non troppo, la nipotina di Treu, il figlio di Lain, il rampollo di Mino Allione ... E con questo gruppo si fermava a parlare Antonio Marco Dalla Pozza, reduce dalla visita al Tir di CircOliamo, l'iniziativa per il riciclaggio (che profetica coincidenza!) degli oli usati. Riciclaggio, che ce lo confermava ieri Federico Formisano, per i politici sarebbe normale nei partiti canonici, ma indegno del Movimento 5 Stelle.Â
Perchè passi per una Equizi grillina, ma se poi spuntasse un candidato alla Parma, i maccheroni così ben precotti da Variati potrebbero rimanere senza formaggio.
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