Classi aperte e una sezione in più: la Piaget scuola-modello di integrazione
Lunedi 12 Settembre 2011 alle 22:35 | 0 commenti
Comune di Montecchio Maggiore - Niente classi di soli stranieri a Montecchio Maggiore (qui il nostro servizio) . La paventata classe prima, sezione a tempo ridotto, della scuola d'infanzia Piaget di Alte Ceccato non sarà composta al 100% da stranieri grazie a una sezione in più (3 al posto delle 2 dello scorso anno), un insegnante in più (5 invece di 4) e la decisione di tenere le classi aperte. La "ricetta" dell'integrazione è stata svelata questa mattina dai suoi autori, che hanno scelto proprio la Piaget per inaugurare il nuovo anno scolastico.
Il Sindaco di Montecchio Milena Cecchetto, l'Assessore Regionale all'Istruzione Elena Donazzan, l'Assessore Provinciale all'Istruzione Morena Martini, il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza Franco Venturella, il nuovo dirigente scolastico unico dei compresivi di Montecchio Anna Maria Tamiozzo. Con loro, naturalmente, i bambini del primo anno accompagnati dai loro genitori e gli insegnanti a cui sono stati affidati.
"Montecchio ha ottenuto più di ciò che aveva chiesto - ha esordito la Cecchetto- volevamo la dirigenza unica, una sezione in più in deroga al blocco nazionale e insegnanti di ruolo per garantire la continuità didattica. Ci è stato dato, in aggiunta, anche un insegnante in più e la possibilità di sperimentare classi aperte per favorire gli scambi tra bambini. Un risultato possibile grazie all'impegno di tutti i protagonisti di questa vicenda, dalla Regione alla Provincia al Provveditorato, ognuno con un ruolo diverso ma uniti dalla volontà di ribadire l'eccellenza della scuola veneta e vicentina in particolare".
In un Veneto terra di frontiera, per l'elevata presenza di stranieri, la Piaget può a ragione considerarsi scuola di frontiera, come è stata definita stamattina, visto che su 156 iscritti conta 117 stranieri.
Bambini perlopiù nati in Italia per i quali la scuola rappresenta non solo un luogo dove istruirsi, ma anche un'opportunità per apprendere regole e tradizioni da trasmettere poi ai genitori.
Grazie alle iniziative assunte, la Piaget può quindi ben rappresentare una scuola-modello, da esportare in Italia ovunque si verifichino casi simili.
Proprio per elaborare un modello quanto più completo, durante l'anno si cercherà di capire il motivo per cui gli stranieri preferiscono il tempo ridotto.
"Oggi -ha concluso il Sindaco- raccogliamo i primi frutti di una sinergia tra scuola e istituzioni che è lo spirito con cui vogliamo affrontare l'intero anno scolastico a fianco di Anna Maria Tamiozzo, a cui è stata affidata la responsabilità di 2.500 studenti che saprà seguire con professionalità e serietà e soprattutto con l'aiuto degli ottimi insegnanti che abbiamo. A loro, al personale Ata e a tutti i bambini e i ragazzi che oggi hanno iniziato il nuovo anno scolastico voglio fare i miei migliori auguri, perché sia un anno sereno e proficuo, di crescita didattica ed educativa."
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