Cittadinanza:no a straniero che sporca.E agli italiani?
Venerdi 2 Luglio 2010 alle 15:52 | 0 commenti
Rui, Federazione della sinistra, Prc - L'estate deve dare di testa agli amministratori leghisti, visto che si distinguono per atti razziali nei confronti degli immigrati. L'altro giorno il Sindaco di SGB, ha pensato bene di istituire una nuova regola per la residenza degli stranieri nel suo comune: 90 giorni previo colloquio con il sindaco, contro i 60 per gli italiani senza colloquio. Poi la Cecchetto (che non è nuova) con la delibera sul volto coperto e sugli accompagnatori dei carrelli. Ora tocca a Gentilin sindaco di Arzignano, con la proposta a Maroni, di non dare la cittadinanza agli stranieri che sporcano, come se molti dei nostri concittadini italiani non imbrattassero le strade e i marciapiedi con immondizia gettata dai finestrini o durante le passeggiate, per non dire abbandonata lungo i fossi o vicino ai cassonetti e isole ecologiche.
Possiamo accettare la tesi che ad Arzignano sono forse, gli stranieri a lasciare i sacchetti dei rifiuti per strada, ma rassicuriamo che in altre rea,ltà è l'esatto contrario.
La proposta di Gentilin e Marcigaglia, mi sembra veramente eccessiva, forse l'ammenda salata come del resto è fatto per gli italiani è più che adeguata.
Marcigaglia, afferma che "E' chiaro che gli incivili sono anche italiani e noi li multiamo con sanzioni salate. Ma lo straniero deve dare prova di meritarsi la cittadinanza". Tale affermazione, oltre ad essere chiaramente razzista, mi fa porre una domanda: perché gli italiani non devono dimostrare di meritarsi la cittadinanza e gli stranieri si?
Sono concorde con il Sindaco Gentilin "Chi non rispetta le regole non è più gradito", ma questo deve valere anche per gli italiani.
Irene Rui - Resp. Dip. politiche migratorie ed etniche PRC - Federazione della Sinistra Vicenza
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