Quotidiano | Categorie: Politica

Città metropolitana con Verona e Rovigo, Variati: sì, ma no a Verona piglia tutto

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 23 Novembre 2012 alle 15:15 | 0 commenti

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Comune di Vicenza   -  "Un'idea molto interessante che ha una precondizione: no a Verona piglia tutto, perché ogni realtà dovrà essere valorizzata". Di ritorno dal vertice organizzato stamani ad Adria dal sindaco di Rovigo, Bruno Piva, insieme al primo cittadino di Verona, Flavio Tosi, e ai sindaci del Delta del Po, Achille Variati, sindaco di Vicenza, esprime deciso interesse per l'ipotesi di una macroarea tra Verona, Vicenza e Rovigo.

Si tratta di un progetto che va oltre i decreti governativi che hanno fuso le province di Verona e Rovigo di cui si attende la conversione in legge entro il 31 dicembre, pena la decadenza. Un progetto rispetto al quale gli stessi sindaci del Delta del Po, che oggi hanno rappresentato con fierezza la storia di un territorio di pregio, area umida patrimonio dell'Unesco, hanno dimostrato grande attenzione non solo per quanto riguarda il rapporto con Verona e Rovigo, ma anche con la stessa Vicenza, in relazione ad infrastrutture come la Valdastico Sud, la Transpolesana, la Nogara Mare, la rete fluviale, capaci di intrecciare le diverse potenzialità dei territori: "Insieme - ha detto il sindaco Variati - abbiamo convenuto che il triangolo Verona, Rovigo, Vicenza possa diventare un sistema trainante, in grado di imporsi nel Nord est e in tutta Italia. Un motore di sviluppo per le nostre rispettive economie, dalla turistica alla produttiva".
Variati, precisando di parlare a titolo personale non avendo ancora fatto i dovuti approfondimenti né con gli altri sindaci né con le forze produttive e sociali del territorio, ha però premesso: "E' giusto che Vicenza si guardi intorno per non restare schiacciata tra poli economici come Padova e Treviso da un lato e Verona dall'altro. Del resto una macroarea da 2 milioni di abitanti come quella che si ipotizza è estremamente interessante per la nostra realtà che rappresenta la forza produttiva più importante del Veneto. Ma prima di tutto va condivisa una precondizione: dobbiamo sottoscrivere un patto in cui sia chiaro che non si sta lavorando per un progetto di cui Verona rappresenti il centro e il resto la periferia. I rapporti di forza vanno pesati in modo che Verona non diventi l'asso piglia tutto. Al contrario, la vocazione di ciascun territorio deve essere valorizzata. Per anni Verona non ha dimostrato particolare attenzione nei nostri confronti. Anzi, spesso ha ostacolato esigenze infrastrutturali vicentine, dalla Valdastico Nord, all'aeroporto, all'intermodalità. Oggi, con Flavio Tosi, stiamo finalmente ragionando in modo nuovo. Questa strada sarà davvero vincente se, con il coinvolgimento delle categorie economiche e delle realtà locali, riusciremo a definire un patto costituente equilibrato. Finora siamo stati periferia di una Regione che si è concentrata soprattutto sui servizi alla PaTreVe. E' ora di farci sentire, guardando avanti con voglia di futuro e grande equilibrio".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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