Cisl: Valbruna, da gennaio aumentano stipendi
Giovedi 30 Dicembre 2010 alle 15:11 | 0 commenti
Cisl Vicenza - Il nuovo contratto firmato dall'azienda, da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, stabilisce importanti novità economiche e normative
Inizierà bene il nuovo anno per gli operai della Valbruna. A partire da gennaio, infatti, i lavoratori dell'azienda metallurgica di Vicenza (un migliaio in tutto) cominceranno a sentire in busta paga gli effetti del nuovo contratto aziendale, approvato e firmato nel settembre di quest'anno dall'impresa, da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm.
L'accordo, valido per il 2010 e fino al 2013 compreso, ha introdotto importanti novità sul piano economico e normativo, che si sommeranno all'aumento degli stipendi previsto dal nuovo contratto collettivo nazionale del settore metalmeccanico. Alla Valbruna il contratto aziendale era scaduto nel 2008 e per il 2009 era stato fatto un accordo ponte che, visto il periodo di crisi, aveva mantenuto invariate tutte le maggiorazioni. La nuova piattaforma è stata presentata nei primi mesi del 2010.
La prima novità del nuovo contratto aziendale riguarderà il premio di risultato mensile, che passerà da 45 a 55 euro nel 2011 e che sarà di 65 euro per il 2012 e il 2013. Il premio di risultato annuale, invece, sarà di 1200 euro per il 2010 (pagati a marzo 2011), 1300 euro per il 2011, 1400 per il 2012 e 1500 per il 2013. Secondo l'accordo, poi, verranno riconosciute maggiorazioni dell'11% sullo stipendio di quei lavoratori che affrontano "disagi", cioè compiti pesanti, pericolosi e ad orario notturno, sarà inserita un'ora in più all'anno di assemblea sulla sicurezza, saranno allungate le liste sul vestiario invernale e, per la prima volta, verrà introdotto il cestino del pasto per i turnisti della notte.
Novità rilevanti anche per i lavoratori interinali: per loro, dopo undici mesi di lavoro, è prevista l'assunzione a tempo indeterminato che, invece, nei precedenti contratti era fissata dopo i dodici mesi.
«È un contratto importante questo sottoscritto con la Valbruna - afferma Maurizio Montini della Fim Cisl - perché è stato raggiunto in un momento difficile dal punto di vista produttivo e occupazionale. Aver definito un accordo ponte nel 2009 si è rivelata una strategia vincente perchè ci ha permesso di rinnovare il premio in una fase di crescita, con maggiore disponibilità da parte dell'azienda».
«Va sottolineato che questo contratto è stato approvato a grandissima maggioranza - commenta Gianpaolo Zanni della Fiom Cgil - utilizzando, tra l'altro, un referendum a scrutinio segreto».
«L'accordo raggiunto assume grande valore - aggiunge Carlo Biasin della Uilm - soprattutto perchè è unitario, risponde alle aspettative dei lavoratori e rafforza l'importanza della contrattazione di secondo livello».
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