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Circoli di stranieri a Vicenza chiusi da polizia e Comune: "sono discoteche". Pentecoste: "ora non ho più un lavoro"

Di Edoardo Andrein Giovedi 24 Marzo 2016 alle 11:56 | 1 commenti

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È arrivata nella nostra redazione di viale Milano preoccupata e con in mano un pacco di documenti: “Ho tutte le carte in regola per aprire un locale: le licenze del Comune di Vicenza, Aics, Dogana, Ulss... Sono quattro anni che lavoro lì e dodici anni che faccio questo lavoro; ora l'hanno chiuso e io non sto più lavorando. Da venticinque anni sono arrivata a Vicenza, qui ho i miei figli. Io voglio che il sindaco Variati sappia ciò che sta succedendo”. Lei è Zemon Dol Pentecoste, una signora originaria della Costa d'Avorio. E la vicenda riguarda il circolo privato ricreativo-sportivo "Number One", in via dei Montecchi 23 in zona ponte Alto a Vicenza, frequentato da molti immigrati.

“Dove è possibile fare feste e balli”, ci dice Pentecoste indicando una dicitura su uno dei fogli che ha portato con sé.

Solo che secondo lo sportello unico delle attività produttive del Comune di Vicenza che ha disposto la sospensione dell'attività, il locale manca dei requisiti per rimanere aperto al pubblico, in quanto sprovvisto di licenza di pubblico spettacolo, con i relativi requisiti fiscali, di sicurezza e agibilità richiesti per le discoteche.

Già alcuni mesi fa era stato messo in atto dalle forze dell'ordine un sequestro preventivo del circolo. Provvedimenti notificati da vigili e polizia che stanno riguardando diversi altri club da inizio anno 2016 nella città di Vicenza:

“Sono stati chiusi sei circoli di stranieri negli ultimi mesi a Vicenza, senza motivo", denuncia Pentecoste che afferma di essere la proprietaria del circolo e conclude raccontando che:

"Sono andata da un avvocato, ma fare ricorso contro il provvedimento sarebbe costato dai tre ai quattro mila euro... Mi ha consigliato di aprire fuori Vicenza”.


Commenti

Inviato Sabato 26 Marzo 2016 alle 21:31

Un circolo privato non ha fini di lucro ma stride con la dichiarazione della signora che si definisce una lavoratrice. Le carte sono in regola solo che manca la "carta" che autorevolmente lo afferma, come magari una licenza di pubblico spettacolo (discoteca) o di pubblico esercizio (bar). Non si tratta di stranieri o di italiani, si tratta solo dell'applicazione delle leggi. Dai locali quotidiani si è appreso di controlli ad associazioni sportive tipo lap dance facenti capo a cittadini italiani, anche loro sottoposti alle stesse regole! si proponga allora l'abolizione di ogni tipo di autorizzazione per tutti! resta da capire poi chi pagherà le tasse, a parte i soliti di sempre! Forse in provincia il suo avvocato dice che le regole non valgono, ma presumo che intendesse dire un'altra cosa! Se fosse così spero nei puntuali controlli che le forze dell'ordine hanno messo in atto in questo periodo - verso tutti...italiani e non...
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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