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CIR food, il piano di sviluppo 2016 prevede 83 milioni di pasti e ricavi di 553 milioni di euro

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 18 Marzo 2016 alle 20:05 | 0 commenti

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Il Gruppo CIR food, fra i leader in Italia nella ristorazione collettiva e commerciale, informa che ha illustrato oggi, 18 marzo, ai soci il piano di sviluppo 2016, che prevede ricavi per 553 milioni di euro, +3,2% rispetto al 2015, con 83 milioni di pasti prodotti per scuole, ospedali, aziende, forze dell’ordine. In Veneto e Friuli Venezia Giulia CIR food può contare su 851 dipendenti in servizio nelle 71 strutture fra cui cucine, ristoranti e centri pasti, per cui ha previsto oltre 500mila euro di investimenti per interventi di rinnovo dei locali.

Saranno in totale 4,5 milioni i pasti preparati in queste regioni. In particolare a Vicenza già da alcuni anni CIR food cucina per le scuole della città e di altri comuni limitrofi, preparando 3.000 pasti al giorno nel centro cottura di Caldogno, una grande struttura, dotata di aree separate per la produzione dei pasti speciali, come ad esempio quelli per i celiaci. Fra i menu proposti il 17% è riservato, infatti, ai bambini con allergie alimentari o vincoli religiosi. Oltre la metà delle materie prime impiegate è di origine biologica, a marchio tutelato (DOP, IGP) e a km 0.
“I dati presentati oggi attestano la solidità di CIR food, che continua a crescere e a investire per rafforzare la propria leadership nel settore della ristorazione, studiando prodotti e servizi innovativi in linea con le nuove esigenze dei clienti e i cambiamenti della società”. – ha dichiarato la Presidente Chiara Nasi. “Nel 2016, capitalizzando anche l’esperienza positiva di Expo, intendiamo proseguire l’impegno nel divulgare il valore culturale, economico e sociale del cibo che fa parte della nostra identità e del nostro modo di fare ristorazione.”
CIR food collabora inoltre ad alcune iniziative locali di lotta agli sprechi nelle mense. Ad esempio, grazie al Banco Alimentare le eccedenze e prodotti ortofrutticoli freschi non consumati nelle mense delle forze dell’ordine servite da CIR food sul territorio sono recuperati e donati a strutture di accoglienza. L’impegno di CIR food contro le spreco è tangibile fin dalla preparazione dei pasti, in cui il consumo di materie prime è pianificato in modo rigoroso, senza sprecare nulla, poiché le quantità sono stabilite in base alle prenotazioni. In casi eccezionali (assenze imprevedibili o eventi straordinari) di pasti integri non distribuiti, CIR food collabora con associazioni e onlus per donarli alle strutture caritatevoli di accoglienza. Lo scorso anno sono stati recuperati in questo modo circa 80mila pasti su tutto il territorio nazionale.
A livello nazionale, CIR food è presente in 16 regioni italiane con 1.200 centri pasti, cucine e ristoranti. In crescita l’occupazione con 12.000 dipendenti, il 4,3% in più rispetto all’anno precedente. Nel complesso stanzierà investimenti per 25 milioni di euro per il rinnovamento delle strutture produttive e l’apertura di nuovi locali.

Leggi tutti gli articoli su: Expo, Cibjo, spreco, Banco Alimentare, Chiara Nasi, CIR food

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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