Ciambetti:salvato euro,costruiamo Europa dei popoli
Lunedi 10 Maggio 2010 alle 19:14 | 0 commenti
Roberto Ciambetti - Assessore Ciambetti (nella foto con la scuola di Arcole) alle premiazioni del Progetto Schuman: "salvare l'euro era indispensabile, ma adesso costruiamo la vera Europa dei popoli"
"La reazione positiva delle Borse all'intervento di salvataggio dell'euro da parte dell'Unione Europea conferma che il nostro continente ha bisogno di una istituzione comunitaria in grado di affrontare con prontezza ed energia situazioni drammatiche come quella conseguente alla crisi greca, che avrebbe potuto riverberarsi in modo ancor più funesto sull'economia internazionale".
L'attualità ha inevitabilmente suggerito all'assessore veneto al Bilancio Roberto Ciambetti importanti spunti nell'intervento svolto oggi a Vicenza, al Teatro Olimpico, in occasione delle premiazioni del "Progetto Schuman" (nella foto VicenzaPiù tutti i ragazzi delle scuole venete presenti), concorso sostenuto dalla Regione del Veneto insieme a Unioncamere del Veneto e Commissione Europea per promuovere il significato di cittadinanza europea in ambito scolastico.
La maggior operazione finanziaria nella storia dell'unione monetaria europea (un maxi piano di 750 miliardi, con il contributo del Fondo Monetario Internazionale) è stata salutata oggi con euforia dalle piazze d'affari di tutto il mondo, "ma da questa vicenda - ha aggiunto l'assessore - dobbiamo imparare un'altra cosa: abbiamo bisogno di una vera Unione Europea, un'Europa dei Popoli e delle Regioni, che coniughi e difenda le tradizioni locali, le memorie e la storia, che rispetti le autonomie locali, ma sappia anche costruire una solida casa comune. Il vero cemento dell'Europa non può essere rappresentato solo dalla moneta unica, deve anche consolidarsi attorno a quei valori che nessun speculatore di borsa potrà mai sminuire: la nostra cultura, la nostra storia".
"L'Europa Unita - ha concluso Ciambetti - è stata la speranza di uomini e donne sopravvissuti a una guerra drammatica. Ma oggi, a sessant'anni di distanza, l'Europa è attaccata da una speculazione finanziaria senza volto e senza etica, che non si fa scrupolo di indebolire ulteriormente nazioni già provate da una grave recessione economica. Dobbiamo, quindi, avere il coraggio di ripetere ma soprattutto di credere nelle parole che pronunciò Robert Schuman il 9 maggio del 1950: "La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un'Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche ...".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.