Ciambetti,l'asse Variati-Sartori,il Dal Molin ...
Martedi 30 Marzo 2010 alle 21:20 | 0 commenti
Riceviamo da Roberto Ciambetti un ulteriore approfondimento sulla vittoria della Lega Nord che pubblichiamo
di Roberto Ciambetti
Le prime analisi sui flussi elettorali spiegano che Zaia e la Lega sono riusciti a convincere una quota di elettori scontenti del centrosinistra e parte degli indecisi arginando l'astensionismo che ha caratterizzato una parte del centro-destra.
A fianco dell'innegabile domanda di autonomia e di federalismo che è ormai patrimonio comune di tutti i veneti, elemento vincente credo sia stato il salto generazionale proposto dalla Lega, l'unico partito che mostra un ricambio anche ai vertici, in sintonia, per altro, con le grandi democrazie occidentali.
Uomini nuovi, perché il nuovo mondo, quello che esce dalla crisi economica impone una nuova cultura politica, nuove mentalità , nuove strategie che nel nostro Veneto si traducono innanzitutto nella rottura del consociativismo celato agli elettori ma ben praticato nella quotidiana gestione di appalti, commesse, lavori, pubblici tra parte del centro-destra e parte del centro-sinistra.
Con le antenne sensibili del popolo, gli elettori hanno percepito questo legame abnorme che univa sotterraneamente, ma non troppo, figure che in teoria avrebbero dovuto contrastarsi, ma le quali hanno lavorato di comune accordo, come dimostra a Vicenza l'asse Sartori-Variati sul Pat o come ben si legge nella strana vicenda del Dal Molin, dove Variati ha demo cristianamente disinnescato ogni problema a Costa.
La vera sconfitta di queste elezioni è la politica degli affari, delle spartizioni fatte a esclusivo vantaggio di pochi ma a spese di tutti.
Gli elettori hanno investito in Zaia quel capitale che si chiama speranza, cioè la volontà di cambiare, il bisogno di federalismo e autonomia, la necessità di una politica vicina al territorio, capace di interpretare i veri bisogni dei cittadini.
Ora ci attende un compito difficile: dimostrare a quanti hanno creduto in noi che è possibile ancora investire in quel patrimonio che si principi e ideali, cioè onestà , federalismo, libertà , democrazia, ma anche solidarietà vera e pulizia morale.
Roberto Ciambetti
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