Ci vorrebbero convincere che tutto sommato poteva andarci peggio: parla Puschiavo
Lunedi 27 Agosto 2012 alle 00:11 | 1 commenti
Piero Puschiavo, La Destra di Vicenza - Da qualche tempo, più di qualche pennivendolo impegnato a "dissertare" di crisi economico - finanziaria si preoccupa in maniera maniacale di allarmarci di quello che essa, a suo dire, può generare. Il riferimento storico è ovvio: prima il Fascismo in Italia e poi il Nazionalsocialismo in Germania, fenomeni "sorti" in ambiti di acuta crisi socio-economica, facenti leva sul malcontento popolare e sull'instabilità ed inefficacia governativa dell'epoca. Questa più o meno la lettura che generalmente emerge dalle analisi dei professionisti di penna e tastiera di cui sopra.
L'analisi di lor signori pare non tenere minimamente in giusto conto che nel tempo in cui viviamo, la "mobilitazione popolare" assume quasi esclusivamente carattere comico/circense; gli estensori del politicamente corretto rapportano l'attuale quadro politico-sociale-istituzionale a quello del Governo Giolitti o alla Repubblica di Weimar. Equazione un tantino forzate ma che dovrebbe servire, facendo leva su ignoranza e sensazionalismo, a far metabolizzare all'opinione pubblica che, oltre i piani di austerità emanati dall'attuale nomenclatura bancaria attraverso cui sono stati commissariati vari governi europei, in primis l'Italia, c'è anche tanto tanto di peggio: i fantasmi del "nazifascismo"!
Nessuna considerazione sul fatto che nel '22 la gran parte degli italiani fosse reduce della Grande Guerra e non prodotti in serie della propaganda televisiva occidentale; uomini, donne e giovani forgiati da temperie di tutt'altro segno e altezza, con carattere e spirito di sacrificio che contraddistinguono tempre ormai quasi irrintracciabili nel tipo d'uomo dei nostri giorni.
Altra trascuratezza riguarda i mezzi di informazione, che all'epoca erano limitati nei mezzi e nella diffusione (considerando quelli attuali verrebbe da pensare che fosse un bene), mentre oggi subiamo un nefasto bombardamento mediatico che a tutto mira tranne che ad informarci.
Si finge poi di non vedere come il coraggio, la volontà e la forza fossero virtù diffuse e riconosciute di contro alla pavidità e l'obesità d'oggi. E così per l'educazione e il senso di comunità , che erano ben altro rispetto all'attualità piccina, individualista ed invidiosa.
Gli stessi uomini politici del tempo, se confrontati all'ABC Alfano-Bersani-Casini, mostrano profili superiori a quelli dei succitati ed anche a quello dei bocconiani che svolgono "sobriamente" i compitini loro assegnati dalla cupola di banche e finanza.
Ma queste tutto sommato semplici considerazioni non si possono fare; a distanza di oltre 80 anni vanno riesumati invece alla bisogna gli spauracchi "nazifascisti", portatori di "odio e distruzione", d'altronde ci arriva anche un demente: se Fascismo e Nazionalsocialismo sono tutt'oggi il "male assoluto", nulla può esserci di peggiore, possiamo e dobbiamo quindi ben disporci ad ingoiare ogni altro male necessario! Questa la "sottile" pedagogia per la massa acefala.
La storia però, al di là dei mistificatori di professione, inconfutabilmente scrive che l'Italia è stata costruita nel ventennio "dittatoriale", e solo poi distrutta fisicamente dalle bombe spacciate per alleate (che alleato è se ti distrugge....) e moralmente da un'intera classe politica dedita al servilismo, all'accaparramento, alla truffa, alla corruzione...
Di che cosa dovremmo aver quindi più "paura"?
Dovremmo preoccuparci dell'eventuale profilarsi all'orizzonte d'un novello Mussolini o magari del diabolico ritorno di Hitler, oppure la priorità in questo momento storico è che il governo del grigiocrate Monti - come gli altri governi fantoccio dell'Europa - venga rispedito a casa insieme a quella maggioranza di parlamentari che per pavidità ed opportunismo lo sostiene in Parlamento?
Ci vorrebbero convincere che tutto sommato poteva andarci peggio, che il funzionario di banca Monti e la sua banda ci stanno risparmiando chissà quali oppressioni, sciagure e tragedie (come se la tirannia mondialista ci stesse facendo mancare qualcosa in tal senso...), probabilmente addirittura una Terza Guerra Mondiale! In guerra, purtroppo, ci siamo da tempo, colpiti dalle nuove armi di distruzione di massa: lo Spread, la Spending Review, il Fiscal Compact ed il micidiale Meccanismo Europeo di Stabilità . Insomma qualcuno vuole farci morire in ginocchio, in silenzio, di debiti!
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