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Chiude l'edicola della stazione, Cicero: è una perdita per la città. Aspettando la TAV...

Di Edoardo Pepe Giovedi 9 Ottobre 2014 alle 11:17 | 0 commenti

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Riceviamo da Claudio Cicero, consigliere comunale dell'omonima lista, una nota che illustra un'interrogazione che sa tanto di appello per una parte di città che se ne va, per cui la pubblichiamo con attenzione ancora maggiore del solito. A volte la malinconia non è solo "fascista" o "comunista" ma un semplice e umano sentimento.

L'edicola della stazione è prossima alla chiusura, letteralmente schiacciata dal canone di locazione chiesto da Centostazioni. Si tratta di una chiusura che priva la stazione ferroviaria di Vicenza di un servizio fondamentale per i viaggiatori, tradizionale prima ancora che funzionale all'interno di una stazione di una città capoluogo: quotidiani, riviste, tabacchi e biglietti ferroviari per i viaggiatori. La perdita di una simile e vitale attività degrada poi ulteriormente la stazione, dove già abbondano i locali sfitti, rendendola ancor più "terra di nessuno".

Ho chiesto al Sindaco, attraverso una specifica interrogazione, se siano stati presi contatti formali con Centostazioni, per supportare le richieste del gestore privato e scongiurare la chiusura dell'attività. Certo, non è uno spazio comunale, ma spero che il sindaco abbia esercitato non solo proclami ma pressioni e "moral suasion" per non privare la città anche di questo servizio, utile a tutti i viaggiatori. Gli sforzi per la crescita turistica di Vicenza, di cui l'Amministrazione è certamente protagonista, non devono dimenticare una delle porte di accesso alla città: la stazione ferroviaria. Ho chiesto inoltre al Sindaco se sia stato valutato di installare un'edicola all'esterno e se si sia preso in considerazione, per una nuova edicola, il piccolo fabbricato presente su viale Roma, vicino alla biglietteria AIM. Il Comune può fare molto anche solo supportando operatori economici privati in grado di fare lotta al degrado prima ancora che di dare un indispensabile servizio ai viaggiatori.".
Lo dichiara il consigliere comunale Claudio Cicero, depositando una specifica interrogazione sul tema della chiusura dell'edicola in stazione.

Di seguito il testo dell'interrogazione.
INTERROGAZIONE
premesso che:
- è notizia diffusa e peraltro confermata di come l'edicola collocata all'interno della stazione ferroviaria di Vicenza sia in fase di cessazone dell'attività;
- la presenza di attività economiche e commerciali all'interno e nei pressi della stazione ferroviaria è presupposto fondamentale per la lotta e la prevenzione al degrado nonchè per garantire condizioni di fruibilità e decoro;
- la specifica attività commerciale di edicola e tabaccheria, con anche rivendita di biglietti ferroviari, è un servizio primario per il viaggiatore, tale da qualificare un minimo livello di servizio per la stazione ferroviaria di una città capoluogo;
- l'Amministrazione comunale ha finalmente intrapreso la strada di una seria promozione turistica della città, azione che però non può prescindere dal mantenimento del livello di servizi anche della stazione ferroviaria;
riconosciuto come gli spazi interni alla stazione siano di totale competenza della società Centostazioni,
il sottoscritto Consigliere chiede di sapere:
- se e come il Sindaco abbia intrapreso azioni, concrete e formali, di dialogo e di "moral suasion" nei confronti di Centostazioni per scongiurare la chiusura dell'edicola interna alla stazione di Vicenza, attraverso anche un supporto/sostegno al soggetto privato gestore di un'attività fondamentale come sopra descritta;
- se l'Amministrazione comunale abbia valutato la collocazione di un'edicola all'esterno della Stazione ferroviaria, attraverso l'installazione di una struttura dedicata o attraverso il recupero dei volumi esistenti su viale Roma, fronte stazione, al fine di superare le condizioni economiche vessatorie poste da Centostazioni per la locazione dei locali, che stanno portando alla chiusura dell'attività.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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