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Palazzo Chiericati, nel 2018 al via i lavori di restauro dell'Ala Ottocentesca

Di Comunicati Stampa Mercoledi 8 Novembre 2017 alle 19:28 | 0 commenti

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Questa mattina il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi hanno presentato il progetto definitivo - esecutivo del restauro, risanamento conservativo e allestimento dell'Ala Ottocentesca di Palazzo Chiericati. Era presente anche l'architetto Emilio Alberti, uno degli autori del progetto architettonico e di allestimento insieme al professor Mauro Zocchetta.

"Quello su Palazzo Chiericati rappresenta il più importante investimento culturale della nostra città in questi ultimi anni - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -: non si tratta solo della ristrutturazione di un palazzo Palladiano e di una pinacoteca. Il Chiericati sta diventando sempre più un grandissimo motore culturale della città, uno spazio dinamico capace di ospitare eventi e situazioni, con forti funzioni educative e formative: coloro che vengono a contatto fin da piccoli con la bellezza rappresentata negli spazi di un museo diventano cittadini migliori."

"Quattro anni fa, a dicembre del 2013, abbiamo riaperto l'Ala Palladiana, a ottobre del 2016 l'Ala Novecentesca - ha precisato il vicesindaco -; ora, a conclusione del mandato approviamo un progetto, al quale seguirà l'avvio dei lavori nei primi mesi del 2018, per il restauro di un'altra parte importante del Chiericati, l'Ala Ottocentesca. Non riusciremo a completare l'opera complessiva di sistemazione del palazzo Palladiano in quanto abbiamo preferito investire maggiormente nel consolidamento delle parti strutturali e nel miglioramento del comportamento sismico del fabbricato, ma siamo sicuri di lasciare in eredità un museo completamente e profondamente ripensato nella sua funzione culturale all'interno della città."

"Ieri la giunta ha approvato il progetto definitivo-esecutivo del restauro dell'Ala Ottocentesca del Chiericati per una spesa complessiva di 2 milioni e mezzo di euro - ha spiegato l' assessore alla cura urbana Cristina Balbi -. Abbiamo riapprovato parti progettuali che erano già state approvate in passato in modo da dare una veste organica all'intero progetto, che ora è completo anche per le parti strutturali e impiantistiche. Essendo stato il restauro suddiviso in stralci funzionali, al completamento di ognuna delle fasi del cantiere, gli spazi saranno immediatamente utilizzabili e le sale da subito fruibili."

"Al termine dell'intervento la percezione del palazzo sarà molto diversa dal punto di vista della funzionalità degli spazi espositivi - ha dichiarato l' architetto Emilio Alberti -. Il progetto architettonico discende direttamente da un progetto di allestimento: l'architettura di un museo deve essere conseguente, infatti, alle esigenze espositive dello stesso. Per quanto riguarda le oltre 700 opere esposte, si tratterà di capolavori che i vicentini non vedono da una decina d'anni: l'Ala Ottocentesca era, infatti, completamente inagibile e in condizioni di precarietà per quanto riguarda le strutture e per gli impianti che non garantivano lo standard di conservazione delle opere. Sarà un'operazione di riallestimento, restauro e rivalorizzazione di una quota importante del patrimonio architettonico che consentirà di apprezzare una nuova parte del museo molto appetibile sia per la ricchezza dei contenuti che per la qualità delle opere esposte. Al piano terra sarà dato uno spazio adeguato ai servizi, al bookshop e al guardaroba. La costruzione della passerella consentirà, infine, di percorrere il museo in tutta la sua interezza, consentendo punti di vista inusuali e una nuova percezione del cortile interno."

"Nello specifico, il nuovo percorso di visita inizierà dall'ultima sala attualmente visitabile nell'ala cinquecentesca, percorrerà tutto il piano nobile della nuova Ala Ottocentesca e si concluderà, tramite un ascensore ed una scala, ai piani inferiori - ha precisato Alberti -: in tale Ala i visitatori potranno rivedere le due opere clou di Piazzetta e Tiepolo che provengono dalla Chiesa di Araceli e non mancherà una celebrazione di Orazio Marinali, uno degli autori del Settecento più noto in Veneto, che gode di un respiro nazionale ed internazionale. Verranno, inoltre, ricontestualizzati i mobili antichi, le specchiere e i quattro mappamondi, tre dei quali attualmente in prestito a Padova ad una mostra su Galieo Galilei a dimostrazione della qualità delle nostre opere, continuamente richieste in prestito da altri musei (come già accaduto con il Tiepolo prestato al Castello di Miradolo e al Museum of Arts and Crafts di Zagabria, o al Veronese al Museo delle Arti Figurative "A. Pushkin" di Mosca). Troveranno posto, inoltre, i celebri tessuti della fabbrica Marasca di Vicenza, oggetto di catalogazione, assieme a tutte le opere dell'Ottocento e Novecento, grazie alla Fondazione Roi. Scendendo dall'Ala Ottocentesca si raggiungerà il piano primo, attualmente abbandonato, che diventerà lo spazio in cui riprenderà il racconto espositivo con i temi e le opere del Novecento e una selezione accurata di opere contemporanee."

Si tratta dell'ultima importante tranche di lavori che consacrerà definitivamente Palazzo Chiericati tra le pinacoteche civiche di maggior rilevanza europea non solo dal punto di vista delle collezioni ospitate, ma anche sul fronte della fruibilità dell'allestimento e sulla spettacolarità dei percorsi espositivi.

Dopo la riapertura dell'Ala Novecentesca di Palazzo Chiericati, i cui lavori sono stati finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona e dal fondo europeo (Por) erogato tramite la Regione Veneto, Fondazione Cariverona ha infatti confermato il proprio sostegno per il proseguimento dei restauri di Palazzo Chiericati, rendendo possibile l'ultima fase del recupero della grande macchina museale.

La Fondazione ha finanziato, infatti, l'esecuzione dei lavori di restauro e risanamento conservativo dell'Ala Ottocentesca per 1 milione e 500 mila euro che sono andati a sommarsi al milione di euro già stanziato dal Comune con mutuo, per un importo complessivo di 2 milioni e 500 mila euro.

La progettazione esecutiva architettonica e dell'allestimento espositivo dell'intera Ala Ottocentesca - compiuta anche grazie al mecenatismo della Fondazione Giuseppe Roi e realizzata per conto del Comune di Vicenza dall'architetto Emilio Alberti e dal professor Mauro Zocchetta - ha visto la completa revisione del progetto distributivo redatto nel 2010 in relazione alle nuove esigenze museali e ai nuovi obiettivi dell'amministrazione.

Il restauro dell'Ala Ottocentesca è stato suddiviso in stralci funzionali, con l'obiettivo di rendere immediatamente utilizzabili gli spazi al completamento di ognuna delle fasi. Gli stralci sono stati pensati in modo costruttivamente logico, evitando sovrapposizioni e garantendo la fruibilità completa degli ambienti.

I lavori del primo stralcio, che partiranno nel 2018, prevedono il restauro e la rifunzionalizzazione del piano terra, di parte del piano ammezzato e del piano nobile espositivo; il restauro e il rifacimento parziale del coperto; la realizzazione di un nuovo piano intermedio destinato ad accogliere una zona riservata ai custodi e un archivio, nonchè la realizzazione di una nuova scala che chiude il percorso circolare di visita.

I lavori degli stralci successivi riguarderanno, invece, il completamento della ristrutturazione e rifunzionalizzazione del piano terra (biglietteria unica, bar-caffetteria), del piano ammezzato per la parte ad uso uffici, oltre alla realizzazione del passaggio vetrato di collegamento tra l'Ala Ottocentesca e l'Ala Monumentale.

La progettazione esecutiva architettonica, impiantistica e strutturale del primo stralcio è stata completata in queste settimane.

Il progetto architettonico è stato curato dall'architetto Emilio Alberti mentre per la parte strutturale l'incarico è stato affidato al professor Claudio Modena e all'ingegner Bruno Frinzi la parte relativa agli impianti elettrici e meccanici.

Il progetto ha visto un'importante fase di indagini per la verifica dello stato di conservazione del fabbricato, al fine di valutare il consolidamento delle strutture esistenti mirato sia all'inserimento di strutture di nuova realizzazione (piano aggiunto) che al miglioramento del comportamento sismico del fabbricato, per il quale è stata effettuata una verifica di vulnerabilità sismica.

La campagna di indagini, geotecniche- geofisiche e strutturali ha consentito di ottenere un quadro abbastanza definito delle condizioni di murature e solai limitando al minimo le verifiche in corso d'opera.

Interventi sostanziali sono previsti per il consolidamento di solai lignei ed orizzontamenti, anche in relazione alle nuove portate richieste dal progetto.

Dal punto di vista impiantistico il progetto mantiene l'impostazione data a partire dal restauro dell'Ala Monumentale e, a seguire, con l'Ala Novecentesca.

Con il precedente intervento dell'Ala Monumentale, il palazzo è stato collegato alla rete del teleriscaldamento, con il posizionamento dello scambiatore nel locale interrato all'interno del cortile.

Ora, per alimentare i nuovi circuiti a servizio dell'Ala Ottocentesca, una nuova centrale di trattamento aria verrà collocata in un nuovo locale tecnico nel sottotetto, senza che vengano sottratte superfici ai preziosi spazi espositivi.

A breve sarà indetta la gara d'appalto con l'obiettivo di dare il via al cantiere agli inizi del 2018. Per il primo stralcio sono previsti 360 giorni di lavori. Completato il primo stralcio il piano nobile sarà funzionale e accessibile.

Al termine degli interventi Palazzo Chiericati potrà contare su 2960 metri quadrati espositivi, a cui si aggiungeranno 350 metri quadrati di depositi visitabili.

Per quanto riguarda il nuovo allestimento - per il quale è stata stimata una spesa di 500 mila euro -, l'Ala Ottocentesca della pinacoteca di Palazzo Chiericati andrà ad ospitare opere comprese nel periodo tra il Seicento e i primi anni Duemila, riservando anche nuovi spazi anche ai depositi .

Il piano nobile raccoglierà, così, le opere tra la fine del Seicento e la fine dell'Ottocento, in un'ottica di complessa integrazione tra dipinti, sculture e arti applicate: mobili, disegni, incisioni, tessuti, oggetti.

In circa 450 metri quadrati saranno esposte 251 opere, tra le quali capolavori assoluti dell'arte europea come le Quattro età dell'uomo di Van Dyck, le pale d'altare (ancòne) di Giambattista Tiepolo e Giovanni Battista Piazzetta nella sezione settecentesca e i dipinti di Giovanni Busato e Pietro Roi per l'Ottocento. Non mancheranno bozzetti e sculture di Orazio Marinali e i celebri tessuti della fabbrica Marasca di Vicenza.

Al piano ammezzato saranno esposte invece circa 70 opere tra dipinti, sculture, disegni, tutti riguardanti il Novecento, in una superficie espositiva di circa 230 metri quadrati.

Il significativo ampliamento dell'intera parte espositiva consentirà così di esporre finalmente in modo permanente anche i lasciti Pozza Quaretti e Alessandro Ghiotto.

Le barchesse ospiteranno, infine, parte dei depositi in circa 200 metri quadrati di superficie.

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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