Chi costruisce la nuova base Usa non viene pagato, Zentile: un ginepraio di sub appalti
Martedi 10 Luglio 2012 alle 18:44 | 0 commenti
Guido Zentile, segretario del Circolo "Carlo Giuliani" PRC-FdS Vicenza Nordest - La nuova base USA "Dal Molin - Del Din" non solo ha causato e causerà danni ambientali, rubato un pezzo della storia neolitica di Vicenza, creato (e creerà ) problemi sociali e viabilistici, seminerà vittime nel continente africano, ora non retribuisce nemmeno chi con tanta fatica giorno e notte, e a ritmo serrato l'ha costruita. E' pur vero che i lavoratori avrebbero dovuto mettersi una mano sulla coscienza prima di accettare quel incarico, trattandosi non di un qualsiasi cantiere, ma di una "base di morte". Ciò nonostante vi hanno operato e pertanto devono essere giustamente retribuiti.
Il dramma dei 13 operai rumeni non è nuovo, poiché il mondo dei subappalti funziona quasi sempre in questo modo, gli ultimi, coloro che operano veramente nel cantiere sono quelli che spesso ci rimettono. Infatti, la Cmc di Ravenna (una delle cooperative rosse), che ha vinto l'incarico ha appaltato alla FIS, la quale ha subappaltato alla rumena "Accent immobiliare Costruct" che non ha liquidato i muratori. La questione andrebbe risolta con una riforma della normativa in cui non sia possibile appaltare o sub appaltare le attività aziendali, o quanto meno si preveda una clausola in cui la ditta vincitrice dell'appalto (nel caso la Cmc), sia responsabile anche della liquidazione di tutti i lavoratori che operano nel cantiere.
Certamente i lavoratori hanno forse atteso un po' troppo per fare un presidio, dovevano bloccare il cantiere qualche mese fa quando c'erano le prime avvisaglie del mancato pagamento dello stipendio.
Pur dividendoci eticamente sulla questione della base, da parte nostra c'è tutta la solidarietà essendo essi vittime di un sistema capitalistico che vede il lavoratore come un attrezzo e non come un prestatore d'opera da remunerare.
Siamo dell'idea che se né la "Accent immobiliare Costuct", né la FIS vogliono liquidare i 13 operatori edili, lo debba fare la Cmc, la quale si spera sia stata pagata dal Pentagono. O altrimenti si proceda alle pratiche per il sequestro del cantiere, poiché, nel prossimo futuro, ci saranno altri casi del genere.
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