Chernobyl, progetto di accoglienza per 50 bambini nel vicentino
Lunedi 3 Settembre 2018 alle 17:36 | 0 commenti
Come negli anni precedenti, anche nel 2018 Confartigianato - che invia questa nota - Mandamento di Arzignano – Montecchio Maggiore, sostiene il progetto di accoglienza di 50 bambini tra i 7 ed i 9 anni provenienti dai Paesi interessati dal disastro nucleare di Chernobyl. I bambini, provenienti dai villaggi nei dintorni di Narowlia, nel sud della Bielorussia, saranno ospiti di famiglie della Valle del Chiampo (soprattutto Montecchio e Arzignano) per il mese di settembre.
In questo periodo frequenteranno la scuola, trascorreranno qualche giorno al mare e all’aria aperta (pattinaggio, piscina, visita del territorio), parteciperanno a laboratori di manualità e, soprattutto, vivranno in un ambiente più salubre. Va infatti ricordato che, a 32 anni da quel 26 aprile 1986, cinque milioni di persone vivono in aree ancora altamente contaminate dalle radiazioni, che continuano ad essere elevate soprattutto tra sud della Bielorussia e nord dell’Ucraina, ossia nelle immediate vicinanze dell’ex centrale nucleare.
Quella dell’accoglienza è una tradizione iniziata nel 1994, che vede tutt’ora una cordata di solidarietà cui partecipano le famiglie ospitanti, gli attori economici che credono nel progetto (tra cui Marelli Motori con la propria mensa, il Kartodromo Città della Speranza di Arzignano, tramite la fornitura di materiale scolastico) e alcuni cittadini particolarmente sensibili.
Da anni, quindi, Confartigianato Vicenza sostiene il progetto donando uno zainetto, utile supporto per la scuola e le gite. A consegnare l’omaggio il presidente del Mandamento, Ruggero Camerra.
“Riteniamo particolarmente importante appoggiare questo progetto - afferma il presidente Camerra - per dare a questi bambini un momento di serenità e svago, ma anche di istruzione. Il nostro ringraziamento va a chi organizza questa iniziativa, a chi la appoggia, ma soprattutto alle famiglie che ospitano i bambini in questo periodoâ€.
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