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Charlie Hebdo: cordoglio di Zaia, Ciambetti, Psi, Forza Nuova

Di Emma Reda Mercoledi 7 Gennaio 2015 alle 21:55 | 0 commenti

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Pubblichiamo in questa "raccolta" le varie reazioni ufficiali di cordoglio pervenuteci per la strage a Parigi di 11 persone tra cui svariati giornalisti del Charlie Hebdo

Charlie Hebdo: Zaia esprime cordoglio del Veneto alla Francia

"A nome del popolo veneto e mio personale, esprimo a S.E. il vivo cordoglio e la vicinanza per il vile atto di terrorismo che ha colpito una storica voce di libertà e ferito l'intero popolo francese".

Comincia con queste parole il telegramma di cordoglio inviato dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia all'Ambasciatrice di Francia in Italia Catherine Colonna, per l'efferato attentato compiuto al giornale parigino Charlie Hebdo.

"Nella consapevolezza che niente e nessuno potrà mai prevaricare i valori della democrazia e del confronto che sono alla base dei nostri sistemi politici e sociali - scrive ancora Zaia - voglio esprimere per Suo tramite al Presidente della Repubblica e al Capo del Governo i sensi della mia più assoluta condanna dell'attentato, perpetrato da chi vuole spegnere non soltanto la voce del giornalismo, ma travolgere al contempo gli stessi fondamenti della nostra civiltà, che hanno avuto proprio nella Francia e nei suoi intellettuali gli alfieri più illustri".

Luca Zaia, Presidente Regione Veneto

 

Forza Nuova: "La strage di Parigi è un atto di guerra aperta all'Europa, è quindi necessario rispondere"  

“La strage di Parigi è un atto di guerra aperta all’Europa, è quindi necessario rispondere adeguatamente”, in qualità di presidente del partito europeo APF e di segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore delinea un chiaro piano operativo:
“(1: Chiusura immediata delle ambasciate di Arabia Saudita e Qatar in Europa, altro che centri culturali islamici e moschee; per mezzo di TV, banche, aziende sono tra i principali finanziatori dei terroristi Isis e, grazie alla libertà di movimento di cui godono i loro Servizi Segreti, costituiscono vere e proprie teste di ponte nemiche sul territorio europeo;
(2: Censimento urgente dei mussulmani in Europa, attraverso le moschee e i centri islamici; chi non è regolare va espulso con procedura d’urgenza, gli altri vanno sottoposti a scrupolosi controlli, in attesa di analoghi provvedimenti di immediata espulsione, stessa sorte va riservata agli imam che si rifiutassero di collaborare”.
“Auspichiamo anche negli altri Paesi europei – ha concluso – la formazione di movimenti popolari antifondamentalismo, così come avviene con Pegida in Germania, i giorni delle chiacchiere buoniste sono finiti”.

Forza Nuova

 

Ciambetti: "Sdegno per l'attentato di Parigi: non cadere nella trappola dell'intimidazione e rispondere senza tentennamenti con le armi della civiltà"

"Quanto è accaduto a Parigi con la vile sparatoria nella sede del settimanale satirico ‘Charlie Hebdo' fa rabbrividire ed è un segnale, purtroppo non unico, di una crescente violenza dell'estremismo islamico che non ha alcuna giustificazione religiosa". Parole di condanna e di solidarietà con le vittime dell'assalto parigino dall'assessore regionale al Bilancio ed Enti locali del veneto, Roberto Ciambetti. "Non posso non collegare questo vile e feroce assassinio - ha detto Caimbetti - al crescente clima di violenza che agita troppi settori islamici. Nel volgere di poche ore, dapprima l'attentato suicida contro il commissariato dio polizia di una kamikaze a Istanbul nello storico quartiere di Sultanahmet, mentre a Trnovi, un villaggio non lontano da Velika Kladusa in Bosnia nei pressi dei confini con la Croazia, l'iman Selvedin Beganovi noto per le sue posizioni di condanna verso l'estremismo islamico, già oggetto di un serie di agguati nello scorso dicembre veniva aggredito e colpito con tre coltellate alla gola da uno sconosciuto. Episodi diversi, in punti diversi di uno scenario che va diventando sempre più complesso. Lo scorso 1 gennaio il residente egiziano Al Sisi aveva tenuto un discorso all'Università Al Azhar in cui denunciava angosciato come la comunità dei fedeli islamici è diventata ‘una sorgente di ansietà, pericolo, uccisione e distruzione per il resto del mondo' chiedendosi poi se ‘è possibile che 1,6 miliardi di persone vogliano, per poter esse stesse vivere, uccidere il resto degli abitanti del mondo'? Le parole del presidente Al Sisi davanti all'escalation di queste ultime ore suonano inquietanti e ci pongono dinnanzi a interrogativi drammatici. Al terrorismo si risponde senza tentennamenti e senza cadere nella trappola di chi vuole intimidirci, farci paura, paralizzarci: dobbiamo rispondere senza alcun timore forti come siamo della nostra storia, della nostra cultura, del nostro credere nella supremazia del Diritto e della Legge sulla violenza assassina"
Roberto Ciambetti, assessore al bilancio della Regione Veneto

 

Il PSI provincia di Vicenza accanto ai giornalisti

Forse il modo migliore per esprimere lo sgomento per l'assalto alla sede del "Charlie Hebdo" è dichiarare la stima di noi socialisti vicentini per il lavoro che i giornalisti quotidianamente fanno, spesso, troppo spesso, sacrificando la loro quotidianità, la loro esistenza.
Una stima sincera ed una vicinanza che non è affatto formale, che deriva dalla consapevolezza dell'importanza del ruolo sociale che i quotidiani e le riviste svolgono.
Noi socialisti vicentini crediamo con altrettanta convinzione che l'assalto di oggi non debba essere strumentalizzato per contrapporre popoli e culture, poiché sarebbe altrettanto barbaro, poiché sarebbe accettare la strada che tali indefinibili attacchi cercano di indicare.
E' la libertà di pensiero ed opinione ad essere stata minata, ancora una volta, stavolta non facendo approvare leggi liberticide, non imponendo censure politiche od economiche ma commettendo una strage.
Noi socialisti vicentini oggi "siamo Charlie Hebdo" e continuiamo ad essere, come sempre, dalla parte della Libertà.

Luca Fantò
Segr. Prov. PSI Vicenza

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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