Cgil Vicenza verso Roma, Bergamin: Jobs Act e legge di stabilità, cose già viste e inefficaci
Giovedi 23 Ottobre 2014 alle 15:36 | 0 commenti
Saranno 29 i pullman, fa sapere la Cgil di Vicenza, che partiranno venerdì notte per la manifestazione di sabato 25 ottobre in piazza San Giovanni a Roma "Lavoro, dignità , uguaglianza per cambiare l'Italia". La segretaria generale della Cgil vicentina Marina Bergamin fa il punto della situazione, lanciando un messaggio al governo Renzi, insieme a quello di Igino Canale, segretario generale dello Spi Cgil di Vicenza.
"Continua a ritmo serrato, anche a Vicenza, la preparazione della manifestazione a Roma della Cgil del 25 ottobre. Continuano soprattutto le assemblee per illustrare le controproposte della Cgil in favore di LAVORO, DIGNITA', UGUAGLIANZA PER CAMBIARE L'ITALIA: questo è il titolo dato alla manifestazione.
Le discussioni non mancano e non mancano i pensieri differenti. Ma, diversamente da quello che dichiara il Presidente del Consiglio, sentiamo crescere la consapevolezza e diminuire la rassegnazione. Di più: sta crescendo una sorta di ribellione verso il modo in cui vengono trattati tutti quelli che non sono allineati al suo pensiero.
Il centro dell’interesse e della preoccupazione di lavoratori e pensionati, però, attiene al lavoro e alla crisi, ben lungi dall’essere finita.
La netta sensazione è che non vi sia nessuno sforzo e nessuna rottura con il passato e si vogliano ripercorrere, ancora, strade finalizzate alla riduzione del costo del lavoro e dello stato sociale anziché investimenti su innovazione, istruzione, ricerca e lavoro di qualità .Â
Esattamente l’opposto, quindi, di quanto propone la Cgil nel suo Piano per il Lavoro:
- un piano staordinario per l’occupazione finanziato da uno spostamento della tassazione sulle grandi ricchezze
- la riforma degli ammortizzatori sociali in senso davvero universale
- l’estensione dei diritti previsti dallo Statuo dei lavoratori e non la sua ennesima manomissione al ribasso
- il superamento delle troppe forme contrattuali oggi esistenti (46) molte delle quali caratterizzate dalla precarietÃ
- l’estensione anche ai pensionati e ai lavoratori ‘atipici’ del bonus degli 80 euro.
Tutti questi provvedimenti, tuttavia, rischiano di essere insufficienti se resta ferma la domanda, per questo crediamo che vada sostenuta la crescita anche mediante un riequilibrio della ricchezza ovvero mediante un alleggerimento della pressione fiscale su lavoro e pensioni e una lotta vera e non occasionale a evasione, corruzione, sprechi.
Non va in questa direzione il taglio enorme a Comuni e Regioni previsto dalla legge di stabilità , che rischia di abbattersi, di nuovo, sugli utenti e sui cittadini tutti, attraverso il taglio dei servizi.
A oggi sono 29 i pullman prenotati per lavoratori, pensionati, studenti e cittadini. Partenza, come sempre, attorno alle 23 di venerdì da 15 punti della provincia.
Al Governo Renzi la Cgil chiede rispetto, ascolto, concertazione, innovazione vera".
“Lo Spi di Vicenza sarà in piazza a Roma il 25 ottobre per rendere visibili coloro che in questi otto mesi sono stati prima ignorati dal governo Renzi, poi illusi (vedi promessa degli 80 euro che avrebbero dovuto riguardare dal 2015 anche i pensionati) ed infine oggetto di una sorta di accanimento (vedi “La norma contenuta nella legge di stabilità che avrebbe dovuto ritardare il pagamento della pensione al 10 del mese… norma che, grazie alla mobilitazione unitaria dei Sindacati dei pensionati, è in gran parte stata modificata). Il governo in questi mesi non solo non ha previsto per pensionati e pensionate alcun tipo di aiuto e di sostegno, ma, anzi, sembra stia pensando a come complicar loro ulteriormente la vita. Ci sono rischi per la tenuta dei servizi sociali erogati dai Comuni derivanti dal nuovo taglio agli enti locali, rischi di nuovi tagli alla sanità frutto dei tagli dei trasferimenti alle Regioni. Saremo in piazza con i lavoratori e i giovani per riaffermare che non c’è contrapposizione tra giovani e anziani, tra lavoratori e pensionati. La difesa del potere d’acquisto delle pensioni in essere non è in alternativa ma è tutt'uno con la battaglia per garantire una pensione dignitosa ai giovani e alle future generazioniâ€.
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