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Cgil e associazioni vicentine in campo per la liberazione di Barghouti e prigionieri politici palestinesi

Di Martina Lucchin Mercoledi 9 Aprile 2014 alle 14:30 | 0 commenti

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È partita ad ottobre 2013 a Robben Island in Sudafrica da quella che fu per 18 anni la cella di Nelson Mandela e dopo essere arrivata in Italia a fine dicembre ora prende avvio anche a Vicenza: la Campagna Internazionale per la libertà di Marwan Barghouti e tutti i prigionieri politici palestinesi ha trovato infatti l’appoggio di Amnesty, Arci, Cgil, Donne in Rete per la Pace, Pax Christi, Progetto sulla Soglia, Salaam Ragazzi dell'Olivo e Cgil Vicenza (qui tutte le informazioni sulla campagna).

Con una serie di iniziative, come hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni nell’odierna conferenza stampa nella sede di Progetto sulla soglia, si vuole avviare un percorso di informazione e di sensibilizzazione sulla situazione delle carceri israeliane e dei prigionieri politici palestinesi. Sabato 12 in corso Palladio verrà quindi distribuito del materiale informativo, a maggio andrà in scena al teatro Paradiso un concerto offerto dalle Officine del Suono e in contemporanea le associazioni proporranno al Comune di Vicenza il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Marwan Barghouti. Con i suoi 17 anni trascorsi nelle carceri israeliane infatti Marwan Bargouti, leader politico e famoso militante della prima e seconda Intifada, si è guadagnato il soprannome di “Mandela palestinese” per la sua “resistenza popolare non violenta contro la colonizzazione e l’occupazione israeliana dei territori”.

“Il 15 aprile ricorre l’anniversario del sequestro nel 2002 di Barghouti – spiega Miriam Gagliardi di Salaam Ragazzi dell'Olivo – a seguito del quale viene processato e condannato a cinque ergastoli. Una detenzione che non può essere ritenuta legittima perchè inflitta dal tribunale di uno stato occupante”. “È per lui e per i 5 mila prigionieri politici palestinesi che vogliamo ribadire come sia essenziale uscire da questa situazione di violenza non solo per i palestinesi, ma anche per gli israeliani”, continua Maurizio Mazzetto di Pax Christi. Mentre Gianzpaolo Zanni della Fiom Cgil parla di “una battaglia di civiltà” a favore della “pace e delle libertà fondamentali”.  


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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