CGIL contro il CUGI
Mercoledi 27 Gennaio 2010 alle 18:20 | 0 commenti
CGIL Vicenza
FLC CGIL contraria al sistema di iscrizioni comunale cha comporta lesione del diritto di scelta dei cittadini, cerca di omologare le scuole e causa perdita di posti di lavoro
Lunedì 25 gennaio si è svolto un incontro tra le OOSS e l'Assessore Moretti sulla presentazione del Patto Territoriale Scolastico e del CUGI (Centro Unico di Gestione delle Iscrizioni). L'Assessore ha affermato che attraverso l'iscrizione dei ragazzi della città alle proprie scuole di quartiere si va ad aumentare la qualità della vita comunale. La FLC CGIL la pensa diversamente e chiede di bloccare subito la procedura, e di restituire alle scuole le iscrizioni, perché ritiene che il provvedimento non centri lo scopo annunciato, e che vi si configuri soppressione / compressione sia dei diritti dei cittadini che dell'autonomia scolastica. Denuncia inoltre la negativa ricaduta occupazionale che si avrebbe sul personale scolastico della città .
FLC CGIL crede che se l'iscrizione obbligatoria alle scuole del quartiere consentisse l'immediato raggiungimento di una migliore qualità della vita, i cittadini vi avrebbero già fatto ricorso, senza alcun bisogno di esservi obbligati. Spesso invece l'iscrizione a scuola diversa è dovuta a ragioni di lavoro che porta i cittadini a gravitare per l'intera giornata in luoghi diversi da quelli di residenza; non è infrequente poi che le famiglie possano permettersi di acquistare casa nei comuni vicini pur operando in città . Ragioni importanti, da non penalizzare. Non è un caso infatti che i cittadini in Italia hanno il diritto di iscrivere i propri figli nella scuola che preferiscono, un diritto sancito dalla una legge dello Stato, la Carta dei Servizi Scolastici (DPCM 7/6/95, art. 4.1). A Vicenza questo diritto andrebbe a frantumarsi nello scontro con il meccanismo del CUGI in cui la richiesta di scuola diversa da quella del quartiere verrebbe valutata in termini di punteggi e graduatorie, vanificando nei fatti il diritto di scelta. Sarebbe una discriminazione nei confronti della residenza dei richiedenti, una coercizione nei confronti del cittadino che è inaccettabile per la nostra OS.
I cittadini scelgono inoltre la scuola per i propri figli in base alla diversa offerta formativa di ciascun istituto. L'autonomia scolastica in questi 10 anni ha consentito alle scuole di creare un proprio profilo didattico e organizzativo che ha progressivamente rimodulato ed affinato in un virtuoso processo di ricerca e di autovalutazione. FLC non ritiene opportuno cercare di governare ancora una volta centralmente le scuole in una mortificazione dell'utenza e del personale.
Da ultimo, ma non meno importante, la riduzione delle classi dei Comprensivi cittadini che viene prefigurata porta con sé un'inevitabile contrazione di posti di personale docente ed ATA, posti non recuperabili automaticamente come qualcuno afferma. Questo provvedimento comunale causerebbe quindi una ingiustificabile perdita di posti di lavoro del personale della scuola che, in un momento di crisi economica, si andrebbe ad unire all'esito dei tagli del governo centrale. Inutile dire che FLC CGIL non è d'accordo e che non ne condividerà la responsabilità politica con l'Amministrazione comunale.
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