Moretti sulle iscrizioni a scuola
Venerdi 5 Febbraio 2010 alle 18:47Comune di VicenzaÂ
Iscrizioni, Moretti: "L'autonomia è preservata, ma tutti devono contribuire al raggiungimento della qualità scolastica per ciascun alunno"
Piano territoriale scolastico per la realizzazione del centro unico di gestione iscrizioni: alla luce di alcune osservazioni sollevate nel corso degli incontri che in questi giorni ha avuto con i docenti, i genitori e le rappresentanze sindacali, l'assessore all'istruzione e alle politiche giovanili Alessandra Moretti sottolinea nuovamente i punti qualificanti della delibera: "Nel documento che abbiamo condiviso - ribadisce il vicesindaco - è fatta salva l'autonomia della scuola e degli organi collegiali nello stabilire i criteri di iscrizione al singolo istituto, come chiaramente indicato a pagina 6 dell'Accordo per la realizzazione del PTS allegato al provvedimento del Comune di Vicenza. I responsabili e custodi di questa autonomia sono i dirigenti scolastici, che hanno tutti sottoscritto il patto".
"Ad ogni famiglia - ricorda ancora l'assessore - è riconosciuto il diritto di iscrivere il bambino in qualsiasi scuola della città . Tale diritto di accesso dipende però dal numero di classi che l'istituto è in grado di accogliere sulla base delle indicazioni fornite dal Comune che ha il compito, per legge, di stabilire la capienza delle strutture scolastiche".
"L'ente locale - prosegue - ha la responsabilità di governare le politiche scolastiche anche secondo i principi espressi dalla carta costituzionale, tenuto conto dell'indicazione del Ministero della pubblica istruzione che individua in 30% il limite massimo degli alunni stranieri per classe".
"Credo che in un momento difficile per la scuola come quello attuale - osserva l'assessore Moretti - in cui tagli pesanti ricadono sulla gestione e l'organizzazione del servizio, tutti gli operatori debbano con grande senso di responsabilità promuovere ogni azione che consenta il raggiungimento della qualità scolastica per ciascun alunno. L'adesione al patto territoriale scolastico in questo momento è la migliore risposta possibile. Con il contributo di tutti l'accordo può sicuramente essere migliorato, soprattutto attraverso un Piano dell'offerta formativa che affronti maggiormente le tematiche dell'alfabetizzazione, dell'intercultura e dell'integrazione".
"Come è successo l'anno scorso - conclude l'assessore - una volta raccolte tutte le iscrizioni, procederemo ad applicare i criteri di territorialità in modo flessibile e graduale, cercando di rispondere alle specifiche e legittime aspettative di ciascuna famiglia".
CGIL contro il CUGI
Mercoledi 27 Gennaio 2010 alle 18:20CGIL Vicenza
FLC CGIL contraria al sistema di iscrizioni comunale cha comporta lesione del diritto di scelta dei cittadini, cerca di omologare le scuole e causa perdita di posti di lavoro
Lunedì 25 gennaio si è svolto un incontro tra le OOSS e l'Assessore Moretti sulla presentazione del Patto Territoriale Scolastico e del CUGI (Centro Unico di Gestione delle Iscrizioni). L'Assessore ha affermato che attraverso l'iscrizione dei ragazzi della città alle proprie scuole di quartiere si va ad aumentare la qualità della vita comunale. La FLC CGIL la pensa diversamente e chiede di bloccare subito la procedura, e di restituire alle scuole le iscrizioni, perché ritiene che il provvedimento non centri lo scopo annunciato, e che vi si configuri soppressione / compressione sia dei diritti dei cittadini che dell'autonomia scolastica. Denuncia inoltre la negativa ricaduta occupazionale che si avrebbe sul personale scolastico della città .
FLC CGIL crede che se l'iscrizione obbligatoria alle scuole del quartiere consentisse l'immediato raggiungimento di una migliore qualità della vita, i cittadini vi avrebbero già fatto ricorso, senza alcun bisogno di esservi obbligati. Spesso invece l'iscrizione a scuola diversa è dovuta a ragioni di lavoro che porta i cittadini a gravitare per l'intera giornata in luoghi diversi da quelli di residenza; non è infrequente poi che le famiglie possano permettersi di acquistare casa nei comuni vicini pur operando in città . Ragioni importanti, da non penalizzare. Non è un caso infatti che i cittadini in Italia hanno il diritto di iscrivere i propri figli nella scuola che preferiscono, un diritto sancito dalla una legge dello Stato, la Carta dei Servizi Scolastici (DPCM 7/6/95, art. 4.1). A Vicenza questo diritto andrebbe a frantumarsi nello scontro con il meccanismo del CUGI in cui la richiesta di scuola diversa da quella del quartiere verrebbe valutata in termini di punteggi e graduatorie, vanificando nei fatti il diritto di scelta. Sarebbe una discriminazione nei confronti della residenza dei richiedenti, una coercizione nei confronti del cittadino che è inaccettabile per la nostra OS.
I cittadini scelgono inoltre la scuola per i propri figli in base alla diversa offerta formativa di ciascun istituto. L'autonomia scolastica in questi 10 anni ha consentito alle scuole di creare un proprio profilo didattico e organizzativo che ha progressivamente rimodulato ed affinato in un virtuoso processo di ricerca e di autovalutazione. FLC non ritiene opportuno cercare di governare ancora una volta centralmente le scuole in una mortificazione dell'utenza e del personale.
Da ultimo, ma non meno importante, la riduzione delle classi dei Comprensivi cittadini che viene prefigurata porta con sé un'inevitabile contrazione di posti di personale docente ed ATA, posti non recuperabili automaticamente come qualcuno afferma. Questo provvedimento comunale causerebbe quindi una ingiustificabile perdita di posti di lavoro del personale della scuola che, in un momento di crisi economica, si andrebbe ad unire all'esito dei tagli del governo centrale. Inutile dire che FLC CGIL non è d'accordo e che non ne condividerà la responsabilità politica con l'Amministrazione comunale.
Un centro unico per le iscrizioni alle scuole
Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 18:54Comune di Vicenza
Nasce il Centro unico di gestione delle iscrizioni (C.U.G.I.) per le scuole d'infanzia e dell'obbligo per un effettivo miglioramento della qualità scolastica e formativa
Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e dell'obbligo di competenza comunale: da quest'anno si cambia. Dopo la sperimentazione dello scorso anno attivata solo per le scuole primarie, che ha consentito in particolare di equilibrare la presenza degli alunni stranieri nelle classi prime indirizzando le iscrizioni dei bambini nelle scuole del proprio quartiere, il meccanismo è stato informatizzato ed esteso a tutte le classi prime delle scuole dell'infanzia, delle scuole primarie e delle secondarie di primo grado.
L'iniziativa, che modifica radicalmente nel segno della trasparenza e dell'obiettività dei criteri l'intero meccanismo, è stata condivisa nel nuovo Piano territoriale scolastico dall'assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili del Comune di Vicenza, da tutti i dirigenti scolastici cittadini e dall'Ufficio scolastico provinciale.
Questa mattina l'assessore all'istruzione e alle politiche giovanili Alessandra Moretti ha presentato* insieme agli 11 dirigenti scolastici i tratti salienti di questa "rivoluzione", il cui obiettivo è l'attuazione di una politica scolastica della città che, accanto alla libertà di scelta che resta in capo alle famiglie, garantisca attraverso strumenti trasparenti e certi le pari opportunità dei bambini e delle famiglie nell'esercizio del diritto allo studio.
I nuovi criteri, secondo un'idea di città condivisa da amministrazione comunale e dirigenti scolastici, puntano a favorire la permanenza dei bambini nei quartieri dove risiedono, valorizzando il legame con il territorio e una mobilità gradualmente autonoma senza l'uso delle auto, ad assicurare ai piccoli cittadini di nazionalità non italiana l'integrazione sociale e, infine, a garantire la formazione di classi equilibrate dove permettere di conseguire il successo formativo di tutti i bambini. In particolare, si tenderà a mantenere la presenza di alunni stranieri nelle classi al di sotto del 30 %.
"Amministrazione e dirigenti scolastici - ha detto l'assessore Moretti - hanno costituito un team che, mettendo al centro il bambino, lavora in rete per migliorare la qualità scolastica e formativa di tutte le scuole. In un contesto nazionale dove tagli pesanti ostacolano la qualità dell'istruzione, il Comune si sforza a attutire i colpi ed attenuare le conseguenze della riforma che altrimenti creerebbero in città maggiori diseguaglianza ed esclusione. Si tratta di un provvedimento di indirizzo che mira a garantire una politica scolastica seria, capace di dare risposte ai bisogni che nascono dal territorio. Una politica amministrativa che mira a tutelare prima di tutto il futuro formativo dei piccoli cittadini che hanno il diritto di avere regole certe e trasparenti anche per quanto riguarda l'accesso al servizio scolastico.".
Lo strumento per tradurre questo disegno in realtà è il Centro Unico di Gestione delle Iscrizioni (C.U.G.I.): un'innovazione che permette di gestire le iscrizioni scolastiche dell'intero territorio comunale applicando criteri unitari che valorizzano la scelta di scuole nel quartiere di residenza, pur tutelando esigenze di trasferimento da una zona all'altra della città motivate dall'organizzazione familiare.
Concretamente, il territorio cittadino è stato suddiviso in 11 aree che ricalcano i bacini d'utenza delle scuole primarie, individuando per ogni via cittadina le cosiddette "scuole di pertinenza" dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Nei prossimi giorni ogni famiglia con bambini nati nel 2007 (iscrizione al primo anno della scuola dell'infanzia), nel 2004 (iscrizione alla classe prima della scuola primaria) e nel 1999 (iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di primo grado) riceverà per posta un modello di iscrizione precompilato con i dati anagrafici e l'indicazione di una rosa di scuole dove iscrivere il figlio. Tali scuole sono appunto quelle più vicine a casa, cioè "di pertinenza", dove l'iscrizione del bambino è garantita, con possibilità di scelta nelle primarie tra orario ordinario e tempo pieno.
La famiglia, tuttavia, può scegliere anche una scuola diversa da quelle "di pertinenza": in questo caso può vantare titoli come la presenza di fratelli nella scuola, la residenza dei nonni, la vicinanza del luogo di lavoro dei genitori, la permanenza, nel caso delle scuole secondarie di primo grado, nello stesso istituto comprensivo dove si è frequentata la scuola primaria. Tutti criteri che saranno considerati per stilare una graduatoria di ammissione in caso di posti ancora liberi dopo l'inserimento dei bambini che risiedono nella zona.
Le iscrizioni vanno presentate dall'11 febbraio al 27 febbraio 2010 direttamente nelle scuole dell'infanzia, per quanto riguarda le comunali, e nelle segreterie degli istituti comprensivi per quanto riguarda le scuole dell'infanzia statali, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado.
Per informazioni:
Comune di Vicenza: 0444/222107-130 (scuole dell'infanzia comunali); 0444/222142-105-124 (scuole primarie e secondarie di primo grado) o segreterie degli istituti comprensivi.
* Presentazione del Centro unico di gestione iscrizioni (intervento assessore Alessandra Moretti)
Attraverso il CUGI l'amministrazione intende garantire pari opportunità ed un'offerta formativa di qualità che non penalizzi le scuole di periferia rispetto a quelle del centro.
Parlare di qualità dell'offerta formativa in uno dei momenti storici più bui per la scuola italiana, appare un'utopia. I tagli pesanti imposti dal governo agli organici delle scuole, la circolare che indica l'obbligo di formare le classi dividendo il totale per 27, caratterizzano la politica nazionale per essere contraria ai bisogni di una società sempre più complessa e che richiede risorse proprio per sostenere l'aggiornamento dei docenti e l'innovazione attraverso progetti in sostegno degli alunni stranieri.
In questa cornice l'ente locale si sforza a attutire i colpi ed attenuare le conseguenze della riforma che altrimenti creerebbero in città maggiori diseguaglianza ed esclusione.
Si tratta di un provvedimento di indirizzo che mira a garantire una politica scolastica seria, capace di dare risposte ai bisogni che nascono dal territorio. Una politica amministrativa che mira a tutelare prima di tutto il futuro formativo dei piccoli cittadini che hanno il diritto di avere regole certe e trasparenti anche per quanto riguarda l'accesso al servizio scolastico.
In questo progetto, il Comune di Vicenza non vuole stare alla finestra, ma intende svolgere un ruolo di governance delle politiche in favore della scuola e della formazione, in grado di distribuire su tutto il territorio i diversi servizi che l'ente locale offre al cittadino: dalle strutture edilizie, alle classi e laboratori, all'offerta formativa. La riforma del titolo V della Costituzione attribuisce proprio agli enti locali il compito di applicare il principio della sussidiarietà che significa adottare tutte le misure necessarie per realizzare quanto sancito dalla Costituzione e dalle norme dello stato in materia di istruzione. La sfida dell'autonomia delle scuole insieme all'ente locale è quella di applicare la norma astratta attraverso la lettura dei bisogni del territorio perseguendo i principi di pari opportunità , pari dignità e nel contempo qualità formativa.
L'amministrazione ha avviato un nuovo metodo di concertazione e condivisione delle scelte in materia scolastico mai applicato prima in città : in cambiamento radicale che vuole realmente promuovere la sussidiarietà e rendere lente locale e le scuole nella loro autonomia gli attori principali della politica scolastica in città .
Si parla di formazione e qualità : il CUGI - che rappresenta lo sbocco naturale del PTS (piano territoriale scolastico) - vuole garantire agli studenti della città pari opportunità formative ed una scuola di qualità . Non vogliamo creare piccoli e poco frequentati istituti, piccole scuole dove lo scambio culturale, le occasioni di crescita sono ridotte rispetto a quegli ambienti scolastici, di medie dimensioni, dove c'è un sano e stimolante confronto anche tra i docenti.
Ecco il ruolo decisivo del POFT il cui obiettivo è anche quello di mettere in rete i docenti di tutta la città in un'ottica di attenzione alle specificità nei singoli territori.
Per quanto riguarda poi il numero delle classi per ciascun edificio, la norma e la circolare ministeriale impone agli enti locali di programmare e di pianificare gli spazi creando strutture funzionali, classi, laboratori, palestre ed aule speciali.
La domanda di iscrizione, proprio in base anche al PTS ed alla stessa circolare che ne ricalca lo spirito oltre che i contenuti, dovrà essere rivolta alla scuola di quartiere anche se libera è la famiglia di indicare anche altro istituto prescelto sulla base di valutazioni specifiche e personali.
Per le domande eccedenti in passato ciascun Istituto fissava dei criteri. Con il CUGI i criteri sono uguali per tutti gli istituti e questo garantisce una parità di trattamento ed evita metodi poco trasparenti che generano disuguaglianze.
Nel caso di Vicenza, l'Ente locale, in sintonia con i dirigenti scolastici e l'USP, ha siglato un accordo con cui vengono stabiliti criteri uguali per ogni scuola, salvo l'autonomia di ciascun Consiglio di Istituto di deliberare o meno in favore degli stessi.
In questo caso, Vicenza, dopo aver introdotto il piano scolastico territoriale, che mette al centro dei servizi scolastici che la città offre, i bambini e i loro diritti costituzionalmente garantiti, introduce il Centro Unico di Gestione Iscrizioni che consente l'applicazione concreta di tutti i principi affermati proprio nel PTS: evitare qualsiasi forma di discriminazione degli alunni; dare risposta ai bisogni formativi della comunità locale; progettare in rete; armonizzare l'offerta formativa anche al fine di stimolare gli studenti all'acquisizione delle competenze chiave della cittadinanza; favorire l'acquisizione ed il miglioramento delle competenze; promuovere l'integrazione dei disabili, degli studenti stranieri ed il loro successo formativo; orientare e coordinare le scelte delle famiglie in relazione alle iscrizioni.
Dalla lettura dei principi ispiratori del PTS e del CUGI emerge chiaramente la ratio sottesa ai due provvedimenti che mirano a costruire una città sostenibile anche in termini di formazione e studio
L'accordo mira altresì a favorire processi di responsabilizzazione di tutti gli attori del processo educativo: Comune, scuola, studenti e famiglie.
CUGI
Martedi 19 Gennaio 2010 alle 18:33È indubbio che una comunità organizzata ha bisogno di regole, o se preferiamo usare un termine meno dittatoriale, di ‘istruzioni per l'uso'. Però, è altrettanto vero che esse vanno inventate ed applicate con juicio, come diceva Don Lisander, ovverosia con quel minimo di buon senso che tenga conto non solo delle motivazioni imprescindibili della ragione, ma anche di quelle più flessibili delle abitudini e della quotidianità . Non è possibile dirigere la vita dei cittadini a colpi di bilancino e decimetro, e spiace sempre quando si vede questo metodo esercitato proprio dal quel Centrosinistra che, almeno nelle sue premesse teoriche, dovrebbe privilegiare proprio l'attenzione ai bisogni ‘normali' dei cittadini, di fronte alla fredda ‘tolleranza zero' della Destra. È questo il caso, per esempio, del CUGI, "Centro unificato gestione iscrizioni", l'ultima idea dell'Assessore Moretti per razionalizzare le scuole cittadine. In pratica funzionerà così.
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